Come distaccarsi da un amore che mi fa soffrire?

Mammola

Salve, ho 43 anni e sono divorziata!

Ho intrapreso da circa un anno e mezzo una relazione con un vecchio amore di 24 anni fa .. . All'inizio è stato un rapporto idilliaco.. però da qualche mese, non gli va bene nulla, ogni cosa che faccio è sbagliata.. Tra l'altro anche i suoi errori sono una conseguenza dei miei comportamenti.. Per lui ho rinunciato alle mie amicizie, ad uscire, cerco di stare più tempo possibile in casa per evitare storie e litigate ma non basta.. Mi accusa di continuo di chattare col mio ex marito al quale scrivo solo per chiedere cose inerenti ai nostri figli.. Mi umilia paragonando ad altre donne che ritiene migliori di me.. Solo per farmi dispetto.. Mi dice parole forti cattive che mi feriscono nell'anima e giorno dopo giorno mi tolgono quella solarità, facendomi sentire sempre piu inadatta..Sparisce per giorni e poi ricompare, ed io devo essere pronta a perdonagli nell'immediato tutto!! Come può una persona a cui do l'anima farmi soffrire tanto.. sapendo anche che da piccola ho elemosinato il bene di mio padre.. che credo me ne abbia voluto, ma che non ha mai saputo dimostrarmelo!

10 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Mammola (mi piacerebbe sapere come mai ha scelto proprio questo nomignolo:-))

I legami (uso la parola legami non a caso, infatti, se sposta l’accento la stessa parola assume una diversa connotazione: legame come “relazione” e legame come “legatura, laccio”)sono spesso complicati, ma sarebbe interessante poter conoscere la sua storia e i suoli “legami” (di cui da solo un breve cenno) “attuali” e “passati” per comprendere insieme perché ricerca nel rapporto con l’Altro determinate caratteristiche (sottomissione ecc) e ripete comportamenti assunti in passato (da piccola ho elemosinato il bene di mio padre).

Solo “Comprendendo” ad un livello profondo e ”accettando” la sua “storia” imparerà a porsi diversamente nelle relazioni ma ci vuole coraggio per mettersi in gioco!!!

In bocca al lupo, non esiti a contattarmi.

Gentile utente, sembra che lei dopo avere chiuso una relazione matrimoniale si sia andata a infilarsi  in un'altra relazione che, da quanto riferisce sembra piuttosto problematica. Forse lei ha tentato di rifugiarsi in un bel ricordo del passato per curare le sue ferite e che questo desiderio di stare bene le impedisce di vedere con sufficiente lucidità cosa sta accadendo nella sua vita. Forse un consulto anche breve da un professionista potrebbe aiutarla a diramare i suoi dubbi. Resto a disposizione.

L'amore in generale non dovrebbe far soffrire ma piuttosto esserci di aiuto nei momenti di difficoltà e darci serenità nel quotidiano. Se Lei non riesce proprio a staccarsi da questo uomo è solo perché non crede di riuscire a stare bene anche da sola, ma si chieda se adesso sta bene...se la persona che ci accompagna ci porta ansia e malessere vuol dire che al di là di chi sia la colpa bisogna accettare che il rapporto non funziona più...non bisogna per forza capire di chi sia la colpa, i rapporti sono fatti anche per essere interrotti...poi da soli si riprendono ad apprezzare cose che ci rendono comunque felici e sereni senza dover per forza condividerli con qualcun altro. Saluti e in bocca al lupo!

Salve, credo abbia bisogno di un supporto e io credo di essere la persona che può fare per lei, il suo caso mi ha colpita molto. La dipendenza affettiva è una delle dipendenze più dure da superare. Sono una psicoterapeuta che si è specializzata in dipendenze affettive all'università di Milano Bicocca. 

Le lascio il mio recapito, quando vorrà DAVVERO incamminarsi io sono qui. 

 

Salve stia attenta alla sua situazione familiare anche considerando gli eventi di femminicidio che si sentono ogni giorno in TV. La sua e' una situazione familiare complicata sarebbe opportuno un allontanamento dal suo attuale compagno anche per evitare che la situazione peggiori piu' del normale. Si rivolga ad un centro antiviolenza e con lo psicologo potrete trobare le soluzioni più adattive rispetto alla sua situazione familiare

Salve Mammola

mi dispiace molto per la sua sofferenza, credo, purtroppo, dobbiate chiedere una consulenza di coppia al fine di stare meglio insieme e non rischiare di trovarsi in una situazione di "maltrattamento".

Purtroppo le relazioni di coppia, spesso, sono quelle in cui si creano le distorsioni maggiori dell'affetto e dell'amore senza rendersene conto.

Chiedete consulenza ad uno psicoterapeuta sistemico che è specializzato nella coppia. Se vuole mi chieda consiglio

Gentile utente,

se proprio lei non ha trovato nessun buon motivo per tentare, attraverso un percorso di psicoterapia, di recuperare il rapporto con suo marito anche nell'interesse dei figli, non credo abbia avuto una felice idea nel ripescare il vecchio fidanzato di 24 anni fa che le sta complicando la vita forse più dello stesso marito da cui ha divorziato.

Il suggerimento è di interrompere questa attuale relazione mortifera e di migliorare il suo livello di autostima avvalendosi dell'aiuto di un terapeuta.

Cordiali saluti.

Cara utente,

dalle sue parole traspare molta sofferenza. Non deve essere facile per lei restare in una situazione tale, nel quale tutto è un'accusa verso di lei, mentre dall'altra parte tutto deve essere perdonato; dove tutto è per lei sbagliato (anche i comportamenti del suo partner) e non le è concesso fare niente, ma dall'altra parte i limiti non sono percepibili (a quanto leggo). Credo sia importante il collegamento che fa tra la relazione con il suo compagno e quella con suo padre. Lo schema sembra simile ed è presente forse il rischio che questo schema potrà essere perpetrato in molte altre relazioni; solo lei ha però la forza e la possibilità di romperlo, cercando le risorse necessarie in lei  magari tramite proprio una psicoterapia, in modo da cambiare le sue modalità relazionali che non funzionano per costruirne di nuove, dove non sia più necessario elemosinare amore, ma anche magari chiedere che venga dimostrato.

 

Le faccio il mio in bocca al lupo per la sua vita

 

Diego Tosi

Dott. Diego Tosi

Dott. Diego Tosi

Firenze

Il Dott. Diego Tosi offre supporto psicologico anche online

Ciao Mammola,

Mi dispiace molto per la situazione che stai vivendo. La tua domanda apparentemente è molto semplice: come distaccarsi da un amore che ti fa soffrire. In realtà nasconde altri interrogativi: quando fa soffrire così tanto è davvero amore o è un rapporto patologico che si basa sul bisogno di stare insieme e di vincere quella sfida persa in partenza con un padre carente affettivamente? Sei davvero pronta a lasciarlo andare visto che ti fa soffrire così tanto? Cosa vuoi per te? Perché dici di dover essere pronta a perdonargli tutto? Come mai ti senti la causa dei suoi comportamenti?

Con queste domande spero di averti dato modo di riflettere un po' sulla tua situazione e come anche in questo momento difficile puoi prendere decisioni e scegliere di stare bene e rispettarti in primis tu stessa. Ti consiglio se vorrai maggiori stimoli verso il benessere, il libro di Chiara Gamberale: per dieci minuti. A presto e in bocca al lupo

Buongiorno.

Un discreto strumento per poter dare un significato all' "amore" potrebbe essere farsi questa domanda: " sto con questa persona perchè senza non saprei come vivere? oppure sto con questa persona perchè questo arricchisce la mia vita?".

Molto spesso la risposta che sento è la prima, e molto spesso l'incapacità di vivere senza il partner è scambiata per amore. Può capitare, per questo, di rimanere incastrati in relazioni che fanno stare male e che fanno soffrire aggrappandosi alla speranza che qualcosa possa accadere che risolva i problemi di coppia e che il partner possa cambiare. I pensieri ricorrenti possono diventare del tipo "se solo facesse...se solo mi dicesse....se solo mi dimostrasse", con la conseguenza di fare attivamente poco o nulla, attribuendo una responsabilità esterna a quanto accade. Nel frattempo aumentano paure, ansie, frustrazioni...e dipendenza.

Come distaccarsi quindi da un amore che fa soffrire?

Volendo bene prima di tutto a se stessi, prendendosi la responsabilità della propria vita, finendo di delegare la propria felicità agli altri, diventando attori attivi del proprio benessere. In poche parole avendo più stima in se stessi e decidendo di vivere la vita appoggiati sulle proprie gambe e non sulle persone "vicine". Chi è vicino, se dovesse continuare a rimanere vicino, lo farebbe per scelta d'amore, e non per incastri disfunzionali di dipendenza.

 Vitanna Curigliano

Vitanna Curigliano

Taranto

Vitanna Curigliano offre supporto psicologico anche online