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Dott.ssa Elisabetta Piras

Psicologa psicoterapeuta

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La morte come abbandono

Ho perso mio padre diversi anni fa, per una malattia (leucemia) della durata di circa un anno. All’epoca mi ero appena laureata, e rinunciai a fare pratica legale per poter lavorare subito e rendermi indipendente da mia madre. Così è stato. Ricordo chiaramente che, dopo qualche mese, a seguito di un rapporto che stava per finire, ho constatato che stavo per essere abbandonata dopo che anche mio padre, con la sua morte, l’aveva fatto. Perché era morto quando avevo ancora bisogno di lui. Qualche mese fa è morta anche mia madre: ho risentito lo stesso sentimento di abbandono, perché per via del covid, abitando lontane, non ci vedevamo da tempo. Mia madre è morta proprio a causa del covid. Avrei voluto rivederla, ma lei se ne è andata prima di permettermi di andarla a trovare. Sono dolori estremi, perché si mescolano con la perdita di una persona amatissima. È possibile vivere la morte come abbandono? Grazie

Salve Piera, la perdita di un genitore è una fase della vita molto dolorosa che può essere vissuta come un abbandono ed un senso di solitudine. Queste esperienze richiedono tempo ed una rielaborazione della perdita con un professionista sarebbe auspicabile nei casi in cui si ha difficoltà ad accettarla e superarla. 
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