logo
Dott. Enrico Ruggini

Psicologo, Psicoterapeuta

Dott. Enrico Ruggini

leggi (5)

Dott. Enrico Ruggini

Psicologo, Psicoterapeuta

  • Firenze
  • Barberino Tavarnelle
  • consulenza online

Come gestire una relazione con il partner che soffre di depressione?

Salve! Ho una relazione da 3 mesi con un ragazzo più grande di me. In passato lui assumeva sostanze stupefacenti. Poi ha smesso volontariamente senza fare alcun percorso terapeutico. Lo scorso anno é venuto a mancare suo babbo e mi ha raccontato di aver avuto diversi periodi di buio. Da un mese a questa parte ha iniziato ad avere un atteggiamento distaccato, dorme spesso, non é affettuoso, non mi cerca neppure con un messaggio. Ha preso un appuntamento da uno psichiatra e da uno psicologo perché secondo lui, soffre di depressione così come suo babbo. Mi dice che vorrebbe che io ci fossi ma che la scelta spetta a me. A lui piacerebbe costruire con me un rapporto sempre più solido. È una settimana che non ci vediamo e che non mi cerca, sono stata io a scrivergli dei messaggi e a chiamarlo una volta ma lui poi non si é fatto risentire. Ho difficoltà a capire come comportarmi, potresti darmi un aiuto? Grazie

Buongiorno. E' una ipotesi plausibile quella espressa dal suo ragazzo relativa alla possibilità che sia caduto in un episodio depressivo; c'è la familiarità col padre, il lutto per la perdita recente del padre e successivi periodi bui, un passato di instabilità che lo ha portato ad assumere sostanze, l'alterazione delle abitudini sonno veglia, la poca voglia di farsi vivo. Il quadro generale, così come lei lo presenta, potrebbe descrivere una condizione depressiva.

Lei chiede come comportarsi; mi pare che il suo ragazzo abbia ragionevolmente lasciato a lei la decisione se proseguire o meno la relazione che avete intrapreso solo da tre mesi. E' un atteggiamento maturo e immagino che sia dovuto all'esperienza che lui deve avere fatto in famiglia, dove avrà visto la madre alle prese con un marito depresso, e lui stesso come figlio avrà sofferto per le "assenze" del padre e per le difficoltà che si generano vivendo con una persona depressa. E qui va detto che dipende da che grado di depressione era malato il padre; ci sono disturbi depressivi gravi che segnano profondamente le relazioni familiari e il clima della famiglia in generale. Va anche detto che la depressione può essere curata, può migliorare, essere sporadica, addirittura scomparire per lunghi periodi della vita. Affidarsi ai farmaci e a un percorso psicoterapeutico è sicuramente indice di voler reagire e tirarsi fuori dall'attuale condizione, e questo è molto positivo.

Per quel che riguarda lei, direi che dipende tutto dal suo grado di coinvolgimento in questa relazione: lei scrive che è iniziata da tre mesi e che si è modificata in negativo da un mese; quindi possiamo dire che sono solo due i mesi in cui avete iniziato a conoscervi. Credo che debba valutare, oltre al suo grado di coinvolgimento, anche le sue forze. Provi a immaginarsi i prossimi mesi come quello appena trascorso; se la sente di sostenere quasi da sola la relazione, mentre il suo compagno combatte contro la depressione?

Mi rendo conto che non è per niente facile prendere decisioni come queste. A volte l'amore si esprime con una forza sorprendente, a volte con minore disponibilità. Ma in questo non c'è colpa. I fattori che entrano in gioco sono moltissimi e quindi non ci sono risposte univoche. Cerchi di capire di quali risorse interiori dispone, e poi valuti. Ma serenamente, perché lei, come lui, è un essere umano.

domande e risposte

Dott.Enrico Ruggini

Psicologo, Psicoterapeuta - Firenze

  • Psicoterapia individuale e di coppia
  • Disturbi d'Ansia e dell'Umore
  • Psicoterapia di coppia E.F.T. (Emotional Focused Therapy)
  • Sessuologia clinica
  • Problemi relazionali, interpersonali e di coppia
  • Training autogeno
  • Supporto Psicologico Online
CONTATTAMI