Si può cambiare l'indole di una persona?

francesco

La mia domanda é molto diretta... Si può cambiare l'indole di una persona, per migliorare la qualità della vita?? Tendo sempre a voler aver tutto sotto controllo: amore, lavoro, acquisti ecc... E mentre nel lavoro questo mio modo di fare mi aiuta.... Nella vita amorosa no tutt'altro... Crea ansie, tensioni ecc... Quindi magari in chiave romantica si può cambiare la propria indole per amore ma anche per vivere meglio?? In maniera più leggera e fiduciosa verso il caso e verso le persone?

10 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile utente,

è possibile cambiare, migliorarsi, crescere, evolvere, ma è difficile farlo se non si conoscono le motivazioni che sono alla base della strutturazione di un determinato "carattere". 

Che cosa significa? Che tutto il controllo di cui parla avrà un suo valore "difensivo", che sarebbe opportuno esplorare attraverso una psicoterapia.

Resto a disposizione

Dott.ssa Valentina Nappo

Dott.ssa Valentina Nappo

Napoli

La Dott.ssa Valentina Nappo offre supporto psicologico anche online

Gentile Francesco,

certo che si può! Nel corso della nostra vita acquisiamo modi di fare, di rapportarci alle situazioni che la vita ci offre, talvolta funzionano, talvolta no. Più questi schemi sono rigidi, maggiormente ci esponiamo alla sofferenza poichè la vita e la realtà sono molteplici e complesse, e richiedono flessibilità.

Come si fa? Acquisendo maggiore consapevolezza su se stesso, sul suo modo di relazionarsi con la vita e le persone. Se sente di essere aperto alla conoscenza di sè, se è disposto a "smussare" alcuni angoli del suo carattere, potrebbe pensare di fare un lavoro psicologico. Un caro saluto

 

www.giselleferretti.it

Caro Francesco,


la tendenza  a tenere tutto sotto controllo  probabilmente deriva dalla celata insicurezza che potrebbe avere radici nel profondo della sua personalità. Scavare e individuare le cause sarebbe la via maestra per eliminare alcuni  comportamenti che ostacolano la sua vita affettiva. E' necessario però sottolineare che questo aspetto del suo carattere ha dei lati positivi che si manifestano nel lavoro. Non Le consiglio quindi di porsi come obiettivo il cambiamento della sua indole, penso invece che un percorso  di empowering psicologico indirizzato al mutamento di alcune modalità relazionali potrebbe indirizzarla al superamento di ansie e tensioni.

Buona giornata!

Caro Francesco,

si può sempre far qualcosa per migliorare la qualità della propria vita. Forse cambiare indole è un progetto decisamente ambizioso, ma sicuramente si possono ridimensionare alcune nostre parti che non ci aiutano a vivere bene, ma anzi costituiscono un ostacolo.

Quando iniziamo ad avere la consapevolezza che certe nostre dinamiche sono poco adattive siamo già un passo avanti, verso l'idea di un possibile cambiamento. Potrebbe contattare un professionista per delle consulenze e per capire se un percorso di terapia potrebbe aiutarla.

Rimango a disposizione per eventuali domande o chiarimenti. Buona fortuna

Salve in merito alla sua domanda cambiare si può, il controllo si può imparare a gestirlo, per cambiare bisogna mettersi in discussione, conoscere la propria indole, come lei la definisce e conoscere Sè stessi, come dicevano i filosofi greci. Questo è possibile in un percorso di terapia privata che aiuta le persone a cambiare a crescere e saper gestire i loro problemi al meglio. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.

Gentile Francesco,

sarò anch'io molto diretto nel risponderle e le dico che assolutamente si possono effettuare dei grandi cambiamenti nel modo di approcciarsi alla vita e questo soprattutto attraverso la conoscenza di sè e dei propri agiti. In sostanza le sue modalità non risultano inadeguate in ogni circostanza e di questo lei si dimostra consapevole. Probabilmente le sfugge il motivo profondo che la induce ad assumere questo atteggiamento anche nella vita privata. Il mio consiglio è di affidarsi ad un bravo professionista che possa aiutarla ad acquisire maggiore fiducia e certamente leggerezza...lo immagini come uno spazio tutto dediato a se stesso, un confronto tra persone intelligenti e motivate che certamente le sarà di grande aiuto...

Io le auguro il meglio...

Dott. Carlo Enrico Livraghi

Dott. Carlo Enrico Livraghi

Lecce

Il Dott. Carlo Enrico Livraghi offre supporto psicologico anche online

Salve Francesco, dalle sue parole mi sembra di capire che stia attraversando un periodo di crisi e si senta inadeguato, ma sinceramente non credo che sia auspicabile cambiare radicalmente la sua indole, che d'altronde in alcuni ambiti, come quello lavorativo, lei stesso riconosce esserle d'aiuto.

Con questo non intendo assolutamente dire che non sia possibile migliorare la qualità della sua vita,  ma che la strada per questo miglioramento passa prima per l'accettazione di ciò che si è, piuttosto che per l'inseguimento affannoso di ciò che non si è.

A questo proposito, la sua questione mi fa venire in mente una frase di Freud che, citando Leonardo da Vinci, dice che la psicoanalisi non opera come la pittura, cioè sovrapponendo del colore su una tela bianca, ma come la scultura, "per via di levare", togliendo dal blocco la pietra per far emergere la statua. La terapia analitica infatti non mira a sovrapporre o introdurre qualcosa di nuovo, ma ad alleggerire e a far emergere quelle qualità che sono già dentro di noi.

Per far questo è necessario guardarsi dentro con l'aiuto di qualcuno per comprendere per esempio cosa la spinge a non allentare mai il controllo, anche a costo di ansie e tensioni...

Resto a disposizione per approfondimenti,

Cordialmente.

Parte di ciò che chiamiamo "indole" deriva da apprendimenti molto precoci nella vita post-natale, dai cosiddetti fenomeni di imprinting.

Monostante tali apprendimenti siano molto tenaci, pure è possibile modificarli e la psicoterapia è presumibilmente lo strumento di elezione. Le segnalo al riguardo un articolo sull'imprinting che può trovare sul mio sito professionale.

cordiali saluti

Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online

Caro Francesco,

la tendenza a voler avere tutto sempre sotto controllo è sintomo di insicurezza ed è uno dei principali fattori che scatenano l’ansia. Tale atteggiamento può causare spiacevoli conseguenze in un rapporto d’amore e nella persona stessa che lo mette in atto.

Ma (arriva la buona notizia) è un fattore sul quale si può lavorare con alta probabilità di successo!

Per ridurre o eliminare questa tendenza, sarebbe utile cominciare ad analizzare e comprendere: le relazioni che hanno caratterizzato la tua infanzia con particolare riferimento alla conseguenze sulle relazioni attuali (famiglia, coppia, amici, lavoro); l’eventuale presenza di dinamiche basate sul controllo in altre relazioni significative; possibili timori relativi alle conseguenze per un eventuale assenza di controllo. In genere, tale atteggiamento viene rinforzato dalla presenza di “Distorsioni Cognitive” e cioè credenze irrazionali che inducono a comportamenti “non utili”  che generano emozioni molto spiacevoli.

Per eventuali approfondimenti, non esitare

Gentile Francesco,

spesso le persone desiderano avere il controllo: della propria vita, degli eventi esterni, delle persone, dei propri pensieri e delle proprie emozioni. Per quale motivo? Perché il controllo in molte situazioni della vita funziona. Se abbiamo un problema, ci pensiamo fino a che troviamo la soluzione adatta per sbarazzarcene, dopodiché la mettiamo in atto. 

La stessa strategia applicata alla realtà interna o alle relazioni con gli altri, però, non funziona. Non si può semplicemente decidere di non avere un pensiero o di non sentire un’emozione o di far si che l'altro si adegui al nostro pensare/sentire. Le strategie di controllo assorbono una grande quantità di tempo e di energie e si rivelano inefficaci a lungo termine. Inoltre peggiorano la qualità della nostra vita. Infatti, ci impediscono di vivere la vita che vorremmo, perché siamo impegnati nella lotta contro le nostre emozioni. 

La risposta alla sua domanda quindi è che l’unico modo per cambiare la propria vita è avere consapevolezza di sè ed “agire” ma per agire in modo coerente con i propri valori e ciò che è importante per noi, è necessario prima vedere e poi accettare i nostri sentimenti, e ciò che in questo caso ci spinge al controllo.  Accettare significa essere disposti ad accoglierli, a fare loro un po’ di spazio. Non devono necessariamente piacerci (nessuno ama l’ansia, la vergogna, la paura), lo scopo è farci la pace, lasciare che siano presenti. Obiettivo dell’accettazione è sentire tutte le sensazioni che emergono, anche quelle spiacevoli, in modo più completo, così che tu possa vivere la tua vita in modo più pieno. 

Solo da questo primo passo può iniziare un vero percorso di cambiamento di sè verso un miglioramento della qualità della vita. 

Le auguro un buon cammino verso il cambiamento.

Resto in ascolto.