Dott.ssa Anna Antinoro

Dott.ssa Anna Antinoro

psicologo, psicoterapeuta, analista transazionale

Ho troppi sbalzi d'umore

Buongiorno a voi tutti. Sono qui a scrivervi perché ho visto che c'è qualcuno come me, che non può rivolgersi ad uno psicologo, in maniera fisica. Sono qui per dirvi che ho troppi sbalzi d'umore. Il mio è sempre cupo, triste, tendo a piangere sempre e mi rinchiudo in casa. Le mie uniche uscite sono la domenica per andar dai miei suoceri o dai miei genitori, accompagnare e andare a prendere mia figlia dall'asilo. Mio marito non mi fa più uscire, perché ho avuto una sbandata lo scorso anno, durata poco tempo e i primi di gennaio gliel'ho detto e quindi niente più uscite con le amiche. Si ho tradito mio marito. Non l'ho fatto perché non li voglia bene, anzi. È un ragazzo bravissimo, pensa alla nostra famiglia, lavora. Il problema è uscito fuori col tempo, sono quasi 4 anni che siamo sposati e sono accadute varie cose che mi han portato ad allontanarmi da lui. Non mi ha protetta e difesa quando sono stata attaccata dai suoi, quando sono rimasta incinta. Ho molte lacune, molte ferite a cui non sono mai riuscita, portar sollievo. Una situazione familiare, da parte dei miei molto complicata. Abbiamo perso la casa molto anni fa per colpa di strozzini e tutt'ora non ce ne siamo liberati. Ho aiutato economicamente i miei quando ho potuto, nascondendolo a mio marito. Quando l'ha scoperto abbiamo avuto una brutta lite. Ci sono tante altre cose. Ho solo bisogno di capire, perché non riesco a combinare nulla. Non riesco a portar a termine una dieta. Non mi è possibile andar in palestra o andar a camminare perché non posso uscire. Non so come uscirne. E specialmente, non faccio che pia Fede quando sono sola. Mi sento sola. Non so che fare.

Buonasera Chiara, si sente una forte impotenza a leggere le sue parole. Sembra una situazione senza via d'uscita in cui qualsiasi proposta potrebbe essere respinta da un "non posso" o un "non riesco". 

La sua impossibilità a fare collude con la richiesta che dice del "cosa fare?". Non sono convinta che stia nel fare la sua possibilità ma più sul "cosa voglio?".

A questa domanda, solo lei può rispondere e da questo può cominciare. Le prime barriere che deve superare, sono le sue, si dia questa possibilità, La vita è una sola.