rapporto fratello-sorella: conflitti ed incomprensioni

È abbastanza frequente sentire che il rapporto tra fratelli e sorelle é conflittuale e, talvolta, si arriva fino alla rottura. Questo accade non solo in un rapporto duale, ma anche in un rapporto in cui i fratelli e le sorelle sono plurimi.                                                                      

In primis, bisogna considerare il "ruolo" del primogenito che in entrambi i contesti (rapporto tra due) o (rapporto plurimo) presenta nella famiglia una funzione di leadership, proprio perché "arrivato prima". Il secondo è anche gli altri tendono ad entrare in perenne competizione ed emulazione per richiamare, il più possibile, l'attenzione dei genitori, quasi naturalmente orientata verso il primogenito/a. Purtroppo, nessuno ha la possibilità di avere un "manuale di un buon genitore", non ne esistono ancora in commercio, e ogni genitore, inevitabilmente, trasmette il background che ha ricevuto dalla famiglia d'origine con la presunzione di migliorarlo, ma non sempre é così. Infatti, laddove si é vissuto un ruolo di primogenito o di figlio successivo non si cercherà di placare la conflittualità, sia per incapacità individuale, sia per il bagaglio mentale introiettato.                                                                          

Esistono invidie sottili che nel tempo, prima o poi, emergono e purtroppo, distanziano il rapporto ed affievoliscono il legame. Cosa si può fare per arginare tutto ciò? Come già espresso, in altri miei articoli, quando si tratta di "mente" le risposte sono individuali e, talvolta imprevedibili, tuttavia, poiché i legami familiari sono importanti, ritengo opportuno che il miglior modo di migliorarli sia quello di comunicare al proprio fratello /sorella o ai diversi congiunti le proprie "emozioni", quelle più nascoste, quelle meno nobili e, certamente, un riscontro ed una modifica che migliori il rapporto , inevitabilmente ci sarà in quanto ognuno si sarà liberato di ciò che piu sente e che gli crea malessere. Non bisogna dimenticare quanto espresso nel Vangelo di Giovanni cap. IV versetto 2 " La verità vi rende liberi" ed a prescindere da qualsiasi credo, essere sinceri é proprio un'espressione di "libertà interiore profonda" . É evidente che tutto questo può indurre a reazioni immediate di rifiuto, di diniego, ma nel tempo la relazione quasi sempre si recupera e si migliora.

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