Ansia sociale, problemi nel trovare la mia personalità, disturbi nel linguaggio.

Buonasera a tutti, mi presento sono Luigi e ho 31 anni.
Mi sono iscritto a questo sito perchè comincio a sentire il peso di una disperazione sempre più crescente.
Da anni soffro di una condizione di totale insoddisfazione, sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista lavorativo.
Le mie relazioni interpersonali scarseggiano, mi sento isolato, tremendamente solo, insoddisfatto e non compreso.
Tutto questo credo sia dovuto alla mia scarsa autostima, al non riuscire a fidarmi degli altri e al grande timore del confronto, del paragone e della critica,
Non riesco a trovare me stesso e sono consapevole che nel corso degli anni ho perso la mia vera personalità, il mio modo di essere, probabilmente perchè ho trovato solo persone sbagliate e ipercompetitive o semplicemente sono io sbagliato.
Questi problemi di autostima mi portano spesso a non riuscire a parlare in maniera corretta, non trovo mai le parole giuste, talvolta balbetto o pronuncio frasi semanticamente sbagliate, non riesco a seguire un discorso che perdo immediatamente la concentrazione, mi sento sempre inadeguato e inferiore a tutti, dovrei studiare ma non ho mai voglia di fare nulla, mi sono totalmente impigrito, non memorizzo quasi nulla di quel che leggo e fatico ad apprendere.
Un esempio banale è il non riuscire a creare mentalmente un itinerario quando sono in macchina per raggiungere un luogo che tra le altre cose conosco benissimo ma dimentico come ci si arriva.
Ciliegina sulla torta, tendo ad essere permaloso, selettivo, infantile e suscettibile tanto da portarmi a isolarmi anche da chi cerca di contattarmi e di invitarmi a uscire.
Ora mi ritrovo a dover affrontare una solitudine che non mi appartiene ma che reputo necessaria, perchè mi sento sbagliato, con indosso uno zaino stracolmo di sensi di colpa che mi pesa tantissimo.
Ho bisogno di respirare, voglio guarire da questa "malattia" a cui non so dare un nome specifico.
Come posso cambiare questa tremenda situazione?
Vi ringrazio per l'attenzione e mi scuso preventivamente per non essere riuscito a fare una sintesi chiara, non so più nemmeno scrivere.

Salve Luigi

auguri per il suo onomastico di venerdì passato.
E' domenica pomeriggio, ho lavorato tutta la giornata nonostante sia un giorno di festa e adesso che sono le 20 ho deciso di fermarmi per una pausa di relax, ho aperto la posta per non avere scrupoli e ho trovato le richieste di aiuto sul portale Psicologia Italia, ho quindi letto la sua domanda e non ce l’ho fatta a voltare pagina, mi è salita una gran voglia di parlarle da vicino per farle alcune domande.
Provo attraverso questa lettera a stimolare in lei riflessioni che spero le potranno essere utili.
Questa convinzione che ha di se stesso “SONO SBAGLIATO” quando l’hai imparata?
Sicuramente se andasse indietro con la mente riuscirebbe a risalire al tempo e all’evento della sua vita che ha creato l’inizio di questa idea “sono sbagliato” che poi si è radicata in lei forse a causa di esperienze ripetute che hanno rinforzato la convinzione negativa di se stesso che ora le fa gestire tutte le esperienze, sociali e non, in questo modo che ritiene da incapace inadeguato impedito.
E’ quello il collegamento! Con molte probabilità da qualche parte inizia la sua esperienza di vita con questo fardello, una ferità che è diventata via via più profonda, un fardello che nel tempo è cresciuto per diventare l’impedimento maggiore nelle sue relazioni e nelle sue esperienze.

Affronti tutto con una psicoterapia EMDR e le tornerà il sorriso e la stima di sé, acquisirà sicurezza e supererà l’ansia. Ci sono tanti psicoterapeuti esperti come me ai quali può affidarsi anche con un trattamento online, ma non ci pensi due volte.
In bocca al lupo.