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Dott.ssa Giuseppina Cantarelli

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

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Dott.ssa Giuseppina Cantarelli

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

  • Parma
  • consulenza online

Senso di colpa e tristezza continua , cosa mi sta succedendo ?

Buongiorno a tutti
Sono una ragazza di 26 anni. Sono una persona molto severa con se stessa, che pretende tanto da se. Sono sempre stata cresciuta con diversi valori la correttezza, la sincerità, il senso della famiglia.
Prima dei 18 anni ho conosciuto e mi sono messa insieme ad una persona di cui ancora oggi sono innamorata follemente. Sin dall'inizio è stata una storia particolare. Lui non si è voluto subito mostrare come interessato ad una storia seria. Ho scoperto che eravamo una coppia quando dopo 3 mesi ho chiesto io cosa fossimo e lui meravigliato "beh stiamo insieme " . Per tutti questi anni spesso le sue priorità erano il suo hobby e gli amici , io spesso cadevo in secondo piano. Non mi ha mai voluta coinvolgere del tutto nella sua vita privata. Esempio: alcuni suoi amici soprattutto amiche non so neanche chi sono, le conosco solo per nome. In passato è uscito da solo con una sua amica di cui non conosco identità. Spesso quando usciva con gli amici lo scoprivo dopo giorni e non voleva mai dire come fosse andata la serata (anche se non si faceva niente di male)
Non è mai voluto venire alle mie feste di compleanno o quando lo invitato a venirmi a vedere danzare ha sempre rifiutato perché a detta sua "non lo interessava ". Nel weekend ci siamo sempre visti la sera perché lui doveva dormire oppure coltivare il suo hobby che richiedeva allenamento e denaro (tutte motivazioni datemi da lui in persona). Non andavamo mai in piscina o al mare in estate, nonostante lui lavorasse e vivesse ancora in casa e quindi problemi di soldi non ne aveva. Dovevo accettare ogni suo punto di vista, perché lui la pensava cosi e basta. Mi sono plasmata e adattata in tutti i modi cercando di andargli incontro, perché lo amo e una relazione è fatta anche di compromessi. Ho plasmato e cercato di vedere anche il suo punto di vista sul tema amicizia tra uomo e donna, cosa per lui sempre e comunque possibile. Ho cercato di accettare che lui avesse contatti sui social (e forse anche fuori non lo so ) con ex fidanzate, perché non si erano lasciati male e anche se questo andava contro il mio modo di vedere le cose l'ho voluto accettare e cercare di capire. Ho rinunciato a stare fuori sede e facevo avanti e indietro in treno dall'Università perché a lui l'idea di vederci una volta a settimana non piaceva. Spesso ci sono state situazioni ambigue con delle amiche/ragazze che a primo impatto da vedere/capire potrebbero far pensare male, nonostante non ci fossero mai state prove al 100% del contrario io ho sempre creduto alle sue spiegazioni e mi sono sempre fidata.
Ecc ecc ci sarebbero mille episodi da raccontare.
Alla fine l'anno scorso la situazione è degenerata: i miei genitori si sono trasferiti per la pensione a 1000km di distanza da me, io neolaureata senza alcun risparmio e con il mio primo lavoro iniziato 1 mese dopo essermi laureata ho preso i miei cartoni e sono andata a vivere da mio zio in attesa di trovare casa. Lui mi ha voluta seguire nella ricerca di una casa, dopo aver trovato casa non voleva che tenessi il mio gatto con noi, perché lui non era abituato ad avere animali. Dopo 1 mese ho portato il gatto da mio zio, poiche sembrava non esserci soluzionr. Ci sono anche qui stati una serie di episodi brutti e litigi continui. Io ormai vivevo la mia vita creandomi hobby e passatempi per occupare i vuoti. Gli anni prima molti vuoti di coppia li colmavano i miei genitori, portandomi con se a fare gite fuori porta ecc. Poi dopo essersi trasferiti cosi lontano ho perso l'effetto placebo e le persone che colmavano questo vuoto.
In autunno non ho più retto questa infelicità e questa situazione che andava avanti da più di 5 anni, in più durante i primi mesi senza i miei genitori quando chiedevo conforto e aiuto anche solo di uscire al pomeriggio insieme la risposta era che doveva riposare o allenarsi. ci siamo lasciati ma vivevamo ancora nella stessa casa perche la disdetta era di 6 mesi. Lui ha iniziato dall'oggi al domani a rimboccarsi le maniche ad essere attento e presente. Per me che ero piena di rabbia e delusione era solo ancora più spiacevole mi sentivo presa in giro, per ottenere un pò di normalità ho dovuto lasciarlo? Avevo solo un grande vuoto dentro e tanta confusione in testa. In quel periodo mi sono isolata ancora di più. I miei erano distanti e mi aggredivano spesso per le mie scelte sentimentali sbagliate. In quel periodo mi sono avvicinata molto ad un ragazzo con una storia sentimentale simile ci sostenevano e capivamo e avevamo alcuni interessi in comune. Ci siamo baciati e altro. 

Io ho deciso più avanti di confessare questa cosa al mio ex ragazzo ancora in casa con me perché mi sentivo in colpa. lui giustamente è andato su tutte le furie e mi ha dipinta come la traditrice che ero. Ha voluto sapere tutto e io ho raccontato tutto spiegando che era stato un momento di confusione che mi ero sentita capita e coccolata da qualcuno dopo tanto tempo anche se era solo in apparenza un capirmi ecc però in quel momento mi sentivo tanto sola e incompresa da tutti e ho sbagliato.
Ho sbagliato solo con questa persona, in quel periodo nonostante non stessimo più insieme mi erano arrivate diversi inviti ad uscire ecc ma li ho sempre rifiutati e ho sempre spiegato che avrei potuto solo offrire amicizia e 2 chiacchiere nulla di più. Sono passati i mesi e abbiamo cercato e stiamo cercando di ricostruire partendo da 0 completamente. Io non mi sono ancora riuscita a perdonare, mi odio molto, spesso ho alti e bassi alti euforici e sereni poi all'improvviso dei bassi pazzeschi in cui piango molto, non riesco a mangiare e mi detesto profondamente.
Ci amiamo molto e cerchiamo di far squadra di parlare di più di ascoltarci di più e nonostante alcune cose lui le sbagli ancora è cambiato molto, dimostrando forza di volontà e maturità. Anche io ho e sto cercando di lavorare su me stessa perché le crisi sono colpa di 2 persone, la colpa non è mai solo di una persona. Ho cercato di maturare di essere meno esigente verso di me e verso gli altri. Sto cercando anche di godermi tutto ciò che ho e non guardare a quello che non ho. Sto cercando di accettare che i miei si siano trasferiti e di dover crescere e cavarmela da sola. Non sempre ci riesco perché da quando ho sbagliato fatico anche solo a ridere e parlare e chiacchiera con amici maschi se mi scrive un mio amico con cui siamo davvero sempre stati solo amici mai usciti da soli nati nulla. Io inizio a farmi dei sensi di colpa inizio a farmi delle paranoie assurde, iniziò a rileggere messaggi whatsapp qualsiasi cosa in cerca di un qualche altro errore magari commesso senza accorgermene (gli errori non li fai senza che te ne accorgi , per cui questa è la dimostrazione che sono castelli in aria e pare mie ) continuò poi a rimuginare e rimuginare finché il senso d colpa non mi sovrasta . mi rendo conto mentre mi succede che non ha senso e che è follia che non ha un filo logico ma sono come accecata da questo senso d colpa e odio verso di me. Sono alla continua ricerca di un motivo per giustificare quel senso d colpa per quel singolo errore , quel unico tradimento commesso e che non mi sono perdonata . non ho perdonato me stessa e cerco di continuo di mettermi in croce cercando altri motivi . mi sento in colpa a parlare e scherzare con amici maschi , ho il terrore che lui possa infastidirsi anche solo per uno scambio di battute amichevole solo perché è venuta a mancare la fiducia perche ho rovinato tutto. Mi isolo quando ho questi momenti, divento asociale e parlarne con lui mi imbarazza molto perché è talmente assurdo che temo lui possa pensare male di me che io abbia qualcosa da nascondere, anche se cosi non è. Ne ho parlato con i miei genitori con amiche e amici tutti mi dicono che non va bene e non ha senso stare cosi. Oltre a questo fatico ancora ad elaborare il trasferimento dei miei genitori, fatico a staccarmi da loro. Fatico a volermi bene quando ho questi bassi e mi sento inadatta e come la ragazza peggiore del mondo. Inoltre a 11 anni ci siamo trasferiti dalla Germania in Italia e anche questo senso di non adattamento di estraneità me lo porto spesso con me. Quando sto bene e sono equilibrata sono molto socievole , solare una persona intraprendente, scherzosa , una persona aperta ad ascoltare le opinioni altrui e cercare anche di capirle . ho paura a lasciarmi andare, ad essere felice , perché dopo tutte queste peripezie temo che dietro l'angolo ci sia una brutta sorpresa o una delusione e che tutti questi sforzi saranno stati vani. Io so 3 cose
Ho bisogno di aiuto perché da sola non ce la faccio, amo il mio partner veramente e nonostante tutto sento sia lui il mio compagno di vita perché siamo cresciuti insieme e abbiamo imparato a camminare insieme mano nella mano nonostante tutto, voglio essere felice con me stessa e la mia vita pregi e difetti. Non so se si tratti di depressione o cosa mi stia succedendo, so solo che mi serve aiuto perché da sola o con metodi casalinghi il problema sussiste.

Grazie a tutti

Cara Vanessa,

nella sua lunga missiva, si evidenziano alcuni aspetti importanti e rivelatori del suo  vissuto e della sua personalità, che è possibile influiscano sulle sue scelte , sul suo stato d'animo e sul livello di piacere con cui conduce la sua vita. L'educazione ai valori e al rispetto delle regole del vivere, pare abbiano l'abbiano influenzata in modo esagerato, tanto da farle dimenticare la prima persona alla quale deve rispetto e comprensione , ossia, lei stessa.Vorrei che riflettesse su ciò che afferma , cioè di amare follemente qualcuno che per molto tempo l'ha soltanto degnata della sua presenza , mettendo sopra ogni altra cosa i propri bisogni e capricci. Qualcuno dunque che la considera come lei  considera se stessa ;persona da poco, tenuta a sentirsi in colpa a poco più di vent'anni per aver voluto giustamente compensare gravi mancanze d'attenzione e necessarie dimostrazioni  d'affetto. Avrete forse camminato  insieme ma sembrerebbe, lei sia stata sempre un passo indietro. Il suo malessere credo sia dettato da una parte della sua psiche - quella più profonda , sana e ordinatrice dell'intero suo mondo interiore- che con molta probabilità comincia a inviare segnali di stanchezza e di intolleranza , attraverso le oscillazioni d'umore di cui si sente vittima. Sarebbe veramente auspicabile , intraprendesse un percorso di indagine psicologica, per comprendere meglio ciò che muove in profondità e, per apprendere in primo luogo ad essere molto più indulgente con le sue sanissime necessità.

Un cordiale saluto  

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