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Dott.ssa Gloria Baisini

Psicologa

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  • Darfo Boario Terme
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Il mio ragazzo per anni ha fatto uso di cocaina

Buongiorno, sono la compagna di una ragazzo che per anni ha fatto uso di cocaina. Lo frequento da 1 anno e ho scoperto questo suo "vizio" dopo tre mesi. Non sono una persona che era già immessa in queste situazioni, non ho mai fumato, bevuto, e quindi mi riesce difficile comprendere come si possa dipendere da certe sostanze. Ciò premesso vorrei essere aiutata a capire cosa succede nella mente di tali persone. Mi spiego meglio, dopo le prime due "ricadute", se così si possono chiamare, ho iniziato a leggere, ricercare, informarmi... Non ho trovato nulla, ma perfettamente nulla che si possa equiparare al mio compagno. Lui nn ha il minimo disturbo, non soffre di depressione, ha perso il padre in età molto giovane, ha frequentato poi luoghi di "perdizione" dalla quale ha ricavato solo questa tragedia. E' tutto molto strano, le volte in cui è capitato, in un anno 6 volte a distanza di due/tre mesi, nei quali mesi l'ho sottoposto settimanalmente ad analisi quantitative, sino ad arrivare a 0, se devo dire ke si è opposto, no mai, qualunque cosa gli abbia chiesto x "venirne fuori" lo ha sempre fatto, anche seguire un centro x tossicodipendenze... ma ciò ke da quest'ultimo ne è venuto fuori è la netta differenza di quelli ke frequentano questo centro e lui. Sicuramente hanno in comune una dipendenza, ma è il genere di "persona" che non ha nulla a che vedere con lui. Mi ritrovo qui a scrivervi x capire in cosa posso ancora essergli d'aiuto, lui, la sua famiglia mi ripetono che la mia presenza in questo anno lo hanno migliorato, sono riuscita a farlo "maturare" e capire un pò il senso reale della vita. Chissà sarà vero, non lo so, ma ciò che so è che il mio compagno è una bellissima persona, una persona dalla quale mai ci si aspetterebbe una cosa del genere, non beve, fuma sigarette... forse anche troppe, ma abbiamo pensato di sostituirle con quella elettronica e a quanto pare stia funzionando, non è aggressivo, non è autoritario, è molto altruista, gran lavoratore, sempre disponibile. Per questo io nn trovo assolutamente congiunzione su quanto leggo e quanto è nella "mia" realtà. Quando è capitata "l'occasione" è come se io lo sentissi, dal buongiorno del mattino... è come se in lui avvenisse una sorta di cambiamento, come se si preparasse a doversi poi scusare x quanto commetterà la sera. E' più gentile del normale, più educato, più lineare, tutto molto normale sino all'attimo in cui arriva la bugia del semmai... "sto andando a fare un servizio..." di lì poi l'assenza x qualke ora, poi il msg alle tre di notte.... SCUSAMI. Questa è la mia storia... aiutatemi a capire cosa avviene in quella testolina, e se davvero io nel mio piccolo posso davvero essergli d'aiuto. Infinitamente grazie P.
Buongiorno Paola, la realtà con cui si sta scontrando non è sicuramente facile e posso comprendere la sua ansia e la sua apprensione. Quel cambio di personalità che lei descrive non è così strano, poichè segnala lo stato d'animo che il suo compagno sta vivendo quando tenta di nascondere la sua debolezza. Accade molto di frequente che persone che abusano di sostanze cerchino di coprire il loro vizio con un atteggiamento eccessivamente da "bravo ragazzo". Spesso si ha la concezione del "tossicodipendente" come una persona violenta, sbagliata, pericolosa, finita e inutile. Questi sono pregiudizi sociali da cui è bene uscire. Chi fa uso di sostanze spesso non fa solo quello, soprattutto nel caso di sostanze stupefacenti stimolanti, come può essere la cocaina, che, anzichè renderci più assopiti, aumenta il livello delle nostre prestazioni sociali. Da qui può capire come sia difficile rinunciarvi, poichè chi si è abituato a usarla per esempio sul lavoro, o ne contatto con le altre persone, la può ritenere indispensabile per la buona riuscita di ciò che deve fare, oltre che come antidepressivo. Credo che quello che lei stia facendo per il suo compagno sia moltissimo, il fatto di stargli vicino e di considerarlo come una persona buona, capace e credere in lui sicuramente lo potranno aiutare. Per uscire definitivamente dalla sua condizione, tuttavia, è necessario che lui avvii una sorta di riconsiderazione di se stesso, in modo che inizi a vedersi come una persona nuova, diversa, che cambi abitudini. In questo modo il ruolo della cocaina nella sua vita potrebbe iniziare a diventare sempre meno importante e, a poco a poco, andare a scemare. Le suggerisco di provare a mandare il suo ragazzo in terapia da uno psicologo, penso che lei abbia un ottimo ascendente su di lui e potrà convincerlo a farlo. Da sola non può prendersi carico di tutto, non lo chieda a se stessa, mentre con l'aiuto di uno psicologo sarà più facile aiutarlo a diventare una persona nuova. Spero di esserle stata d'aiuto, in bocca al lupo!
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Dott.ssaGloria Baisini

Psicologa - Brescia

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