Dott.ssa Anna Antinoro

Dott.ssa Anna Antinoro

psicologo, psicoterapeuta, analista transazionale

Le ragazze mi ignorano, mi sembra di essere invisibile

Buonasera. Premetto che ho quasi 31 anni, vivo con mia madre vedova (ho perso il padre a 13 anni), mi sono laureato a pieni voti, ho ottenuto un master, parlo cinque lingue, frequento una palestra e un laboratorio teatrale, e sono seguito da una vostra collega. Ho alcuni problemi che non riesco a risolvere: 1) Le ragazze mi ignorano: mi sembra di essere invisibile; 2) Non ho un lavoro retribuito: pur mettendocela tutta, non ottengo riscontro alcuno, i pochi colloqui che ho avuto modo di sostenere non hanno sortito risultati; 3) La terapista che mi segue imputa la causa di tutto ciò solo ed esclusivamente alla mia persona e al mio modo di fare: non sorrido, sono troppo rigido, mi pongo continuamente ostacoli, mi autoimpongo regole ferree (es. non bere alcolici, non fumare, non fare troppo tardi la sera ecc.), limitandosi a suggerirmi la frequentazione di un corso di ballo “ cosa che ho provato a fare, con risultati deludenti. Che cosa mi suggerite di fare? Dovrei forse arrendermi all’evidenza, visto che non piaccio alle donne e non riesco a farmi apprezzare nel mondo del lavoro? Vista la mia età, dovrei già considerarmi un fallito in tutto? ringrazio anticipatamente per le preziose informazioni che vorrete fornirmi e porgo cordiali saluti.

Buongiorno Stefano,

dalla situazione che racconta percepisco molta rabbia e frustrazione in merito a quello che sta vivendo e di questo mi dispiace. Detto questo penso che più sul dirle quello che deve fare la riflessione va fatta sul perchè lei si stia dicendo queste cose e a cosa può servirle sentirsi invisibile.

Mi spiego meglio. Ognuno di noi crescendo trova dei modi per sopravvivere a delle situazioni (famiglia, scuola, amici) e ci sono dei modi di essere che si attivano in maniera funzionale a quel momento. Faccio l'ipotesi che Stefano bambino si sia reso invisibile per tutta una serie di motivi (non disturbare? non far arrabbiare? non dar problemi?) ecc, e che questo modo di essere sia stato portato anche a Stefano grande che oggi ha bisogno di capire come fa a farsi vedere e sentire.

Io non credo che lei debba considerarsi un fallito (e poi di cosa) , io credo che lei debba autenticamente cominciare a considerarsi, punto.

Spero di averle dato degli stimoli che possa approfondire con la sua terapeuta con cui eventualmente può condividere il fatto che non si sente ascoltato nemmeno da lei (confermandole la sua sensazione di invisibilità).

Resto a disposizione