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Dott. Giovanni Noè

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Mia madre violenta

Salve, mi chiamo Valeria e ho 35 anni. I miei genitori si sono separati da più di 8 anni e da allora mia madre è diventata intrattabile, violenta, tiranna, incapace di ascoltare le mie ragioni. In questi ultimi giorni, io e mia madre abbiamo discusso che io mangio poco (è una mia scelta, ma sto bene fisicamente e mentalmente, faccio yoga e esercizi fisici), ma lei non capisce niente che mangiare poco fa bene alla salute (non è solo per gli obesi). E lei che cosa fa? Mi minaccia di trascinarmi in ospedale solo perché mangio poco (i cibi degli ospedali sono immangiabili, senza sapore e sa di spazzatura). Io ho una gatta da prendermi in cura e non posso assolutamente lasciare da sola. Voglio denunciare mia madre per maltrattamento, violenza verbale e sequestro di persona. Deve essere allontanata immediatamente e spedita direttamente in prigione. Avere una madre tiranna è la cosa peggiore che ci sia al mondo. Non rispetta nessuna legge del codice penale (io si, invece), lei che è siciliana si comporta come se fosse la padrona dell'universo. Vuole avere sempre ragione lei anche quando ha torto. Vuole umiliarmi con minacce di morte o con violenza verbale. Purtroppo non è possibile cacciarla di casa, essendo proprietaria dell'affitto (ma paga mio fratello gemello le bollette), ma deve capire che quando i figli diventano maggiorenni, diventano indipendenti e sono liberi di fare le loro vite. Per allenare la mia mente scarico delle app di giochi per la mente, per essermi informata uso i social e siti internet. Per essermi in forma faccio yoga e esercizi fisici. Mangio poco e sto bene. Voglio solo vivere meglio lontana da mia madre, ma purtroppo non ho né soldi ne un lavoro e questo è un problema. Grazie

Gentile Valeria,

la ringrazio per aver condiviso la sua situazione, che immagino essere fonte di grande stress e sofferenza. La difficoltà di convivere con una madre che esercita comportamenti di controllo e minaccia la sua autonomia è un problema serio che può compromettere il benessere emotivo e la qualità della vita.

Il desiderio di libertà e indipendenza è assolutamente legittimo, soprattutto quando si tratta di scelte personali riguardanti la propria salute e il proprio stile di vita, come nel suo caso. Capire come gestire questo conflitto familiare e trovare un equilibrio che le consenta di vivere serenamente è importante.

Un piccolo esercizio che può iniziare a fare subito è dedicare qualche minuto al giorno a scrivere, anche solo su un diario o su un foglio, le sue emozioni e i pensieri riguardo alla situazione con sua madre, annotando anche eventuali momenti in cui si sente più forte o serena. Questo semplice passo può aiutarla a prendere consapevolezza delle sue sensazioni e a individuare risorse interne che spesso restano nascoste.

In assenza di risorse economiche o lavorative, la sensazione di impotenza può farsi ancora più intensa, ma esistono modalità e percorsi di supporto che possono aiutarla a ritrovare forza e autonomia.

Qualora lo ritenesse utile, sono a disposizione per un colloquio di consulenza online, che può rappresentare uno spazio sicuro per esplorare insieme la sua esperienza, valutare le possibili strategie di intervento e accompagnarla nel percorso verso un miglioramento della qualità della sua vita.

Resto a disposizione per ogni eventuale approfondimento.

Cordiali saluti,
Dott. Giovanni Noè – Psicologo
Riceve a Corigliano-Rossano (CS) e anche online

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