Da più di un anno ormai vivo a stretto contatto con questa sensazione di ansia

Ilaria

Salve, sono una ragazza di vent'anni e facendo delle ricerche su internet riguardanti alcune mie sensazioni che mi portano ad uno stato d'ansia, ho scoperto questo sito ed ho deciso di porre il mio quesito a voi, nella speranza di poter vedere finalmente la mia serie di comportamenti chiarita.. Da più di un anno, ormai, vivo a stretto contatto con questa sensazione di ansia: non è un ansia molto forte, in genere, ma è una sensazione che mi accompagna anche quando dormo. Costantemente, quando mi sveglio, mentre cammino, quando mangio, quando studio o quando sono con le amiche, sento sempre questo peso sullo stomaco e se cerco di pensare a cosa è dovuto comincio a sentirmi in ansia.. avendo questa sensazione di base, poi, quando ho degli esami, delle cose importanti da fare - che siano confortanti o meno - lo stato di ansia aumenta, al punto da farmi tremare, farmi venire mal di pancia, dolori frustranti alle tempie e a non dormire. Da mesi, ormai, non riesco ad essere tranquilla: ho provato anche con dei calmanti, con la camomilla.. ma nulla. Questa cosa mi rendo conto comincia ad ingrandirsi sempre di più e sempre più spesso capita che a questa ansia deriva poi uno stato di paura. Ed a quel punto, se una persona mi dicesse una qualsiasi cosa, scoppierei a piangere. Sono talmente tesa che non appena mi si dice qualcosa - che sia un appunto di mia madre ad essere più ordinata quando studio od un litigio - scoppio a piangere e quella sensazione di ansia e paura mi assale completamente e non so che fare. La notte, poi, ho cominciato a non dormire più: quando mi metto a letto non ho più sonno, la mia mente viaggia con la fantasia e comincia a salire l'ansia, la paura.. non riesco a stare nella stanza da sola. Devo dormire nel letto, con mia madre che mi tenga almeno la mano, altrimenti non riesco a chiudere occhio. Inizialmente pensavo che questa situazione fosse dovuta agli esami universitari, essendomi da poco introdotta nell'ambiente, ma mi rendo conto che questo accade anche quando non sono nei periodi di sessione d'esame. Gli unici momenti in cui non sento questo peso e mi sento felice e sollevata, è quando sono con il mio ragazzo. Lui purtroppo abita lontano per svariate ragioni e sono costretta a vederlo poche volte l'anno. Quando dobbiamo separarci, poi, queste sensazioni si amplificano, soprattutto la paura. Di base, ripeto, non so questa paura e quest'ansia da dove derivino.. si agganciano al mio quotidiano per la maggior parte ma non hanno un reale fondo.. o almeno io quando cerco razionalmente di pensarci, non trovo motivo. Purtroppo la mia famiglia non è molto unita - i soliti litigi familiari aumentano sempre di più - e a causa di ciò sono sempre molto tesa. A volte basta una parolina di troppo per scatenare una guerra. A casa mia si urla e basta. Mi scuso per l'immane sproloquio e per la probabile disfunzione tra una spiegazione e l'altra.. ho scritto di getto perché non sapevo nemmeno come porre il mio problema, se di problema si può parlare. Spero possiate aiutarmi! Grazie mille :)

12 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Ilaria,

certamente è difficile dare una spiegazione a questo stato d'ansia da lei provata, dal momento che lei stessa non riesce a collegarla a qualcosa in particolare. L'unico suggerimento che sento di poterle darle è quello di rivolgersi ad uno specialista per concedersi qualche colloquio (o un periodo di colloqui) che l'aiutino a comprendere meglio la natura del suo disagio.

Se vuole può contattarmi in privato per parlare di questa eventualità. 

Gentile Ilaria, mi sembra di capire che l' ansia di cui soffre sia, almeno in questa forma così insistente, abbastanza recente. La sua giovane età e la sua attivazione per trovare delle risposte, insieme alla lucidita' che mostra nel provare a gestire il problema mi fanno ben sperare che un percorso psicologico breve possa aiutarla ad elaborare le sue difficolta' e a superarle. Se fosse interessata potremo incontrarci per qualche colloquio per provare a capire l'entita' del problema e individuare la surada migliore per superarlo. Ci pensi un po' e nel vaso lo ritenesse opportuno mi contatti via mail o telefonicamente per un appuntamento. Buona giornata

Cara Ilaria,

forse senza rendertene conto, scrivendo e cercando di capire cosa ti succede, hai fatto il primo passo per riappropriarti della tua serenità. Ciò che adesso i tuoi sintomi ti sembrano i peggior nemici, sono dei grandi campanelli di allarme, il tuo corpo ti sta parlando ma non sai di cosa. Hai mai pensato di capire cosa ti succede intraprendendo un percorso di psicoterapia? Con buona volontà e talvolta senza necessità di ansiolitici, puoi ritornare a sentire le emozioni senza affogarci dentro.

Ti auguro un buon percorso.

Gentile Ilaria,

Da quanto ho letto mi sembra di capire che la sua ansia ha delle radici ben chiare.

Provi a chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta con il quale potere approfondire la sua invalidante sintomatologia, da dove origina, e come affrontarla e gestirla.

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.

Saluti.

Dott.ssa Giuseppina Barra

Dott.ssa Giuseppina Barra

Napoli

La Dott.ssa Giuseppina Barra offre supporto psicologico anche online

Salve. Sono la dott.ssa Carbone. Come leggo dal tuo intervento sembra evidente che stia insorgendo un disturbo d'ansia. I disturbi d'ansia non sono paragonabili a gravi patologie psichiche ma rischiano di essere estremamente invasive e compromettere lo stato di serenità della persona. Sono estremamente frequenti nella popolazione moderna e legati a paure che la nostra mente non riesce ad accettare. Il motivo della paura viene, dunque, cancellato o, per meglio dire, dimenticato, lasciando unicamente lo stato si tensione che, solitamente accompagna proprio la paura. È questo il motivo per cui quando provi a capire cosa sta succedendo l'ansia sale. E potrebbe essere questo il motivo per cui con il tuo ragazzo stai tranquilla , ti senti protetta. Ovviamente questo che ti dico è tutto in via ipotetica. Non di rado l'ansia insorge con l'avvento universitario o, comunque, in periodi di grande cambiamento. Ti suggerisco di farti dare una mano. In poco tempo potresti tranquillamente risolvere il problema e tornare alla vita di sempre. Non far passare troppo tempo. In bocca al lupo. Per qualsiasi cosa resto a disposizione.

Dott.ssa Erica Carbone

Dott.ssa Erica Carbone

Salerno

La Dott.ssa Erica Carbone offre supporto psicologico anche online

Ciao in base al tuo racconto hai scritto bene, la tua si chiama ansia, e dalla storia che hai raccontato ha molti motivi per provarla, l'inizio dell'università, il fidanzato lontano, i litigi in casa, sono situazioni che possono essere collegate al tuo modo di gestire queste situazioni. Prova a rivolgerti in privato ad un collega della tua città per un periodo di terapia personale che possa aiutarti e sostenerti, potrai trovare un tuo modo personale ed originale di affrontare le situazioni, diverso dall'ansia e potrai imparare a convicerci. Spero di esseri stata di aiuto, cordiali saluti.

Ilaria, non si scusi per lo sproloquio, come lo definisce lei! lo sproloquio è dettatao anche dalla paura, da quella sensazione di voler dire mille cose e scriverne 2000, da quella sensazione di perdersi le parole e dalla confusione nel riordinarle!  proprio come le capita agli esami!  mi sembra che lei viva in una situazione di ansai generalizzata e che si sia presa carico, e che carico, di portare sulle spalle, almeno in parte, la situazione familiare con tutti i conflitti del caso! ora lei, ha solo 20 anni, pochini per tale carico! La sensazione di paura e mi permetto di tristezza che prova anche quando è con gli amici, la voglia di piangere, sono sensazioni umanissime quando non viviamo bene! per questo le dico, di viverle! le lacrime del resto, sa, alcuni le considerano il sapone dell'anima e mi creda, lo sono! Nel suo caso specifico bisognerebbe capire la paura, anche quella di "abbandono", da cosa derivano, per questo credo sia necessario che lei si rivolga ad un terapeuta sistemico! Lei ha il diritto, come tutti, ad essere ascoltata, non esistono problemi piccoli o grandi, esistono sensazioni di tristezza, di paura, ansia e tanto altro, la cui grandezza, dipende da noi stessi! tutto quello che non ci fa vivere bene è un problema che va trattato!  le sue paure, sono normali reazioni a duna situazione conscia o meno che la fa stare male, si può piangere per dolore o per gioia ma, si piange! ha mai provato a scrivere due righe nel momento in cui si sente afflitta da quelle sensazioni? provare  a scrivere cosa sta provando in quel preciso momento, potrebbe darle una mano, come anche altre tecniche! il tutto però dovrebbe essere portato in terapia! sono più che sicuro che dalle sue parti ci sono ottimi colleghi, non esiti a chiedere aiuto!

Ciao ilaria, purtroppo non è semplice attraverso una mail capire qual è la causa del tuo problema, sarebbe necessario approfondire la tua storia di vita, l’aspetto relazionale per risalire alle paure di base che scatenano la tua ansia. Perché l’ansia e la paura sono emozioni molto simili, la differenza sta nel fatto che mentre la paura si prova quando ti trovi dinanzi a qualcosa che percepisci come pericoloso, un oggetto che può essere una pistola o un animale feroce ad esempio, l’ansia la si prova perché ci si aspetta che possa da un momento all’altro accadere qualcosa di pericoloso o spiacevole. La paura è l’emozione del presente, l’ansia è proiettata nel futuro…

Dici di non sapere da dove deriva questo stato di tensione ma se dovessi provare ad immaginare delle cose che temi potrebbero capitarti da qui ai prossimi mesi o anni a cosa penseresti? La risposta sicuramente ce l’hai, anche se non ne sei pienamente consapevole…  Quando la notte ti metti a letto e la tua mente viaggia con la fantasia dove va di preciso? Quali sono i pensieri che innescano il tuo stato d’ansia e non ti permettono più di dormire?...

Vedi queste sono cose importanti da approfondire per arrivare al nocciolo del problema ma capisco che molto spesso è complicato entrare in contatto con i propri pensieri e le proprie emozioni più profonde, per questo è indispensabile la presenza di una persona esterna che possa aiutarti, un professionista che ha gli strumenti adeguati a tirar fuori ciò che da sola non riesci a cogliere.

Ti consiglio di intraprendere un percorso terapeutico non potrà che farti bene. Se vuoi sono disponibile per un primo incontro gratuito.

In bocca al lupo

Gentile lettrice,

un ambiente familiare non sereno dove si urla e si litiga facilmente, può già essere una buona spiegazione per la sua ansia generalizzata cronica che si acuisce poi in momenti di particolare difficoltà.E' probabile che questa situazione risalga già a molti anni fa e cioè al periodo della sua infanzia e adolescenza e si sia quindi ben radicata nella sua struttura di personalità. Tenga conto che le ansie si scaricano direttamente sul corpo potendo  produrre nel tempo patologie psicosomatiche ma potendo anche innescare circoli viziosi sintomo-paura  che, autoalimentandosi a vortice, portano direttamente agli attacchi di panico che lei per fortuna, finora, non sembra aver avuto.

La invito a non rassegnarsi al ruolo di vittima che deve essere assistita e confortata dal fidanzato o dalla madre. Pertanto, a quest'ultima, invece di chiedere che le tenga la mano per riuscire ad addormentarsi, le chieda di sostenerla per un percorso di psicoterapia che è indispensabile per la soluzione progressiva di questo problema.

Cordiali saluti.

 

Cara Ilaria,

per motivi che non  sono dipesi dalla tua volontà stai vivendo una fase che genera stress.

L'ambiente familiare  di cui scrivi ti logora determinando ansia e depressione sebbene la vicinanza del  tuo

ragazzo  allievi i sintomi da te descritti. Ti consiglio di rivolgerti tempestivamente ad uno psicologo che lavora

nella città in cui vivi affinché possa  indicarti come risolvere il problema che ti accompagna da più di un anno.

Scrivimi se credi possa esserti d'aiuto.

Ti auguro una buona giornata! 

Ciao, si tratta di ansia..hai paura, ma di cosa? Cerchiamo di capire meglio, riesci a capire e a rispondere alle seguenti domandi: "stai insieme al tuo attuale ragazzo da quanto tempo? - le sensazioni ansiose si sono verificate prima o dopo aver conosciuto questo ragazzo? e inoltre prima o dopo esserti iscritta all'Università?" Tali domande te li pongo per comprendere in conseguenze di cosa si sono verificati questi episodi. Intanto, ti consiglio di provare alcuni rimedi naturali, come la valeriana a pasticche ( 3 pasticche al giorno). La valeriana è piu forte della camomilla. Puoi provarla, e vedere se ottieni beneficio. La consiglio ad alcuni miei adolescenti e ottengo buoni risultati. Inoltre, ti consiglio anche di farti prescrivere dal tuo medico curante, le analisi per valutare un eventuale disfunzione tiroidea. Sai anche tali ormoni (la tiroide), può generare ansia come anche riduzione o aumento del peso corporeo. Quindi, con tali esami vai ad escludere un possibile problema medico e non di natura psicologica. Se dovesse uscire negativo, potremmo fare altre ipotesi.

Resto in attesa di una tua risposta. A presto.

Gentilissima,

l'origine dell'ansia è da ricercare nelle sue paure più recondite e nei conflitti di cui probabilmente non è consapevole. Purtroppo, è difficile che sparisca spontaneamente proprio perchè la sua funzione è quella di creare una situazione di allarme e spingere la persona ad occuparsi di sè in maniera più autentica. Perchè non si rivolge ad uno psicoterapeuta della sua città?

Un caro saluto

Dott.ssa Valentina Nappo

Dott.ssa Valentina Nappo

Napoli

La Dott.ssa Valentina Nappo offre supporto psicologico anche online