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Dott.ssa Giuseppina Cantarelli

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

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  • Parma
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Sono stanca di storie facili e leggere fatte solo di sesso

Sono una ragazza di 27 anni in passato ho sofferto di ossessioni pure a sfondo sessuale pornografico..tutto questo mi ha portato ad avere forti crisi d'ansia magone perenne angoscia e infine depressione..sono stata in cura per qualche mese da una psicologa molto affettuosa quasi una seconda nonna per me..lei quando l'ansia e' divenuta insostenibile mi aveva consigliato l'intervento di uno psichiatra che mi desse farmaci adeguati..il mio problema e' che ogni volta che vedevo il mio fidanzato mi sentivo in colpa..a causa delle ossessioni..la mia psicologa mi consiglio' di prendermi una pausa da lui che duro' 5 mesi..poi lo lasciai perchè sentivo che qualcosa si era rotto..come se le ossessioni avessero rotto quel nostro rapporto idiliaco..non riuscivo piu' a stare con lui..l'ansia e' vero si era placata..la sertralina aveva fatto il suo dovere..ero tornata a stare bene senza pensieri..a lungo andare inizia a dimenticarmi di prendere gli psicofarmaci..si li smisi da sola...sbagliando..poco tempo dopo mi successe sempre la stessa cosa..appena un ragazzo mi colpiva piaceva..lo allontanavo perchè sentivo di nuovo quell'ansia mordermi lo stomaco..a distanza di 3 anni..ho conosciuto l'ennesimo ragazzo che mi piace davvero..ho voglia di costruire una famiglia con equilibrio..e anche se conosco da pochissimo tempo questo ragazzo mi piacerebbe fosse lui..mi sento innamorata ma a volte l'ansia mi ofusca la mente..(a volte e come se mi desse fastidio lui..anche se in realta' mi da fastidio tutto..lo guardo e mi sento in colpa..sono arrabbiata con me stessa..mi sento una stupida lui non c'entra nulla..torna la paura e la voglia di fuggire dai sentimenti dall'amore..penso sempre che lo faro' soffrire e questo mi provoca crisi di pianto immense..non voglio fargli del male..non voglio fare del male a nessuno..spesso la mia mamma con piccole frasi..e anche mio padre..mi hanno sovraccaricato di responsabilita' fin da quando ero piccina..e giocato col mio senso di colpa..che e' quello che piu' mi provoca dolore interiore..ora ho ripreso la terapia farmacologica..sono solo al 3 giorno..spero mi faccia vedere la vita e il mio rapporto con lui in maniera piu' spensierata lo voglio solo vivere come una donna normale..di certo non voglio un rapporto “perfetto“ come in passato!!!!finalmente questo ragazzo ha dei difetti!!!quello di prima si dimostrava sempre invincibile...e di conseguenza mi sentivo piccolissima in confronto a lui..voglio essere libera di amare..senza che questo mi sconvolga!!!!non voglio piu' scappare..sono stanca di storie facili e leggere fatte solo di sesso..sono un bel casino aiutatemi perfavore.

Gentile Debora,

scorgo dietro le sue parole, una grande sofferenza. Le ossessioni, le ansie, le angoscie che l'hanno accompagnata negli anni, sembrano avere ancora un grande spazio nella sua vita. Desideri e pensieri ossessivi riferiti al sesso, possono nascondere ben altri significati che non quelli legati al piacere che nel suo caso, è peraltro stato vissuto ed è ancora vissuto come "piacere-angoscia" cioè, accompagnato da un tale carico di sensi di colpa e di immotivata indegnità, da provocare la decisione di interrompere una relazione amorosa  soddisfacente e da inanellare una serie di rapporti a sfondo eminentemente sessuale.  E' evidente come dietro la varia sintomatologia che descrive, si nasconda una forma depressiva e con molta probabilità una nevrosi ,che null'altro significa  se non, l'essere portatori di un eccessivo carico di conflittualità tra le pulsioni inconsce e le pressioni della coscienza morale.  Il farmaco che Lei ha assunto  e che le ha procurato sollievo, conferma da un lato che la  assunzione della sostanza cui fa riferimento (la sertralina) ha alleviato i sintomi di cui è portatrice, e dall'altra che non ha di fatto risolto o realmente diminuito l'entità e la qualità della sua problematica. Accenna ad una infanzia che ricorda con disappunto per l'eccessivo carico di responsabilità che i suoi genitori le hanno imposto. Ebbene, questo aspetto andrebbe indagato con cura, poichè potrebbe avere avuto una forte influenza sul suo attuale stato d'animo. Non vedo perchè dovrebbe fuggire da una nuova relazione appagante e forse più matura rispetto alle precedenti. Ciò da cui non dovrebbe più fuggire è dal confronto con se stessa , dalla relazione amorosa con se stessa , condizione che pare oggi ancora un pò instabile e difficile. Il grande C.G. Jung, diceva che la  depressione,è una signora in nero e quando appare non bisogna scacciarla ma invitarla alla nostra tavola per ascoltare cosa ci dice.

Un cordialissimo saluto

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