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Dott.ssa Gloria Baisini

Psicologa

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  • Darfo Boario Terme
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Ragazzo di 15 anni ha compiuto nel corso degli anni diversi furti

Salve, sono l'insegnante di un ragazzo di 15 anni. E' stato ritirato dalla scuola a causa del suo comportamento in classe adesso sta seguendo con me, da solo, delle lezioni il pomeriggio a scuola per prepararsi all'esame di terza media(io non faccio parte del suo corpo insegante, sono stata chiamata appositamente per seguirlo). Durante queste lezioni mi ha raccontato che ha compiuto nel corso degli anni diversi furti, a scuola e fuori, con i quali si mantiene. Ruba cellulari e portafogli, biciclette, è persino entrato in una casa. Non mi sembra intenzionato a smettere con questo comportamento. Mi ha detto che la madre ne è al corrente e che tollera questa cosa, mentre il padre (i due sono separati) non ne sa nulla. So che alla madre in passato è stato consigliato di portarlo da uno psicologo ma lei non vuole. E' molto fiero di riuscire a mantenersi da solo e di farla sempre franca. Io sono molto preoccupata e non ho idea di quale possa essere l'atteggiamento migliore da prendere con lui. Per adesso l'ho semplicemente ascoltato cercando di non prendere un atteggiamento autoritario/giudicante ma non so se questa è la cosa migliore. Cosa mi consigliate di fare? In che modo dovrei parlargli?
Cara Azzurra, quella che lei descrive è sicuramente una situazione molto delicata, in cui è difficile intervenire a causa soprattutto dell'atteggiamento della madre del ragazzo. Forse varrebbe la pena provare a coinvolgere il padre, per lo meno informandolo della situazione. Inoltre non parla del vissuto familiare precedente a cui questo ragazzino è stato sottoposto, che sicuramente può essere stato determinante nel formare un certo tipo di modalità di azione. La sua psicopatia può essere infatti dovuta, oltre che ad una predisposizione genetica, anche a situazioni familiari, che lo spingono verso questa direzione. Il mio consiglio è prima di tutto quello di ascoltare questo ragazzo, cercare di capire i reali motivi che lo spingono a vivere in questo modo, interagire con lui e mostrarsi forti nel fornirgli un modello che segua le regole sociali, anzichè trasgredirle, e che lo metta di fronte ai rischi che con il suo comportamento può incontrare. Non resti delusa o scandalizzata se si renderà conto che questo ragazzo non prova alcun senso di colpa, purtroppo esistono anche persone prive di morale anche se è difficile poterlo accettare. Se invece riconosce un qualche segnale di smarrimento, di cedimento o di colpa faccia leva su quello e provi a suggerire al ragazzo, rispettando i suoi tempi, la possibilità di rivolgersi a qualcuno per uscire da questo circolo vizioso, magari coinvolgendo appunto il padre in tutto questo. Oppure laddove riconosca un terreno familiare difficile può segnalare la situazione ai servizi sociali. Complimenti per il suo lavoro e per il suo genuino interessamento al caso. Spero di esserle stata d'aiuto.
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Dott.ssaGloria Baisini

Psicologa - Brescia

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