Sono sposato e non riesco ad eccitarmi con mia moglie

luca

Buongiorno, Vi contatto per un mio serio problema sessuale. Sono sposato e non riesco ad eccitarmi con mia moglie. Desidero tanto avere un bambino ma non riesco. In passato sono stato sempre con uomini per cui mi eccitavano loro. Ho avuto solo una storia con una donna, solo con mia moglie. Mi sono sposato perchè non mi sentivo bene nel frequentare un uomo (indipendentemente dal fatto che mi eccitavano), anche perchè volevo una famiglia con una donna. Sono molto stressato per questo problema. Potete aiutarmi? Grazie cordiali saluti

13 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Luca,

non è sicuramente una situazione facile quella in cui si trova. E' particolare come nonostante abbia avuto storie con degli uomini in passato decide di sposare una donna. E' una scelta legata al suo desiderio di famiglia, forse quella trasmessa dalla cultura cattolica. Ad ogni modo c'è da approfondire se questi problemi di erezione con lei li ha sempre avuti o se sono iniziati dopo il matrimonio.

La invito a contattare un professionista che possa aiutarla in questo momento di confusione in modo che possa ascoltare qual'è il suo bisogno principale. Se desidera risolvere la questione con sua moglie può anche pensare ad un percorso di coppia legata alla sessualità e alla ricerca dell'eccitamento. Sono dell'idea però che oltre a questo, ci sia un aspetto suo importante da prendere in considerazione e che merita di essere approfondito.

Resto a disposizione

Gentile Luca,

la scelta di sposare una donna per avere una famiglia e dei figli sarà stata senz'altro soppesata attentamente, valutando tutte le implicazioni, ma certamente ha portato a rinnegare una parte di sé che difficilmente può essere messa a tacere. Nella sua lettera lei non racconta molto rispetto al tipo di sentimento che la lega a sua moglie e non menziona relazioni importanti avute con altri uomini. Sarebbe inoltre importante sapere come e quanto  la sua relazione di coppia risenta di tale situazione.

Le consiglierei di intraprendere un percorso terapeutico per comprendere le ragioni profonde che l'hanno portata a rifiutare una parte così importante della sua identità e per chiarire la strada da prendere d'ora in avanti.

Un caro saluto

Buonasera Luca,

secondo me dovresti chiarirti bene con te stesso, chiediti:

- cosa voglio veramente?

- voglio rimanere con mia moglie anche se non sono attratta da lei?

- vuoi un figlio, ma lo fai solo per te stesso o per un progetto di vita per lui e per la tua famiglia?

- come vuoi risolvere il conflitto che può crearsi tra il fatto di avere un rapporto di coppia perchè non ti sentivi bene con un uomo, e l'essere attratto da loro?

Sono risposte che devi mettere per iscritto, puoi anche farti aiutare da un professionista della tua città con colloqui psicologici per chiarire a te stesso quello che vuoi fare e i progetti per la vostra vita, quando scegli immagina bene la tua scelta e vedi se questa possibilità può essere legata a rimpianti futuri, se non hai questa associazione tra scelta e rimpianti, forse può essere la scelta valida.

Un cordiale saluto per te

Gentile Luca,

è un problema complesso di cui, online permettendo, cercherò di delineare le coordinate.

1. Lei ha avuto relazioni sia con uomini sia con (una) donna,

2. ma l'eccitazione veniva dagli uomini.

3. Si è sposato "perchè volevo una famiglia con una donna."

4. Però non si eccita con questa donna e quindi -no rapporti, no figlio- ; e di conseguenza ... "Sono molto stressato per questo problema."

Ho messo in fila gli elementi per evidenziare come "volere (donna e figlio) non è potere". Il Suo corpo non risponde, la libido non si attiva, l'eccitazione non parte...

Domando: E prima del matrimonio, come funzionava sessualmente con questa donna?

Lei chiede: "Potete aiutarmi?"

Risposta: E' importante (urgente?) che Lei si rivolga di persona ad un/a Collega Psicoterapeuta specializzato/a in Sessuologia Clinica (Albo in fissonline.it) al fine di esplorare i Suoi vissuti relativi alla sessualità, in modo da poter avere maggiore chiarezza sulle proprie risorse; ma anche attitudini e controattitudini rispetti ai due generi. E dunque poter capire come mai il corpo ... non c'è.

Di qui parte il percorso per la possibile " ri-attivazione".

Dott.ssa Carla Maria Brunialti

Dott.ssa Carla Maria Brunialti

Trento

La Dott.ssa Carla Maria Brunialti offre supporto psicologico anche online

La lettera mi fa venire in mente una vecchia preghiera attribuita ai primi gruppi dell’Anonima Alcoolisti Americana riportata, niente di meno, che da Gregory Bateson in un suo famoso testo. Non ricordo le parole precise ma il significato era questo: “Dio aiutaci a cambiare ciò che va cambiato, ad accettare ciò che va accettato e, soprattutto, a discernere tra i due casi.”

Ebbene, già da qualche decennio le maggiori istituzioni scientifiche internazionali quali l’American Psychiatric Association, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, L’American Psychologist Association, nonché l’Ordine degli Psicologi della Lombardia, dopo approfonditi studi propendono a considerare l’orientamento omosessuale come una “normale evoluzione della sessualità umana” e mettono in guardia dalle terapie che si propongono di modificare l’orientamento sessuale delle persone (terapie riparative) incoraggiando approcci che portino la persona a riconoscere e vivere al meglio la propria sessualità.

Certamente, queste proposizioni non sono sempre semplici da attuare, sappiamo che in alcune realtà, e fino ad un recente passato anche in alcuni Paesi dell’Europa Occidentale, l’omosessualità è o era considerata un reato penale. Oggi nella nostra realtà non è più così anche se i pregiudizi possono ancora essere presenti ed attivi.

Sappiamo, inoltre, che la realtà spesso è più complessa di qualunque classificazione.

L’invito a Luca, quindi, è quello di cercare un aiuto per esplorare la propria sessualità e se stesso così da capire cosa effettivamente è e come sia meglio muoversi.

Caro Luca, mi auguro che tu ne abbia parlato con tua moglie, non deve essere facile nemmeno per lei se non riuscite ad avere un intesa sessuale, come sono i rapporti a parte quello? Per darti un consiglio bisognerebbe capire cosa significa per te essere stressato, da quanto tempo dura questa situazione di stress e il collegato problema. Hai fantasie sessuali? Potresti sfruttare quelle. Mi sembra di capire che comunque tu abbia desiderio di attività' sessuale ma non riesca ad eccitarti, dovresti rivolgerti ad uno psicologo che fa terapie di coppia o iniziare una psicoterapia per capire meglio la problematica lamentata in poche righe. Saluti 

 

 

La finalità della procreazione, nella unione tradizionale uomo donna all' interno dello status matrimoniale,che richiama una visione anche cattolica e idealizzata, forse nel suo caso stride con una spinta omosessuale che produce senso di colpa e inibisce il desiderio, il funzionamento e addirittura la fertilità talvolta, escludendo problemi della partner. Dovrebbe fare chiarezza con se stesso e rivalutare la motivazione di avere un figlio, possibilmente con uno psicoterapeuta. Auguri

Buonasera Luca

vorrei sapere che tipo di rapporto ha con sua moglie. Le ha parlato del suo passato? Ne parlate della mancanza di eccitazione?  Sua moglie cosa ne pensa? Come vi siete scelti?

L'eccitazione va oltre un automatismo, è qualcosa di più. L'eccitazione è solo una parte della sessualità. Quindi le chiedo: come è la vostra sessualità? la vostra intimità?

Ci sono stati o ci sono stress, frustrazioni, disagi legati a qualcosa di esterno alla coppia? L'idea del bambino è più forte dell'idea di vivere la coppia?

Io lavorerei su questi aspetti e  proporrei una terapia di coppia

Gentile Luca, dal quadro complesso e articolato che ci sottopone, quelli che emergono non sono il Disturbo nella relazione di coppia, in senso diagnostico, ma i sintomi. In primis, va detto che chi è omosessuale non può provare attrazione ed eccitamento per una persona dell’altro sesso: e questo va accettato come una evidenza. Ergo, niente di strano in quello che Le succede. È sicuramente presente, d’altra parte, una visione di sé e della propria identità psichica non ancora definita, per ragioni che andrebbero indagate lungo la Sua storia personale, ma non diacronicamente, bensì come si manifesta presumibilmente oggi nel suo presente sofferto o quanto meno incompiuto. Solo una ristrutturazione della personalità, attraverso un approccio centrato sul ‘profondo’ – insomma un lavoro sulle emozioni, fin nell’inconscio – potrebbe reindirizzarla su una strada di effettiva crescita personale e di costruttiva e progressiva maturazione psicologica in direzione della costruzione di un’autostima – meglio, per dirla con Bandura: di ben più concreta e fattiva ‘autoefficacia percepita’. In alternativa o in alternanza alle sedute classiche ‘in presenza’, anche un approccio A Distanza (online, intendo via chat), previo consulto telefonico gratuito, potrebbe in tal caso essere valido per ristrutturare le parti immature e adolescenziali della Sua personalità ed eliminare dai suoi ‘meccanismi’ quei granelli che – per così dire – ne ostacolano il corretto e felice funzionamento in direzione della crescita personale e dello sviluppo adulto della Sua identità, oltre ogni psicopatologica insicurezza e disistima, in direzione di una felice e costruttiva relazionalità di coppia. Cordiali saluti.

 

E' evidente che lei vive una situazione di conflitto tra i suoi impulsi omosessuali, che non è riuscito mai ad accettare, ed il suo desiderio di formarsi una famiglia tradizionale. Probabilmente tutto è dovuto a condizionamenti familiari, culturali e ambientali su cui occorrerebbe fare luce. Per quanto riguarda la sua sessualità attuale credo sia inutile forzare una situazione che il in realtà il suo  corpo rifiuta. Infatti l'unico atto di volontà plausibile è quello di fare chiarezza in se stessi con l'aiuto di un esperto. Per quanto riguarda il suo desiderio di un figlio, lei lo può tranquillamente realizzare indipendentemente dalla sua scelta sessuale visto che  la società italiana si sta evolvendo anch'essa, anche se lentamente, verso una maggiore apertura alle  coppie omosessuali e i loro diritti. Resta solo da sapere cosa pensa sua moglie di queste sue problematiche e se lei riesce a fare un' analisi della realtà. La saluto cordialmente.

Dott.ssa Antonella Buonerba

Dott.ssa Antonella Buonerba

Salerno

La Dott.ssa Antonella Buonerba offre supporto psicologico anche online

Caro Luca,
credo molto semplicemente che tu sia omosessuale. E credo che anche tu lo sappia, se molto candidamente affermi che in passato hai avuto esperienze sessuali solo con uomini, con l'unica eccezione della tua attuale compagna.

Non hai dunque un serio problema sessuale, quanto piuttosto un problema ad accettare la tua sessualità.

Dalla tua lettera non si capisce se hai comunque avuto rapporti sessuali completi con tua moglie che solo nel presente sono diventati impossibili. Questo cambierebbe un poco il quadro, anche se non di molto. Se viceversa quello che tu definisci un problema sessuale è sempre stato presente ed evitato, credo davvero  di non sbagliare.

Avere un figlio con tua moglie è ovviamente ancora possibile, al limite con la fecondazione artificiale, così come continuare la tua vita con lei ed educare insieme il vostro bambino. Ma davvero non credo che insieme potrete trovare una vita sessuale completamente soddisfacente. Non so da quanto tempo stiate insieme, ed in che modo abbiate affrontato finora qusto problema, che di sicuro esiste e che si può aggirare evitando i rapporti sessuali completi, ma che counque rimane.

Sarei felice di sbagliarmi, e scusa la mia franchezza, che può sembrare insensibilità. Ma ho davvero l'impressione che tu aspettassi solo qualcuno che ti dicesse ciò che già sai.
Ciao, e buona fortuna.

Gentile Luca,

credo che giustamente lei pensi che il suo problema è serio, amche perchè rischia fortemente di rovinare il suo matrimonio.

Inoltre potrebbe rimandare a fattori radicati nella sua personalità che tuttavia si scontrano con desideri forti e opposti di avere una famiglia o a fattori più contingenti legati alla scelta di quella particolare donna come compagna di vita. 

Nonostante queste difficoltà non sarei pessimista a priori sulle possibilità che lei possa realizzare i suoi desideri. Dovrebbe contattare uno psicologo che sappia affrontare il problema sessuale e anche i fattori antichi o recenti che le rendono difficile l'eccitazione con sua moglie.

Può contattare un terapeuta strategico breve, per quanto questo approccio non sia a volte il più indicato a trattare i fattori "antichi" causa e concausa del problema.

Se vuole approfondire il discorso su internet dovrebbe farlo all'interno di un rapporto professionale con una consulenza on line.

Cordiali saluti

Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online

Gentile Luca, non credo di poterle dare un consiglio, tranne quello che per chiarire meglio a se stesso la situazione in cui si ritrova, dovrebbe rivolgersi ad uno Psicologo affinché insieme possiate trovare una soluzione a questa problematica.

Comprendo la distanza, ma se vorrà potrà rivolgersi presso il mio studio di Torino (nei pressi di Porta Susa).

Nell'augurarle di trovare una pronta soluzione, le invio i miei saluti