Ho un bimbo di 5 anni che ultimamente non è mai contento e si lamenta sempre

Anna

BuonGiorno, ho un bimbo di 5 anni ed uno di 20 mesi. Il bimbo di 5 anni ultimamente risulta sempre "mai contento", qualsiasi cosa si faccia, o si dica lui ha sempre da lamentarsi. Io e mio marito proviamo in continua a coinvolgerlo nelle cose con entusiasmo ma di suo è sempre scontroso e soprattutto non fa altro che lamentarsi, dal tipo di abbigliamento (la maglia non va bene, le scarpe non vanno bene ect..) al fatto che non c'è mai una volta che si svegli con il sorriso sulle labbra. Noi cercahiamo sempre di fargli capire che "LA VITA è BELLA" ma di suo sembra che tutte le volte dica "CHE VITA DI MERD...". Come madre è davvero triste questa situazione anche poi perchè non so come aiutarlo e non ho proprio neanche idea a chi rivolgermi. Ringrazio fin da ora per ogni possibile aiuto. Saluti. A.

15 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, sarebbe importante capire se suo figlio ha iniziato a manifestare questa “insodisfazione” in concomitanza la nascita del secondo bambino, o ha manifestato dei segni in precedenza che poi nel tempo sono diventati sempre più frequenti. Quando un bimbo deve condividere un affetto, può diventare più lamentoso del solito per ricevere quelle attenzioni che prima erano esclusive. Ma, se lo è stato anche da prima, bisogna approfondire meglio la storia del piccolo. Comunque sia, ciò che non va fatto è rimproverarlo o ricalcare che sia lamentoso. Iniziate a far scegliere a lui quello che vuole indossare, e lasciatelo un po’ libero, senza insistere se vuole essere coinvolto nelle cose che fate. Saluti
Buongiorno, effettivamente il suo bambino sta vivendo un momento di difficoltà, forse connesso con la nascita del fratellino, ma non necessariamente. Ha chiesto, nel caso frequenti la scuola materna, se in quell'ambito ci sono stati episodi particolari o cambiamenti? Ed in casa? A parte la nascita del fratellino, ci possono essere stati altri eventi disturbanti? Provi a pensarci ed a "indagare" un po' approfonditamente. Altrimenti, si rivolga ad uno psicologo che possa, attraverso disegni ed altri strumenti a sua disposizione, comprendere il messaggio che il suo bambino le sta inviando col suo comportamento ed individuare le strategie più opportune da adottare. Auguri e saluti cordiali
Dott.ssa Gloria Monti

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Forlì-Cesena

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Buongiorno Anna, sarebbe utile sapere da quanto tempo il bimbo manifesta questo tipo di comportamento, in termini di giorni, settimane o mesi. Infatti, non è da sottovalutare il fattore “nuovo evento”, cioè la nascita del fratellino. E’ possibile che il primogenito manifesti in questo modo il suo bisogno di maggiori attenzioni da parte della mamma e del papà. Mi contatti pure, in caso di bisogno.
Dott.ssa Paola Gargiulo

Dott.ssa Paola Gargiulo

Torino

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Cara mamma Anna, mi sembra di aver capito che l'atteggiamento del suo bimbo di 5 anni non è sempre stato quello che ha descritto. Vede noi adulti dovremmo non perdere di vista che l'arrivo di un fratello è una tappa evolutiva importante per il bimbo più grande, che è stato "figlio unico" per tre anni e deve imparare a dividere e condividere, col nuovo arrivato, spazi, giochini, attenzioni e... l' affetto dei genitori: emotivamente non è proprio una "cosuccia" da poco (pensiamo a ciò che è accaduto a noi...se abbiamo avuto fratelli/sorelle). Tuttavia non è neanche un dramma ma un evento importante per la maturazione globale perché segna la svolta dall'egocentrismo alla condivisione (un fratello è la prima palestra di negoziazione!!). Comprendo la sua preoccupazione tuttavia, se non sono associati altri sintomi, a parte il fastidioso lagnarsi di tutto e apparire insoddisfatto, potrebbe essere un modo di manifestare la sua ribellione a qualcosa e richiamare attenzione: non si rattristi troppo. Assieme a suo marito, continuate a coinvolgerlo ma con atteggiamento non troppo supplichevole e magari provate a non restare troppo delusi dal suo essere "scontroso"(sa Anna avere un secondo figlio porta i genitori anche un po' di di colpa per aver privato parzialmente il primo figlio di attenzioni totali). E poi...in un momento di calma fare due chiacchiere con lui: un dialogo schietto, senza troppi giri di parole e con un linguaggio semplice è assolutamente appropriato al suo bambino: gli restituisca che anche i bambini possono lagnarsi ma che se voi genitori non capite per cosa si lagna la situazione non può cambiare! Forza, è una bella sfida, sono con voi!! Un caro saluto
Salve A. è probabile che il disagio che sta passando suo figlio sia di natura emotiva-relazionale e dato che che è un bambino, sta cercando di comunicarlo nella sua maniera (non gli va bene niente, è scontroso). Cerchi di capire il motivo che lo spinge a comportarsi in questo modo, ad esempio se vive un problema a scuola, con gli insegnanti, con gli amici o se i primi segnali li abbia dati nel periodo della nascita del fratellino, (adesso come si comporta con lui?). Tenti in ogni modo di rispettare ed accettare le sue emozioni, anche se sono negative, e di fargliele esprimere e vivere. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo della sua zona esperto in dinamiche evolutive. Saluti
Cara Anna, il suo bambino non ha niente di preoccupante. Può essere una semplice predisposizione caratteriale al "pessimismo" e alla rimuginazione che lo porta ad assumere questi atteggiamenti. Inoltre racconta di avere anche un bimbo di 20 mesi. Molto spesso l'evento di un fratellino/sorellina viene vissuto male dai più grandi: all'improvviso l'amore e le attenzioni di mamma e papà si dirigono verso il nuovo venuto e per la prima volta si debbono fare i conti con la frustrazione che ne deriva. Tutti i bambini soffrono per questo e tutti sperimentano malcontento e gelosie. Se riconoscete nei suoi atteggiamenti che la causa possa essere questa vi consiglio di avere alcuni piccoli accorgimenti per farlo sentire ancora importante: salutate prima lui quando tornate dal lavoro piuttosto che il fratellino (tanto a 20 mesi i bimbi non percepiscono questa finezza), cercate di coinvolgerlo nelle attività che svolgete con il fratellino e provate a responsabilizzarlo nei suoi confronti, fategli sentire che il fratellino ha bisogno di lui e del suo esempio e soprattutto non allarmatevi troppo per i suoi musi. Passeranno non appena il nuovo nato diventerà più grande e potranno giocare insieme. In bocca al lupo!
Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

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Gentile signora dice che il vostro bambino non è mai contento e spesso capriccioso. Mi sembra che manchi un’idea del motivo per cui abbia questi comportamenti e vissuti. Partirei da una posizione di ascolto per cercare di capire perché il bimbo si sta comportando così. Un aspetto importante lei lo sottolinea: la presenza di un fratello più piccolo… vostro figlio maggiore vi sta dicendo che vuole mamma e papà tutti per sé? Ci sono altri motivi? Certo considerando l’età di suo figlio penso che una grande sfida per voi genitori è quella di aiutarlo a coltivare la passione, l’interesse, l’esplorazione e al tempo stesso insegnargli ad adattarsi alle regole, ma non quella di continuare a proporre con entusiasmo delle attività sostituendosi alle sue scelte e preferenze senza aver colto i veri motivi del suo disagio. In tal modo i suoi sentimenti non sono capiti e non è aiutato a gestirli modo più opportuno, quindi potrà non sentirsi sicuro di essere amato per quello che è realmente. Nel contempo le dico che non necessariamente bisogna far di tutto per interessarlo ed accontentarlo. Non riuscire a porre dei limiti non è una cosa positiva per il bambino, potrà sentirsi senza protezione rispetto all’esterno se mamma e papà non riescono neppure a gestire lui e poi non è utile mirare a risparmiare tutti i dispiaceri al proprio bimbo, questo blocca la sua crescita eliminando la possibilità di provare alcune frustrazioni e imparare a gestirle. In ultimo ma non per importanza: quanto voi genitori vi sentite in colpa per aver voluto un altro figlio? Questa situazione le/vi ricorda la sua/vostra infanzia? Ci sono stati bisogni che i suoi/vostri genitori non hanno saputo cogliere?
Gentile sig.ra Anna dal Suo scritto si evincono solamente i comportamenti lamentosi e scontrosi che Suo figlio di 5 anni ha da un po’ di tempo!! Avrei bisogno di conoscere come il bambino ha reagito alla nascita del fratellino e quali comportamenti attualmente ha verso di lui, come si comporta a scuola ed altro ancora. Il bimbo potrebbe non aver ben accettato l’arrivo del fratellino e non riesce ad esternare questo suo ipotetico disagio affettivo; forse riesce a farlo solo in maniera incomprensibile a noi adulti. Pertanto ritengo che occorra una consulenza psicologica per indagare meglio l’attuale aspetto emotivo-affettivo del bambino e fornire a voi genitori valide ed idonee indicazioni per affrontare questo momento di disagio familiare. Vi faccio i miei migliori auguri e vi saluto cordialmente.
Cara Anna, tuo figlio vive in pieno il complesso di Edipo.E'un periodo in cui il bambino si rende conto di non essere l'unico oggetto d'amore della mamma ed entra in competizione con il padre che vorrebbe sostituire. In aggiunta l'arrivo del fratellino ha senza dubbio convogliato molte attenzioni dei genitori altrove e di questo il bambino soffre molto. E' inoltre probaile che nel manifestare la sua rabbia e il suo disappunto emuli ua figura di riferimento. Non aiuta molto il cercare di convincere il bambino con le parole, servono quotidiani esempi di vissuto positivo e propositivo. Cercate, in qualità di genitori, di farlo sentire al centro del vostro interesse, sforzandovi di non dare troppo peso al linguaggio che usa. Spesso è uno strumento per cattuare la vostra attenzione.Create giochi, situazioni divertenti in cui il bambino sia il centro e il polo di attrazione, gratificate le risposte positive e premiate con molto affetto ogni suo progresso. In definitiva vostro figlio reclama il suo diritto ad essere "Il legttimo erede al trono".
Buonasera signora Anna, Mi scrive che il suo bambino di 5 anni spesso non è contento e che nonostante voi genitori facciate di tutto per farlo sorridere, lui risponde con lamentele e proteste anche in una semplice situazione come il decidere cosa indossare. I bambini non sempre hanno la capacità di esprimere le emozione o i loro disagi in un codice che possa essere decifrato dall'adulto, quindi in questi casi bisognerebbe necessariamente “sintonizzarsi” sul versante emozionale del bambino per ascoltare e farsi ascoltare. Probabilmente il suo bambino ultimamente si sente messo da parte e magari prima dell'arrivo del fratellino amava il rapporto privilegiato con i suoi genitori, mentre adesso c'è un nuovo “intruso” che al momento riceve le attenzioni di tutti, sopratutto della madre, specie se lei lo ha allattato e ancora continua a farlo. In questi casi bisognerebbe rassicurarlo, dimostrandogli il proprio affetto e sopratutto facendogli capire che ci sono dei limiti nel suo comportamento specie se è messo in atto per ottenere le vostre attenzioni. Se protesta perché non gli piace la maglietta o le scarpe che dovrebbe indossare, coinvolgetelo e fatelo scegliere. Per esempio una buona strategia è offrirgli la scelta tra due capi che voi giudicate entrambi adatti. Questo potrebbe ridare al bambino il sorriso perché oltre ad averlo coinvolto nella scelta in realtà gli avete anche dimostrato che ci siete e che continuate ad accudirlo come il fratello più piccolo.
Dott.ssa Chiara Iacono

Dott.ssa Chiara Iacono

Milano

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Gent.ma Anna, innanzitutto capisco bene quanto sia triste per una mamma vedere il suo bambino scontento ed avere la sensazione di non sapere come poterlo aiutare, ma allo stesso tempo trovo che l’attenzione che dimostrate sia lei sia suo marito sia una grande risorsa! Lei stessa ha cominciato il suo messaggio scrivendo che ha anche un bimbo di 20 mesi, e questo mi sembra possa essere un elemento importante, perché per ogni bambino l’arrivo di un fratellino è un evento molto complesso, che provoca sentimenti di gioia ma anche di gelosia, invidia e tante paure. In effetti, per i primi 3 anni il suo bambino è stato l’unico, mentre da circa un anno e mezzo si è trovato a dover dividere con il nuovo arrivato gli spazi, i tempi della giornata ma soprattutto le vostre attenzioni! Mi verrebbe da pensare che, forse, questi segnali di disagio siano un modo di suo figlio per esprimere un bisogno di essere rassicurato rispetto al vostro amore per lui, e quindi pochi semplici accorgimenti potrebbero essere d’aiuto: accogliete senza giudicarli e senza punirli i suoi sentimenti di tristezza e eventuale gelosia (sono naturali!); organizzate delle attività solo per lui e la mamma, e solo per lui e il papà, senza il fratellino; coinvolgetelo nella cura del fratellino (fateglielo tenere per un po’, fatevi aiutare da lui a dargli la pappa, etc..). Ci sono anche dei bei libri per bambini sull’arrivo di un fratellino (anche se il suo è arrivato già da un po’, potrebbe essere utile leggerli con lui!). Se questi accorgimenti non dovessero bastare, è possibile che il disagio che il suo bimbo sta esprimendo sia più profondo o legato ad altro, e dunque le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo infantile della sua zona, che la potrà aiutare a comprendere cosa sta succedendo e a gestire la situazione nel migliore dei modi. Spero di esserle stata d’aiuto. Un caro saluto.
Buonasera Anna, da quello che ho letto sembra che suo figlio soffra di gelosia nei confronti del fratellino e la manifesti proprio in questo modo. Per il primogenito, non è facile accettare l'arrivo di un altro bembino con il quale dover condividere l'amore e l'affetto dei genitori che prima aveva tutti per sè. Per poterle essere di maggiore aiuto dovrei capire qualcosa di più sulla vostra quotidianità. Ad esempio, il vostro secondogenito dorme in camera con voi mentre il grande dorme nella sua cameretta? Tale situazione generalmente incrementa la gelosia in quanto il figlio maggiore vedrebbe in voi tre la famiglia e lui potrebbe sentirsi escluso. Altra cosa bisognerebbe capire come è cambiato il rapporto fra lei e suo figlio dopo l'arrivo del fratellino. Se deisidera, mi può contattare tramite email o cellulare. Inoltre ricevo a Mercato Saraceno, Cesena Savignano sul Rubicone e Gambettola, per cui eventualmente se fosse interessata potremmo anche incontrarci. Come sostegno per suo figlio inoltre potrebbero essere utili, insieme agli accorgimenti psicologici, anche i fiori australiani,non so se li conosce. Cordiali Saluti.
Dott.ssa Arianna Scarpellini

Dott.ssa Arianna Scarpellini

Forlì-Cesena

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Buongiorno gentile signora, lei ha delle ipotesi sul perchè suo figlio non sia contento? Ho l'impressione che questo bambino vada ascoltato e compreso, piuttosto che spinto ad assumere un diverso atteggiamento. Se per lui la vita è come lei l'ha definita, c'è un motivo; un motivo che sembra essere molto frustrante per lei e suo marito; "fargli capire" delle cose, come lei dice, lo potrebbe portare a sentirsi ancora più solo e incompreso. Il bambino sembra essere arrabbiato: c'è qualche motivo per cui potrebbe essere arrabbiato con voi? dategli importanza, chiedetevi com'è la relazione con vostro figlio, chiedetevi anche qual è il vostro atteggiamento verso di lui. Cordialmente,
Buongiorno Anna, la sua richiesta di aiuto è dettata dallo sconforto, dal sentirsi inermi nei confronti del disagio, della mancanza di gioia e di voglia di vivere che lei ha intravisto in suo figlio, nella mancanza di entusiasmo e nella rabbia. Nel voler aiutare suo figlio, diventa responsabile del suo benessere fino a sentirsi indispensabile. Si distanzi da questo atteggiamento di eccessivo coinvolgimento e pensi a questo momento come un momento di crisi, come tanti, che tutte le persone possono avere.
Salve Anna, è vero che il suo bambino di 5 anni sta vivendo un periodo di insoddisfazione che esprime con la lamentela, la mancanza di entusiasmo, con comportamenti scontrosi e l’assenza del sorriso. All’interno di questi modi di fare e questi atteggiamenti noto che è un bambino triste e arrabbiato. I bambini diventano tristi e si arrabbiano quando si sentono soli, non si sentono importanti, considerati e al centro dell’attenzione. E’ probabile che la nascita del fratello abbia causato in lui un vissuto di secondaria importanza da parte di voi genitori, certamente dai voi non voluto. E necessario, quindi, capire quali emozioni prova il bambino, comprendere la motivazione dei suoi comportamenti attuali ed individuare l’episodio, le situazioni che hanno originato il suo malessere e la sua contestazione. All’interno di questo contesto, il vostro atteggiamento di genitori nel sostenere che la vita è “bella” è positiva per il bambino. Vi consiglio, tuttavia, di farvi sostenere da uno psicologo specialista in età evolutiva, per individuare insieme le modalità più efficaci per far esprimere e fare superare al bambino questo stato di tristezza mista a rabbia. Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Zampiron

Dott.ssa Maria Zampiron

Padova

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