Mia figlia credo che mi dica bugie per non studiare

marzia

Mia figlia 15 anni, primo ragazzo(coetaneo)l'ho spronata a mettersi con lui, perchè l'ho reputato subito adatto e serio per lei, pensavo possono condividere cose di tutti i giorni e sensazioni, essere amici ecc.. Ma lei è sfuggente, non vuole studiare, si inventa telefonate false di lui il pomeriggio, credo che mi dica bugie per non studiare. Se le prendo il telefono mi ricatta :"se poi lui scrive e non rispondo e mi lascia la colpa è tua". Lo sa che questo ragazzo è il mio punto debole...ma perchè lo fa? Perchè non può semplicemente stare tranquilla, studiare e godersi questi anni?

13 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Marzia, come mai lei ha spronato tanto sua figlia a mettersi con questo ragazzo? Come mai questo ragazzo è il suo punto debole invece di esserlo per sua figlia? Dovrebbe essere l'esatto contrario, non trova? Forse con questo atteggiamento sua figlia vuol comunicarle proprio questo, ossia dimostrarle che questo fidanzamento (che forse neanche c'è mai veramente stato, chissà)rappresenta più un desiderio della madre che della figlia. Le consiglierei di non essere così presa da questo ragazzo che lei reputa giusto e serio, e di interessarsi esclusivamente a sua figlia in quanto singola. La ragazza si fidanzerà con chi più desidera quando si innamorerà, a quel punto sarà lei a voler proteggere a tutti i costi la sua storia d'amore, come è giusto che sia!
Forse sua figlia sente che lei è troppo insistente rispetto ad alcune dimensioni che dovrebbero essere private, come le relazioni con l'altro sesso. Credo possa esserle utile lavorare, con uno psicologo, sulla natura della relazione con sua figlia, sul perchè lei si lascia ricattare da sua figlia. Cordialmente
Cara Marzia, 15 anni, è un'età difficile, come si suol dire, e aggiungerei di svolta, di crescita, di sperimentazione di quelli che sono i miei limiti (di adolescente) e fin dove posso travalicarli. E' possibile che tra lei e sua figlia si stia strutturando un nuovo tipo di relazione, è possibile che sia calatalamotivazione scolastica, come fisiologicamente accade per questa età (specie se subentrano interessi che portano il ragazzo sempre più fuori dall'ambito familiare e dai suoi consueti compiti). Difficile dare una risposta alla sua ultima domanda. Perchè non farla a sua figlia? Trovi dei momenti di condivisione e di scambio con questa ragazzina che si sta preparando a diventare adulta: vedrà che forse, sentendosi riconosciuta nella sua nuova identità, imparerà ad aprirsi.
Dott.ssa Annalisa Sammaciccio

Dott.ssa Annalisa Sammaciccio

Padova

La Dott.ssa Annalisa Sammaciccio offre supporto psicologico anche online

Salve, le rispondo dicendo che anche se ci sono il massimo dei buoni propositi da parte sua, sarebbe meglio che sua figlia gestisse la questione sentimentale da se. Capisco bene la voglia di controllo che può avere, magari per paura che possa fare scelte sbagliate, ma almeno in questo caso la lasci fare da sola. Per il resto stia sempre vigile, ma non opprimente. Un saluto
Gentile Marzia, sua figlia è nel pieno periodo adolescenziale, caratterizzato anche da ribellione e scontro con le figure genitoriali. Atteggiamento importante (ovviamente all'interno di un certo limite) per il formarsi della propria identità. Questo ragazzo di cui parla e che da come ho capito, lei ha fatto in modo che si frequentassero, non deve considerarlo come il suo (di mamma) punto debole. Perchè dà così tanta importanza a questo ragazzo e al fatto che stia con sua figlia? Ad ogni modo credo che dovrebbe trovare una maniera più serena per relazionarsi con lei, tenendo ben presente che gli sbalzi d'umore a quest'età sono più che normali. Per quanto riguarda la studio è importante che non abbia insufficienze per non compromettere l'anno scolastico e questa è una cosa che deve capire sua figlia anche commettendo degli errori. Cercate di trovare un punto di dialogo al di là del ragazzo o dello studio e iniziate da lì per coltivare una comunicazione efficace e costruttiva. Ci tenga aggiornati. Un saluto
gentile signora io credo che lei abbia fatto male a spronarla;sua figlia ha soli 15 anni ,è nel fiore dell'età,è giusto che lei la controlli ma che nn decida ora il futuro della sua vita.ormai è convinta probabilmente di avere trovato il suo principe azzurro e pur di nn deluderla nel perderlo si comporta in questo modo.le dia tempo e nn le stia troppo addosso le esperienze anche se fanno soffrire aiutano a maturare cordiali saluti
Gentile signora Marzia, sua figlia è in una età dove vuole cominciare a prendere le proprie decisioni in maniera autonoma. Naturalmente l'inesperienza e l'incertezza in cui si vive il proprio presente di adolescente rende al genitore il compito difficile di sostenere il proprio figlio,magari indirizzarlo ma rimanendo, anche spesso volontariamente,fuori dalle vicissitudini personali. È importante che sua figlia nella sua maturazione possa essere libera di fare le proprie scelte e di sbagliare sapendo che la mamma resta una base sicura a cui far ritorno.L'intromissione di un genitore nelle scelte più intime di un adolescente, come il rapportarsi col proprio ragazzo, può far sentire di non essere in grado di "prendere in mano"la propria vita.Può creare in sua figlia sfiducia verso se stessa e,dopo che ha agito per soddisfare i desideri della madre,agire la propria frustrazione attraverso comportamenti conflittuali sotto varie forme (attacchi verbali, condotte aggressive verso cose o persone, mangiare molto poco o troppo, insonnia,somatizzazioni ecc...). Le consiglio di accettare maggiormente sua figlia anche per le sue difficoltà di ragazza senza spingere troppo verso una "omologata terra di felicità ". Resto comunque a disposizione per chiarimenti
Cara Marzia, forse tua figlia ha solo bisogno di fare le sue scelte per godersi questi anni. Il ragazzo in questione piace a te, forse anche a lei un pò, o forse proprio no. A quindici anni è bello sentirsi liberi di sbagliare, di provare l'amore sbagliato, aiuta a crescere, a seguire il proprio cuore e fare le scelte giuste quando sarà ora di farlo. Non le imporre una relazione, non sei tu che devi vivere la sua vita, lasciala libera e vedrai che lei ti ripagherà con sincerità e dialogo. Credo che queste siano due cose impareggiabili, non il ragazzo perfetto (che tra parentesi non esiste). Spero di esserle stata d'aiuto.
Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

La Dott.ssa Gloria Baisini offre supporto psicologico anche online

Salve mi sembra di capire che ci sia della confusione sllora ui territori e spazi di ognuno ed anche sulle problematiche. Andimento scolastico , come prima cosa , il fatto che le dica delle bugie , non è il problema più grosso, lei deve verificare il rendimento scolastico di sua figlia e poi comportarsi di conseguenzai , con dei suoi comportamenti educativi. riduzione paghetta ,uzionrid uso di internet , riduzione degli orari di rientro. Rispetto alla relazione affettiva di sua figlia , le ricordo che in adolescenza in genere le relazione sono di prova e di scoperta di se e non sono relazioni definitve. inoltre il ragazzo deve piacere a sua figlia e non a lei, fatte salve le normali attenzioni che un genitore deve fare per il benessere del propio figlioa. Inoltre riporti la discussione sui comportamenti di sua figlia e sulle consguenti risposte. il genitore ha il compito di rimanere fermo nella sua ruolo di base, rispondere sinceramente ai quesiti che gli vengono chiesti, sensa anticipazione.Esprimere dissenso se è necessario , ma non reprimere.
Lo fa per soddisfare lei signora e le sue aspettative , visto che l'ha "spronata" a mettersi con questo ragazzo, che lei avverte piace evidentemente piu alla mamma che alla figlia. A 15 anni i sentimenti e le emozioni sono forti ma anche difficili da gestire e si impara a farlo anche mantenendo un minimo di segreti e libertà personali, liberi appunto da intrusioni genitoriali. Solo vivendosi le proprie scelte senza forzature esterne , la ragazza potrà diventare via via più sicura di sè , proprio sentendosi libera di "andar per tentativi". La sua interferenza "guidata" d'altro canto fa sì che sua figlia si sia sentita condizionata a fare ciò che rendeva la mamma felice , perchè in tal modo si sente amata lei stessa. Come accade agli adolescenti, che hanno bisogno di misurarsi col mondo, ma nello stesso tempo sapere di avere un porto sicuro , quando dovessero battere in ritirata, nei genitori. I quali dovrebbero lanciare messaggi di "amore incondizionato", indipendentemnete dalle scelte dei figli, tanto piu quelle affettive, di per sè molto delicate e molto personali. Potrebbe anche essere probabile che sua figlia "non sia riuscita a mettersi" con quel ragazzo che tanto piace a lei, e che glielo nasconda per non sentirsi incapace e inadeguata davanti ai suoi occhi e, immagino, anche il suo giudizio. Sua figlia non studia probabilmente perchè troppo preoccupata per lo sguardo e il giudizio materno che non la lascia libera di essere se stessa.
Gentile sig.ra Marzia, Sua figlia è in piena adolescenza quindi come Lei già saprà con tutte le turbolenze fisiche e psicologiche che questa stagione della vita comporta!! Provi a parlarci ma soprattutto ad ‘ascoltarla’, cercando di capire quali possono essere le sue attuali esigenze e priorità. Non cerchi di ‘imporgli’ il ragazzo per studiare perché otterrà comportamenti opposti. Alcune volte nell’adolescenza è’possibile che la scuola passi in secondo piano; quando accade questo disinteresse per la scuola è meglio che i ragazzi vengano sostenuti e capiti e non continuamente spronati: è inutile!!. Nella ragazza (come in genere negli adolescenti) si creano dei conflitti ed indecisioni comportamentali e relazionali dovuti soprattutto al fatto che stanno crescendo ma non si sentono ancora completamente adulti, per cui a volte hanno comportamenti apparentemente incoerenti. Non ho elementi sufficienti per poter capire completamente il carattere di Sua figlia, tuttavia ritengo che abbia bisogno di sperimentare - con i pro e i contro - le proprie scelte. Sig.ra Marzia, come già detto, il consiglio che mi sento di offrirLe è di parlare con Sua figlia a lungo, con pazienza e con serenità ma in particolare di ‘osservare’ i suoi comportamenti e di ‘ascoltarla’ con la massima attenzione, per capire quali sono i suoi obiettivi, le sue perplessità, indecisioni e difficoltà. In questo modo potrà evitare di entrare spesso in conflitto con lei e - laddove ci sarà bisogno - offrirle il sostegno di cui necessita. Spero di esserLe stata utile e La saluto cordialmente.
Cara Sig.ra Marzia, mi domando come mai sia Lei ad indirizzare sua figlia in una storia..quella che potrebbe essere una buona scelta per lei, magari rischia di essere una proiezione delle sue di esigenze, mentre sua figlia è orientata su tutt' altro. Che poi il ragazzo sia diventato un capro espiatorio, mi sembra una logica conseguenza di come sua figlia abbia potuto strumentalizzare la cosa. Le lasci lo spazio di scegliere lei gli amici e/o i ragazzi da frequentare, e nn si metta nella posizione scomoda di dare a sua figlia lo spazio di ricattarla affettivamente prendendo distanza dallo studio con per lei "adeguate" giustificazioni sentimentali.
Gentile Marzia, sua figlia è nell'età dell'adolescenza e non può e non deve stare tranquilla. Riguardo al ragazzo mi sembra che lei sia stata un po' invasiva nello spronare il formarsi di questa relazione. Questo ragazzo così "adatto" è quello che desidera sua figlia ? Cordialmente