Ansia immotivata

Buonasera
Parto col dire che durante la mia vita ho dovuto affrontare molti ostacoli, anche grandi, soprattutto in tenera età e in età adolescenziale ed è ormai da un anno o più che ho iniziato a soffrire di ansia. L'ansia di cui parlo è un'ansia del tutto immotivata e generalizzata e lo dico perchè più volte ho provato a trovare una ragione ma non l'ho mai trovata anche analizzando me stesso. Sono un tipo insicuro e pessimista e orma sono stufo di vivere in questa condizione. L'ansia è quasi costante ogni giorno e scompare solo quando mi distraggo (es. Quando esco con i miei amici o sono impegnato a studiare). Ho paura a comunicare questa mia sofferenza agli altri, nessuno sa che soffro di ansia. Ormai sono quasi sempre triste e giù di morale e non riesco più a godermi la vita come vorrei veramente. Ho provato a fare tante cose, nuovi stimoli, nuove attività ( per esempio ho iniziato a scrivere delle pagine di diario in cui mi sfogo nei momenti peggiori). Ho provato più volte a stare da solo e pensare per riuscire a capire cosa mi causa questo problema, cerco di non pensarci e di rassenerarmi da solo. Dico sempre tra me e me di voler cambiare ma ogni volta l'ansia si presenta e mi abbatte.Mi addormento e mi risveglio con l'ansia e prima di andare da uno psicologo vorrei sapere cosa ne pensate a riguardo.

Salve Francesco, mentre le scrivevo mi è arrivata una telefonata e il sistema di Psicologi Italia prevede un tempo dopo il quale “scade” la pagina ... insomma ora riprovo! Leggevo la sua lettera chiedevo se mai si fosse rivolto a uno Psicologo, poi tra le ultime righe ho avuto la risposta. Vuole sapere cosa ne pensiamo e io ci provo. Mi viene da pensare al vissuto della vergogna, è un sentimento particolare perché produce imbarazzo in sè, abbiamo vergogna di percepire in noi stessi la vergogna, di riconoscerla e ancor di più di mostrarla agli altri. Ho quindi fatto una fantasia sul suo vissuto di ansia che potrebbe essere intrecciato alla vergogna, che forse percepisce come paura di comunicarlo ad altre persone. Se così fosse l’intervento psicoterapeutico deve rivolgersi alla ricerca di un trauma che ha ferito il Sè. Trattandolo poi con i protocolli dell’EMDR potrà avere il superamento della sofferenza che sta attraversando. Francesco voglio anche aggiungerle che spesso i traumi possono corrispondere a situazioni di vita, episodi, fatti anche blandi, che per qualche ragione spezzano la nostra continuità e non ci permettono di vivere al meglio provocandoci sintomi e quindi sofferenza. Buona giornata a lei