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Dott. Giovanni Noè

Psicologo

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Vorrei capire come evadere dalla pressione che ricevo ogni giorno da mia madre

Da tre anni vivo una relazione abbastanza turbolenta a causa di certi comportamenti della mia famiglia. La gelosia di essere fidanzata ha fatto scaturire in mia sorella un comportamento ostile, facendo mettere in cattiva luce il mio ragazzo agli occhi dei miei dicendo che mi trattava male. Da quel momento mia mamma trova anche in comportamenti banali del mio ragazzo, un motivo per rimproverarlo. Io ho sempre avuto litigi con lui a causa della loro invasione. Mi sento oppressa telefonicamente e non libera di vivermi la mia vita fuori regione per lavoro a scuola. Lui si trasferirà da me ma questa decisione non è giusta per mia mamma e ogni giorno mi ripeté che non è il ragazzo per me, cercando di convincermi e facendomi sentire in colpa del fatto che lui mi ha cambiato e che non sono come Prima con lei. Sono stata fin da piccola succube delle sue regole che ho sempre rispettato essendo sempre una brava e buona figlia ma adesso ho bisogno dei miei spazi e mia mamma non mi permette di farlo serenamente e a lei si aggiunge anche il parere di mia sorella che va d'amore e d'accordo con lei perché obbedisce su tutti i suoi consigli anche se è più grande di me. Ho 27 anni e vivendo sola al momento mi sento ogni giorno ansiosa per questa situazione e ho paura ad intraprendere una convivenza con lui.

Gentile Alessia,
grazie per aver condiviso con me una parte così intima e delicata della tua vita. Dalle tue parole emerge con chiarezza quanto tu ti senta stretta tra due poli opposti: da un lato il desiderio di costruire liberamente la tua relazione e la tua vita autonoma, dall’altro il peso delle aspettative, dei giudizi e dei condizionamenti familiari che ti accompagnano da sempre. È comprensibile che questa situazione ti generi ansia e paura, perché sei chiamata a prendere decisioni importanti mentre senti di non essere sostenuta da chi ti è più vicino.

Ciò che descrivi sembra riguardare non solo la tua relazione sentimentale, ma soprattutto il rapporto con tua madre e tua sorella, che appare segnato da dinamiche di controllo e senso di colpa. Non è facile per una figlia, soprattutto se cresciuta come “brava e obbediente”, riuscire a ritagliarsi i propri spazi senza sentirsi in colpa.

Un primo passo utile potrebbe essere quello di riconoscere e dare valore ai tuoi bisogni di indipendenza, senza considerarli una mancanza di amore verso la tua famiglia. Al tempo stesso, imparare a stabilire dei confini più chiari (per esempio riducendo le telefonate o scegliendo tu i momenti in cui parlare) potrebbe aiutarti a ritrovare un maggiore equilibrio interiore.

Il fatto che tu abbia deciso di raccontare questa situazione dimostra che senti la necessità di affrontarla con maggiore consapevolezza: uno spazio di supporto psicologico personale potrebbe offrirti un ambiente sicuro in cui esplorare queste dinamiche familiari, comprendere meglio le tue paure e rafforzare le tue risorse per prendere decisioni che rispecchino davvero ciò che desideri per te.

Ti incoraggio a concederti il diritto di vivere la tua età adulta con autonomia e autenticità: volersi bene significa anche imparare a proteggere i propri confini emotivi.

Se vuoi, possiamo continuare a lavorare insieme su come gestire l’ansia che provi, trovare strategie pratiche per affrontare le pressioni familiari e fare chiarezza sui tuoi desideri più autentici.

Un caro saluto

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