Dott.ssa Anna Antinoro

Dott.ssa Anna Antinoro

psicologo, psicoterapeuta, analista transazionale

Ho una grandissima insicurezza in tutto

Salve a tutti,e grazie in anticipo per il tempo speso a leggere queste righe...non so bene da dove cominciare. Inizio dicendo che sono una ragazza e ho 19 anni. Il mio problema principale è la mia grande,grandissima insicurezza,in tutto. A partire dal mio aspetto per finire poi in qualsiasi cosa io decida di fare. Vi starete forse chiedendo perchè ho collocato questa domanda nell'ambito “depressione“ piuttosto che in “autostima“,e lo spiego subito: da qualche tempo ho iniziato a interrogarmi sulla mia identità,chi sono,che posto ho nel mondo,perchè esisto. Bene, non riesco a capire chi sono,a cosa servo,e spesso mi ritrovo a chiedermi se dovessi morire a chi mancherei. Non riesco a trovare qualcosa di buono in me,ne fisicamente ne caratterialmente,quindi sto passando questo periodo (che spero davvero che sia solo un periodo) a guardarmi allo specchio e cominciare a piangere,per non parlare del confronto con il resto del mondo. Non riesco a considerarmi allo stesso livello delle altre persone,mi sento inferiore...non capisco davvero il senso della mia vita. Ps ho una famiglia bellissima,siamo 7 figli,e non ho problemi con loro tranne delle comprensibili litigate e penso che se non mi sono tolta dal mondo è per il mio amore per loro e per il mio poco coraggio di fare un tale gesto. Ma non nego di non avere mai pensato di togliermi la vita...ci sarebbero moltre altre cose da dire,ma mi sono già dilungata troppo,spero tanto in una vostra risposta

Buongiorno Eleonora, 

dalle sue parole emerge una forte malinconia e un grande vuoto.  L'immagine che mi sono fatta di lei è di una piccolina che si sente trascurata e messa da parte. Questa sensazione la porta addirittura a pensare che nel caso le succedesse qualcosa non mancherebbe a nessuno. Non deve essere piacevole pensarla così.

Quando però dice di non essersi tolta la vita anche grazie all'amore che prova per la sua famiglia penso che significhi anche che, qualora lo facesse, sa bene che porterebbe loro ad una sofferenza molto alta. Questo punto disconferma l'idea che non mancherebbe nessuno.

Sarebbe importate approfondire cosa le crea questo stato di malessere e di "malinconia" in cui non si sente vista e degna di riconoscimento. MI faccio la fantasia che, nonostante abbia la fortuna di avere una buona famiglia (da ciò che scrive), non sia stato facile per lei essendo così tanti trovare lo spazio adeguato per farsi vedere. 

Ha ancora molte cose da dire. Bene, ora che è cresciuta e non è più quella bambina in mezzo a tanti fratellini e sorellime richiedenti, può darsi la possibilità di trovare quello spazio per parlare finalmente con qualcuno che possa ascoltarla e rassicurarla sui fatto che, lei è importante.

Resto a disposizione