Amore violento

Mihaela

Buongiorno! Ho disperatamente bisogno del vostro consiglio. Sono 9 mesi che abito con il mio fidanzato, ho cambiato paese, ho lasciato lavoro...tutto per lui. Il mio fidanzato è molto geloso e soprattutto molto possessivo, da quando abito con lui io non ho più una vita mia, tutto deve essere legato a lui. All'inizio la vita con lui era insopportabile: io lo aspettavo a casa e non facevo niente della mia giornata, ogni giorno uscivo a spasso da sola perché non potevo stare chiusa in casa dalla mattina alla sera, lui quando tornava metteva il muso perché sono uscita, certe volte mi guardava le mutande, verificava le tazze di cafè per vedere se c'è stato qualcuno da noi, ma io non conoscevo nessuno, non parlavo neanche il francese, con lui parlavo sempre in inglese. Dopo un po di tempo sono finita a stare ferma in casa, non mi lasciava neanche aprire la finestra per paura che la gente guardasse dentro. Abbiamo litigato tante volte perché io cercavo di esprimere che penso, ogni volta lui distruggeva degli oggetti, picchiava i muri dandomi una forte ansia e paura. Ad un certo punto sono arrivata a mettergli le mani addosso perché colpiva fortemente il letto col piede quando cercavo di dormire. Ero stufa di sopportare tutto questo e sono partita un giorno quando lui era al lavoro. Quando ha scoperto a minacciato che si ammazza che senza di me non può vivere e mi sembrava serio...avevo paura che si facesse del male allora sono tornata da lui con la condizione che lavori ed abbia la mia libertà. Allora lui ha accettato che io vada a lavorare al negozio di sua madre ma mette sempre il muso, mi chiede se qualcuno a parlato con me, adesso e gelosissimo del compagno di sua madre, ma comunque uscire da sola pure per comprare il pane non è concepibile per lui. Il nostro rapporto a casa va sempre bene, mi tratta come una principessa se io non esco di casa senza lui. Lo amo, pure troppo per accettare una cosa del genere. La ragione per cui sto con lui è che sperò che lui cambi visto che ha cambiato un pochino nel ultimo tempo. La mia paura è la sua aggressività perché ogni volta che abbiamo delle discussioni oppure se io gli dico qualcosa che non gli piace, lui rompe o distrugge qualcosa. Mi ha distrutto il telefono (anche se per la sua colpa adesso parlo solo con la mia mamma) e una volta quando abbiamo disputato perché mi ero seduta su una sedia in banca e indossavo una gonna, lui mi ha insultata di continuo per 4 ore e non ce la facevo più a sopportare allora gli ho dato due schiaffi e lui mi ha spinta a terra e mi ha buttato adosso la mia borsa. Dopo che ho scritto un intero romanzo ma senza dire tutto le mie domande sono: 1.E' possibile che lui cambi? Perché sono due mesi che si comporta come un agnellino, è dolcissimo, così dolce da soffocarmi ogni secondo pure quando sta al lavoro mi chiama ogni 10 minuti. Ma quando si litiga, lui si trasforma, non mi rispetta in assoluto, e diventa aggressivo. 2.E' possibile che mi faccia veramente del male se lo lascio? Vi ringrazio!

8 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Mihaela,

capisco ciò che sta passando e le sono vicina. Tante donne, purtroppo richiedono una psicoterapia per affrontare questo tipo di problematica.Un supporto psicologico adeguato e una buona motivazione a riprendere in mano la propria vita sono gli ingredienti fondamentali per affrontare e risolvere questa relazione altamente pericolosa e fonte di sofferenza. Non si può mettere insieme l'amore con la violenza...sono due modi di vivere il nostro compagno/a che si trovano all'opposto... Trovare una risposta adeguata alle sue domande, senza conoscere il suo compagno è un'impresa difficile però le consiglio caldamente di rivolgersi ad un centro antiviolenza: qui a Pescara c'è Ananke, 085 4283851 ci sono figure professionali molto competenti che sapranno accogliere tutte le sue domande e darle il supporto di cui necessita. 

Per qualunque altra richiesta, non esiti a contattarmi

Buongiorno, da ciò che hai la tua vita di coppia è molto grave è come se fosse una prigione. Mi spiace dirtelo ma lui a bisogno di un vero aiuto da parte di un bravo professionista perchè difficilmente potrà cambiare, da solo essendo il problema molto grande non riesce più a gestirlo nemmeno lui. Certo lui deve prendere coscienza del suo grave problema e della sua aggressività. Questo non è amarsi ma per te è una prigione ma amarsi significa aver fiducia l'uno dell'altro e non possedere l'altro. Potrei consigliarti di allontanarti da lui cosa migliore in questo momento soprattutto se lui rifiuta un aiuto. spero di esserti stata di "piccolo aiuto". Buona giornata.

Gentile Mihaela, credo che sia vero ciò che lei stessa afferma e cioè che ama il suo fidanzato “pure troppo” e ciò a discapito dell'amore per se stessa. Per trovare le risposte alle sue domande le suggerisco la lettura di un libro: “Donne che amano troppo” di Robin Norwood. Il libro inizia così: “Quando essere innamorate significa soffrire, stiamo amando troppo. Quando giustifichiamo i suoi malumori, il suo cattivo carattere … stiamo amando troppo. Quando non ci piacciono il suo carattere, il suo comportamento, ma ci adattiamo pensando che se noi saremo abbastanza attraenti e affettuose lui vorrà cambiare per amor nostro, stiamo amando troppo”. Amare troppo è calpestare, annullare se stesse per dedicarsi a cambiare un uomo “sbagliato” per noi. Amare in modo sano vuol dire amare prima di tutto se stesse, per poi costruire un rapporto gratificante e sereno con un uomo giusto per noi. Provi a chiedersi se la strada per amarsi è quella di restare legata al suo fidanzato e, se non fosse così, non credo certo che valga la pena di restare legati a una persona solo per paura che si faccia del male o che ci faccia del male. I miei auguri più sinceri

Mia cara signorina Mihaela,

la sua lettura della sua storia e della sua situazione è fin troppo chiara e non mi lascia spazio per dubbi di qualsivoglia tipo.

Non credo che il suo fidanzato, cambierà atteggiamento, data questo tipo di partenza nel vostro rapporto. E' possibile che lui decida di farsi del male - se questo suo atteggiamento non è tutto a suo uso e consumo, in pratica falsamente dimostrativo - nel caso lei lo lasci. Ma vedo molto più rischiosa l'eventualità che possa esser lei vittima di una reazione violenta di lui. Io non vorrei che lei si spingesse a scoprire cosa si può celare dietro queste possibilità. Si fermi prima.

Sono anche del parere che una mail, per quanto accorata come la sua, o dettata dalla volontà di esserle in qualche modo d'aiuto come può essere questa mia, non possa risolvere il suo problema.

Se lei davvero sente il bisogno di un appoggio e di un aiuto per prendere coscienza e consapevolezza sia della sua situazione che delle sue possibilità di tornare ad avere una vita normale come chiunque altro, la invito caldamente a prendere contatto con un collega del suo territorio o, ove fosse possibile, con una qualche associazione per la tutela dei diritti della donna. Ve ne sono, con diverso titolo, sparse per tutto il paese, specie con l'attuale campagna informativa e tutelativa. Anche presso un consultorio della sua Asl di zona dovrebbe riuscire a trovare un supporto per la sua situazione.

Credo, mia cara signorina, che lei si sia preoccupata fin troppo per lui, credo sia ora che lei torni a preoccuparsi per sé stessa. E che chieda opportuno supporto e tutela in questo.

C'è uno spot che vedo sempre attaccato sulle pareti dei bus, non so se a lei è mai caduto sotto gli occhi: "c'è un solo modo di cambiare un fidanzato violento. Cambiare fidanzato." E quella che vive lei, signorina, sia chiaro, è violenza. Forse non sarà sempre fisica, potrebbe obiettarmi lei, ma le assicuro, sempre di violenza si tratta, quando una persona viene impedita nella sua libertà di essere e vivere liberamente la sua vita.

Sia coraggiosa, signorina. Può riprendersi la sua vita. Ed è proprio questo il punto. Può.

Con i miei migliori auguri di tutto,

1) difficilissimo che lui cambi; 2) non si può basare le proprie scelte di vita, così importanti, sulla base di una speranza, al massimo può darsi un tempo entro il quale se non vede dei cambiamenti significativi prendere delle decisioni; 3) lo so che la mia risposta le sembrerà alquanto dura ma se una persona decide di suicidarsi è solo una propria responsabilità e gli altri non c'entrano nulla, in questo caso inoltre mi sembra dalle sue parole che lei stia sottostando ad un ricatto affettivo del tipo 'se non rimani io mi ammazzo e tu ne sei la responsabile'. Onestamente mi sembra una dinamica molto 'malata' di affettività dove 'l'amore' ha ben poco spazio. Credo lei debba fare un punto su cosa vuole dalla vita e seguire pedissequamente il suo programma. Cordiali saluti

Salve in merito alle sue domande, le consiglio di iniziare una terapia di coppia, se vuole restare con lui, in alternativa potrebbe iniziare una terapia personale e lasciarlo. Dal suo racconto sembra che l'atmosfera tra di voi sia molto tesa con il rischio di farvi seriamente del male a vicenda. Che cosa vuole nella vita? Vuole questo tipo di uomo al suo fianco? Quando rispondera' a queste domande si rivolga ad un collega ed inizi un percorso terapeutico. Spero di esserle stata utile. Cordiali saluti.

Cara Sig.ra Mihaela, le rispondo con certezza che tutti gli esseri umani possono modificarsi; la propensione alla modificabilità non è un optional ma essa è una caratteristica dell'essere umano. Dipende da fattori intrineseci all'uomo se e come vuole modificarsi. Certamente è un problema serio vivere una vita sotto minaccia psicologica e fisica; è ancor più pesante non riuscire a limitare il problema attraverso una' atteggiamento autorevole da parte Sua, poichè il Suo problema riguarda la dipendenza affettiva. Il problema è anche Suo; Suo marito non comprende che la gelosia comporta inevitabilmente un allontanamento dal partner; Lei fa fatica a vivere l'amore con se stessa. E' un problema di struttura psichica. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per raggiungere una tanta auspicata indipendenza.   Tanti auguri

Gentile Mihaela,

mi sembra evidente che questa relazione sia partita con il piede sbagliato e stia proseguendo in modo ancora più pericoloso. Lei è perfettamente consapevole di tutto quello che il suo fidanzato le ha tolto e sta continuando a toglierle, ma nonostante questo si sta autoingannando, interpretando alcuni segnali (ad esempio il fatto che la chiami ogni 10 minuti non è sintomo di amore o di dolcezza ma di controllo ossessivo...), come segnali di amore.

Mi rendo conto che la situazione che sta vivendo è davvero pesante e che sta cercando in tutti i modi di trovare un appiglio nei pochissimi atteggiamenti positivi che il suo fidanzato saltuariamente manifesta, ma il rischio di cadere nella trappola della principessa che cerca di trasformare il rospo in principe è molto alto. E nell'attesa della trasformazione sta rischiando di perdere un pezzo importante della sua vita. In questi casi è fondamentale non essere da soli, si rivolga ad un centro antiviolenza senza paura, troverà professionisti seri che la sapranno supportare per qualunque decisione lei ritenga giusto prendere. Le auguro ogni bene.

Dott.ssa Isabel De Vincentiis

Dott.ssa Isabel De Vincentiis

Roma

La Dott.ssa Isabel De Vincentiis offre supporto psicologico anche online