Non ho più un rapporto con mia mamma

Buonasera, è un anno e mezzo che sono sposata. Con mio marito mi conosco da molti anni e anche le nostre famiglie si conoscevano già da prima di noi. Poi i miei si sono separati. A quasi un anno dal matrimonio scopriamo che mia mamma e mio suocero hanno una relazione da diversi anni. Lo scopre mia suocera in primis e la notizia sconvolge cosi tutti noi. Abbiamo vissuto un incubo, loro hanno confermato perché non potevano fare altrimenti viste le prove di messaggi sul cell.. Io e mio marito abbiamo attraversato momenti davvero duri, non ci sembrava reale, un male dentro assurdo, rabbia delusione sfiducia insomma si può immaginare...ci siamo visti persi. Non abbiamo più rapporti con i rispettivi genitori. Ci hanno visti sull'altare e non gli è bastato fermarsi! Hanno rovinato tutto e il bello è che mia madre sostiene che io e lui non c'entriamo nulla con quel loro rapporto. Che non dovrebbe toccarci. Ma mi dite come possa non capire la gravità? Intanto mio suocero è rimasto in casa con la moglie e chissà se non continuano ancora a sentirsi o vedersi. Ora ad un anno da quando si è scoperto mia mamma vorrebbe provare a riavvicinarsi a me. Come posso? Non la vedo più come prima, mi ha in qualche modo tradita. Come possiamo io e mio marito vivere con famiglie separate? Siamo rimasti soli. Chiedo vostri pareri.

Salve Cinzia

davvero una brutta faccenda, spiacevole e dolorosa, purtroppo anche molto comune, segue la regola psichica “si desidera ciò che si vede di frequente”.

Infatti le relazioni di coppia iniziano spesso tra i banchi di scuola dove ci si vede tutti i giorni, o nelle comitive da giovani, o tra persone del medesimo ufficio e tra condomini di un palazzo, non ultimo tra membri di nuclei familiari affini.

Si tratta di sguardi, occhi che si incrociano casualmente, un fare innocentemente amichevole che attrae una persona verso l’altra. E qui potrebbe anche finire se non ci si incontrasse più!!

Invece succede che la ripetizione degli incontri determina un imbarazzo interiore che l’altro riesce a percepire e che sente anche in se stesso.

Sorrisi... scherzi... si va avanti così e magari ci si trova a sfiorarsi casualmente e piano piano tutto diventa una magia, un’attrazione forte che può accompagnarsi a emozioni profonde simili a quelle dell’amore o anche propriamente quelle.

Mariti che incontrano sessualmente la sorella della propria moglie... donne che tradiscono i propri partner con il miglior amico del marito...

Sono fermamente convinta che, sia sua madre che il padre di suo marito, avrebbero dovuto fermarsi pensando al rischio di essere smascherati e all’offesa che avrebbero ricevuto i reciproci figli.

Tutte le persone che tradiscono dovrebbero pensare ai danni emotivi che potrebbero infliggere agli altri, ma non sempre si riesce ad avere questo tipo di lucidità.

Non so perché sua madre le avrebbe detto di inesistente legame tra quello che ha fatto e il vostro rapporto filiale, forse per quella magia di cui ho parlato prima, che esclude persone coinvolte e contesti circostanti.

Quello che so per certo è che, per lei stessa nonché per suo marito, la scoperta della loro tresca e i fatti successivi avranno determinato condizioni traumatiche ancora presenti nel cervello e quindi vicende da dover elaborare, magari attraverso un trattamento psicoterapeutico EMDR.

Diversamente potreste rischiare di riavvicinarvi ai vostri rispettivi genitori avviando escalation di accuse e nuove rotture.

Quindi...

Primo step: prendere le distanze dall’idea che questo evento sia capitato a voi come faccenda gravissima e impensabile, è grave senza ombra di dubbio, ma di stampo comune.

Secondo step: rivolgersi ad uno psicoterapeuta EMDR per superare i blocchi traumatici.

Terzo step: decidere la condanna!

Sembra assurdo vero?

Il mio è un invito a riflettere, facciamolo assieme.

Ipotizziamo che lei avesse denunciato sua madre per offese, la signora subirebbe un processo e la relativa condanna.

Quanto sconterebbe?

Se, forzando la mano, pensassimo che quel tradimento può corrispondere ad un maltrattamento familiare di tipo morale (punibile penalmente da 6 mesi a 3 anni), i vostri genitori essendo incensurati avrebbero la sospensione condizionale della pena, quindi pagherebbero per legge molto meno di quello che adesso stanno scontando per la vostra offesa.

Penso che lei senta la spinta a volersi riavvicinare alla sua mamma, diversamente non avrebbe posto queste domande; penso anche che forse non è ancora pronta a farlo perché non ha ancora elaborato l’insulto emotivo e morale ricevuto. Il tempo che ci vorrà facendosi aiutare da un esperto potrebbe corrispondere (esasperando il mio paragone con la legge) alla presunta condanna da attribuire a sua madre.

Spero di esserle stata utile, non esisti a contattarmi.

Cordiali Saluti

Dott. Tiziana Vecchiarini