Cosa fare per controllare la mia rabbia e non alzare le mani al mio ragazzo

daniela

Salve a tutti egregi dottori mi chiamo Daniela e ho 28 anni. Premetto questo: ho un pessimo rapporto con mio padre, anni fa tradì mia mamma, tutt'ora non cura casa e famiglia sopratutto me il quale ci scontriamo spesso per la mia impulsività... Vorrei gentilmente delle dritte su come affrontare dei problemi con il mio ragazzo. Sono fidanzata da 9 anni e tutto procede tra alti e bassi abbastanza bene, tra 2 anni vorremmo sposarci...Lui perse il lavoro due anni fa e ora ne ha uno molto precario che lo fa vivere non serenamente ed è sempre nervoso soprattutto con me, io nn ho un carattere facile, sono impulsiva, ribelle anche se molto sensibile e solare e romantica. A volte non riesco a superare questi momenti bui e a tollerare, così esplodo e ci diciamo tante cattiverie che feriscono entrambi anche se ci amiamo. Vengo al dunque: il problema + grave che ci affligge è che quando litighiamo di brutto (non sempre per fortuna)allungo le mani e gli dò qualche schiaffo...lui nn reagisce è un ragazzo d'oro....dopo mi pento gli chiedo scusa ma mi sento malissimo,vorrei solo morire mi creda perchè gli voglio troppo bene e non so cosa mi succede.....La mia domanda è questa cosa fare in quei momenti per controllare la mia rabbia e non alzare le mani? Mi potreste dare qualche suggerimento che si potrebbe attuare prima di degenerare e rilevare utile e prezioso per me? Scusate se mi sono dilungata. Ringrazio dal più profondo del mio cuore perchè sono molto triste. Daniela

11 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Daniela, comprendo il suo stare male per una rabbia che esprime in modo istintivo nel momento in cui litiga di “brutto” con il suo ragazzo. Capisco anche il suo “pentimento” perché non vuole esprimersi con l’aggressività agita, gli schiaffi, nei confronti di una figura maschile che ama. Per contenere l’espressione della rabbia le consiglio di pensare che il suo fidanzato non è suo padre. Ritengo che questa rabbia esplosiva nasca da tutti i torti che suo padre a fatto a lei, a sua madre e alla sua famiglia. Comunque le consiglio inoltre di affrontare e superare la rabbia per suo padre quale figura primaria di riferimento. Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Zampiron

Dott.ssa Maria Zampiron

Padova

La Dott.ssa Maria Zampiron offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Daniela, evidentemente la sua difficoltà è quella di contenere le emozioni, probabilmente perché prova una rabbia molto forte, che non riesce ad esprimere a parole ma a fatti. Forse dovrebbe interrogarsi sulla natura del rapporto che ha con questo ragazzo. Cosa la fa arrabbiare così tanto? Come mai questa emozione è per lei così dirompente? Sembra che ciò dia luogo ad un circolo in cui prima la rabbia esplode come se volesse radere al suolo ogni tipo di relazione, e poi si innescasse un sentimento di colpa che le fa vivere l'angoscia di aver distrutto qualcosa che invece è per lei molto importante. Forse dovrebbe interrogarsi su questa dinamica interna, che caratterizza la relazione con il suo fidanzato e, forse anche con suo padre, visto che sembra includere anche lui tra le persone che le scatenano questa reazione. Rifletta sulla possibilità di intraprendere un percorso psicologico che la aiuti a comprendere le motivazioni di ciò. Se vuole mi può contattare per un incontro di conoscenza gratuito.
Gentile Daniela, per poterle effettivamente dare un consiglio, sarebbero necessari più elementi su cui poter ragionare. Innanzitutto: da quanto tempo le capita di “alzare le mani”? Cioè: ha sempre avuto queste reazioni così violente o sono iniziate da un certo periodo? In secondo luogo: le capita di raggiungere questi livelli di aggressività anche con altre persone oltre che con il suo ragazzo? In terzo luogo: ha notato se ci sono degli argomenti a cui lei è più sensibile e che la fanno “scattare” di più, se si quali? Le faccio tutte queste domande per riuscire ad inquadrare meglio il suo problema fornendogli un contesto che ci aiuti a capire di più. L’aggressività è spesso (ma non sempre) espressione di rabbia incontrollabile; il punto sarebbe cercare di capire che cosa scaturisca questa emozione e perché lei faccia così tanta fatica a gestirla, provare cioè a comprendere la causa per “prevenire” l’effetto. So che forse non le ho dato la risposta che sperava, tuttavia mi auguro di averle quanto meno fornito, attraverso le domande, degli spunti di riflessione che la aiutino a guardare al problema in un’ottica più ampia e non soltanto alla sua manifestazione (gli schiaffi al suo ragazzo). Se vuole, può comunque ricontattarmi. La saluto cordialmente.
Dott. Giovanni Romito

Dott. Giovanni Romito

Benevento

Il Dott. Giovanni Romito offre supporto psicologico anche online

Cara Daniela, sicuramente il rapporto complicato con tuo padre ha inciso sulla tua capacità di gestire le emozioni negative, come la rabbia e l'aggressività, che, da come racconti, esplodono in modo violento e difficile da controllare. Per prima cosa proverei a chiedermi perchè diviene così intollerabile per te riuscire a stare vicino al tuo futuro marito e cosa ti genera dentro il suo malessere o il suo comportamento. Capire i motivi della nostra rabbia può essere un buon modo per riuscire a gestirla. Per farlo ti consiglio di provare a rivolgerti ad uno psicologo/a della tua zona, puoi accedere anche tramite ASL se diventa troppo costoso da sostenere. Non rinunciare alla possibilità di provare a stare meglio e a trovare strategie efficaci per gestire la tua rabbia e stargli accanto in modo più positivo. Tu e il tuo ragazzo avete un rapporto forte sicuramente, ma i vostri litigi potrebbero logorarlo a lungo andare e lui potrebbe stancarsi di ricevere gli schiaffi. In bocca al lupo!
Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

La Dott.ssa Gloria Baisini offre supporto psicologico anche online

Salve Daniela, gli scatti d'ira ledono i rapporti umani, li rendono poco equilibrate; spesso però alcuni rapporti si rendono vivi proprio con queste tensioni. La cosa che si deve chiedere è: lei vuole davvero individuare un punto di equilibrio con se stessa? Perchè la domanda che lei rivolge sembrerebbe indicare l'individuazione di un rimedio parziale (evitare di dare gli sciaffi al fidanzato) ad una problematica generale (l'accumulo di tensione che la situazione familiare e di coppia produce); ritengo opportuno dirle che lavorare sul ptoblema generale è più efficace, perchè lavorare su quello parziale significherebbe dirottare altrove lo scarico di tensione. Se vuole possiamo fissare un appuntamento per valutare cosa poter fare. Saluti
Cara Daniela, più che fornirti un metodo per gestire la rabbia, che funzionerebbe solo da pezza a colori, ti chiedo piuttosto di riflettere sul perchè agite così tanta rabbia come forma di comunicazione di un disagio. Come mai la coppia, di fronte alla difficoltà di entrambi non reagisce in modo adeguato? Un caro saluto,
Cara Daniela, la tua premessa secondo me è molto sintomatica!! Nutri troppo rancore e rabbia nei confronti di tuo padre e, molto probabilmente, non hai mai bene analizzato ed elaborato questo tuo vissuto di sofferenza e pieno di risentimento (soprattutto verso la figura maschile)!! Quando non ti trovi in sintonia con l’altro - per te importante affettivamente - e si genera un litigio, la rabbia, già in te sedimentata, aumenta con facilità e con altrettanta facilità degenera!! In sintesi, secondo me - sfoghi verso il tuo ragazzo tutti i sentimenti rancorosi che vorresti riversare verso tuo padre!! Il consiglio è quello di provare a fare un po’ di psicoterapia che imparare a gestire in maniera adeguata gli impulsi legati alla tua sfera emozionale. La terapia dovrebbe esserti di valido aiuto per far sì che: diventi consapevole delle tue fonti di rabbia; riesci ad usare strategie per fermare in tempo l’escalation dei conflitti; identificare in tempo utile i pensieri che ti portano a comportamenti non adeguati ed ancora altre strategie utili. Puoi rivolgerti ad uno psicologo/a ASL della tua zona territoriale. Auguri ed un saluto cordiale.
Potrei darle qualsiasi suggerimento, ma sarebbe un palliativo. Io credo che lei dovrebbe valutare un percorso individuale al fine di comprendere e gestire i suoi stati emozionali.
Dott.ssa Maria Ricciardi

Dott.ssa Maria Ricciardi

Caserta

La Dott.ssa Maria Ricciardi offre supporto psicologico anche online

Cara Daniela, non mi è chiaro perchè inizi la tua lettera parlando del pessimo rapporto in tuo padre per poi raccontare delle liti con il tuo ragazzo! Forse il tuo problema è proprio lì? Perchè esprimi la tua rabbia in questo modo? con chi sei così arrabbiata? Credo sia su questo che tu debba lavorare.
Gentile utente, lei ci ha parlato prima del rapporto con suo padre e poi dei problemi di rabbia con il suo ragazzo. Qualunque espediente per controllare la rabbia al momento non agisce direttamente sui fattori che possono predisporla alla rabbia come ad es. e presumibilmente i suoi problemi di rapporto con suo padre. Penso sarebbe opportuno affrontare perciò questa tematica assieme ad uno psicologo meglio se psicoterapeuta
Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online

Salve Daniela mi dispiace molto per la sua tristezza e la sua impotenza. Ha fatto un collegamento interessante con la coppia dei suoi genitori e con il loro rapporto. Siete molto carini e coraggiosi ad avere un progetto di vita insieme al suo fidanzato nonostante le difficoltà che avete. La violenza nella coppia spesso appartiene alle dinamiche della coppia e non solo al singolo individuo. Le consiglio una consulenza di coppia, anche breve, di 4 incontri, per avere una valutazione e delle indicazioni. Io sono psicoterapeuta di coppia e familiare in formazione a Roma. Se volesse delle indicazioni può ricontattarmi. Auguri