Dott.ssa Elisa Fedriga

Dott.ssa Elisa Fedriga

Psicologo, Psicoterapeuta

Come superare la paura di volare

Pensi che l'aereo sia un mezzo pericoloso ma vorresti tanto fare un viaggio in America?

Il tuo ultimo volo è stato un incubo ma sei costretto a viaggiare in aereo per lavoro?

Prendi l'aereo ma sai già che starai malissimo durante il viaggio?

Non hai mai preso l'aereo perché solo a sentirlo nominare ti sale l'ansia?

Questa iniziativa è per te che vuoi viaggiare in libertà: inizieremo a imparare le strategie più efficaci di gestione dell'ansia pre, post e durante il volo.

La paura di volare è molto più diffusa di quanto si creda. Si tratta propriamente di aerofobia – la fobia del volo – che solo in Italia riguarda 6 persone su 10, secondo un sondaggio realizzato da Eurodap.

Con il termine "aerofobia" non si intende il semplice, e comprensibile, disagio di trovarsi in aria – situazione comunque innaturale per l'uomo – ma di un vero e proprio terrore di prendere l'aereo.

Paure tanto diffuse quanto smentite dai dati statistici: secondo la Federal Aviation Administration (FAA), l'agenzia del Dipartimento dei Trasporti Statunitensi, si contano infatti più di 3 milioni di passeggeri che ogni giorno volano, in tutto il mondo. La probabilità di essere coinvolti in un incidente aereo secondo Arnold Barnett, professore di statistica del Mit di Boston è di 1 su 45 milioni di voli. E secondo una ricerca della Harvard University è più probabile morire per l'attacco di uno squalo.

Numeri altamente confortanti, che non bastano però a placare le ansie di chi non vuole volare, ed evita in ogni modo di prendere un aereo. Succede a molti, anche ai Vip: da Meg Ryan a Martin Scorsese, da Colin Farrell a Cher, terrorizzata alla sola idea di staccarsi da terra. In Italia, se personaggi famosi come Celentano e Fiorello non amano volare (celebre è la frase di quest'ultimo, che in passato ha dichiarato di non aver paura di volare, ma di cadere), in molti si ricordano Corrado, presentatore e autore de La Corrida, che percorreva centinaia di chilometri in macchina pur di non prendere l'aereo, come ha confermato la sua compagna.

Forse basterebbe sapere che, come riporta ilNew York Times, un viaggiatore potrebbe volare ogni giorno per 123.000 anni, in totale sicurezza.

Oppure che le turbolenze «sono come le buche per le auto, assolutamente nella norma», come spiega Massimiliano Bramati, pilota di Boeing 787, l'ultimo aeroplano progettato in casa Boeing. «A differenza di quanto si creda, poi, molte turbolenze non sono causate daivuoti d'aria, che non esistono, ma da masse di aria calda e fredda che si incontrano».

Nonostante le turbolenze siano vissute con angoscia da chi soffre di aerofobia, Bramati rassicura: «E' una questione di fisica: gli aerei sono fatti per volare, per stare in aria, ma soprattutto per sopportare ogni tipo di turbolenza, grazie alla densità dell'aria, alla velocità e ala portanza delle ali».

Testimonianze dirette e statistiche elaborate si intrecciano, in un'unica conclusione: l'aereo è davvero il mezzo di trasporto più sicuro al mondo, tanto che – come ha spiegato l'Economist – una persona ha 180 possibilità in più di morire in un'incidente d'auto che in volo.

E se la matematica convince, ma non tranquillizza, esistono invece alcuni rimedi pratici che possono notevolmente migliorare l'esperienza del volo.

 

commenta questa pubblicazione

Sii il primo a commentare questo articolo...

Clicca qui per inserire un commento