Quando instauro una relazione mi viene spontaneo assecondare le richieste e le esigenze del partner

Fabio

Buonasera, da molti anni ho notato che quando instauro una relazione mi viene spontaneo assecondare le richieste e le esigenze del partner ma dopo poco questi si sentono troppo considerati e fuggono...sicuramente questo mio atteggiamento deriva da un rapporto cnflittuale che avevo con mio padre. Vorrei quindi sapere se ci sono delle tecniche che posso mettere in atto per risolvere questo problema

11 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Fabio. E' un pò vago il discorso del rapporto conflittuale col padre, così come non capisco molto del fatto che lei asseconda e poi le persone fuggono. Non so, ho la sensazione che abbia "chiare" troppe cose, che le impediscono di stare in contatto con sé stesso e con quello che sente lei quando è in una relazione. Avrei bisogno di un pò più di dettagli per poter avere un'idea e risponderle sensatamente. Buona giornata
Caro Fabio, spesso il nostro comportamento da adulti si basa su risposte comportamentali apprese da bambini e che in passato ci hanno consetito un adattamento alla situazione in atto. Per farle un esempio: il neonato apprende che se piange ed urla il suo bisogno di nutrimento viene soddisfatto, così ogni volta che ha fame piange in modo da veder appagato il suo bisogno. Allo stesso modo apprendiamo altre strategie di comportamento in situazioni più complesse. La maggior parte delle volte questi patterns di comportamento li apprendiamo in famiglia, come lei sottolinea quando dice che questo suo atteggiamento deriva da un rapporto conflittuale con suo padre. Non conoscendola non posso valutare ulteriormente la sua situazione ma sicuramente, per lavorare sul rapporto con suo padre, potrebbe rivolgersi ad un terapeuta ed esprimere allo stesso questo suo desiderio. Potrebbe intanto iniziare con una terapia focalizzata su tale argomento e poi vedere come procede. Spero di esserle stata utile.
Gentile utente, se come lei dice questo suo atteggiamento le deriva da un passato conflittuale con suo padre, il modo più sicuro e risolutivo per combatterlo è controbilanciare il suo passato tramite una psicoterapia che vada a toccare questo tasto. Non sono necessarie lunghe terapie, la psicoterapia della Gestalt, se ben condotta, dovrebbe aiutarla in breve tempo. Diversamente può provare con tecniche cognitive, ma sono molto più lunghe e dai risultati a mio avviso più precari e incerti. Cordiali saluti
Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online

salve Fabio, non sarò di molte parole e forse nemmeno di grande aiuto, ma posso dirle che per questo tipo di problemi temo che debba intraprendere un percorso personale, forse nemmeno molto lungo, ma comunque un tempo per poter elaborare e vedere schemi affettivi orami interiorizzati e quindi difficilmente modificabili con semplici strategie. In bocca al lupo quindi!
Caro Fabio non ci sono tecniche specifiche per il suo tipo di problema ma si tratta di imparare a dire anche di no. Questo significa che lei potrà dare agli altri anche l'impressione di avere una sua identità e stile di vita autonomo, che può influire sugli altri anche attraverso delle scelte che mostrino la sua identità e la sua meta in un determinato contesto di vita. Per fare questo penso che basti solo un po più di fiducia in se stessi. Nel suo caso se avesse bisogno di affrontare maggiormente il problema dei suoi rapporti relazionali può contattarmi per una consulenza online tramite il mio sito web. Saluti.
Caro Fabio, esistono delle tecniche che rafforzano l'io e ti consentono di rapportarti al partner in modo meno passivo, sono tecniche cognitivo comportamentale, inoltre esiste anche la psicologia del profondo che non ti insegna una tecnica, ma cerca le motivazioni che hanno condotto a questo modo di agire e ti consente di modificarlo. Il solo fatto di essere consapevole delle modalità che caratterizzano i tuoi rapporti è già un importante passo in avanti, per cui un piccolo aiuto forse potrà essere sufficiente. Ti faccio i migliori auguri affinchè tu raggiunga i tuoi obiettivi. Cordiali Saluti
Salve Fabio,le prime fasi attraverso cui noi andiamo a instaurare una nuova relazione, gettano le basi del rapporto. se lei tende ad assecondare tutte le richieste del partner, si pone in una modalità dipendente e questo col tempo sbilancia il rapporto. Occorre capirne le cause profonde e iniziare a sperimentare nuove modalità relazionali se è possibile. Un percorso di psicoterapia, potrebbe aiutarla a scoprirne le cause e trovare modalità più relazionali più funzionali a lei. buon tutto,
Gentile Fabio, non ci sono tecniche per risolvere questo aspetto, perchè si tratta di qualcosa che ha a che fare con la sua personalità e con il suo modo di relazionarsi con gli altri. Quello che, però, può fare è intraprendere un percorso psicologico per diventare consapevole delle componenti emotive e cognitive che sottendono tali comportamenti e trovare il modo migliore per lei di gestire gli aspetti relazionali di cui ha parlato. Cordiali saluti.
Dott.ssa Irina Boscagli

Dott.ssa Irina Boscagli

Firenze

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Caro Fabio, intanto penso che quando si vive una relazione e' normale assecondare le richieste della persona che si ama o a cui si vuole bene. Quello che vorrei sottolineare e' che non esistono tecniche o strategie per tenere le persone vicine e non farle fuggire, forse e' lei che ha paura di legarsi. Questa vorrei sottolineare e' solo una mia impressione che leggo dalle poche informazione che ha dato. Provi a rifletterci.
Buongiorno Fabio, dalla breve descrizione che fa della sua situazione, credo possa diventare utile un percorso personale mirato a riconoscere le effettive cause che portano “l’assecondare le richieste del partner” a divenire un assecondare troppo o un invito alla fuga; forse, dovrà analizzare se, più che di assecondare, non si tratti di un anticipare anche le richieste non ancora consapevoli dell’altro, fino a non permettergli di esprimere se stesso. Ciò si avvicina di più ad un bisogno di conferme e di affermazione personale che prende il posto della capacità di lasciar esprimere l’altro per come è, apprezzandone le caratteristiche positive e rendendolo consapevole del proprio valore…. L’origine di queste insicurezze, qualora di ciò si tratti, può essere certamente utile ed interessante analizzarlo all’interno di un contesto terapeutico.

Gentile Fabio,

ciò che lei descrive è una dinamica relazionale in cui si pone in una posizione "passiva" e adattata all'altro che certamente, come ben lei intuisce, risiede in dinamiche antiche che vanno ora a costituire il suo copione. Rendendosi conto di quanto questo atteggiamento sia adesso poco funzionale a pemetterle di instaurare una relazione intima e duratura, è già questo un ottimo inizio per ri-decidere un modo diverse di essere e di essere in relazione. Siamo fatti di relazione, sia con noi stessi che con gli altri: e i meccanismi che usiamo per relazionarci con gli altri son gli stessi con cui influenziamo noi stessi. Non esistono tecniche che le possa consigliare, se non iniziare un percorso con un bravo psicoterapeuta (che le consiglierei assolutamente uomo) che la possa aiutare a rendersi consapevole e cambiare in direzione più assertiva. A tal proposito le consiglio di leggere un articolo dal mio sito internet dal titolo "Nè istrice nè zerbino".

Un cordiale saluto

Dott.ssa Annalisa Sammaciccio

Dott.ssa Annalisa Sammaciccio

Padova

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