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Dott.ssa Gloria Baisini

Psicologa

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Mi interessa sapere se in qualche modo il disturbo evitante di personalità è correlato a quello narcisistico

Salve, mi interessa sapere se in qualche modo il disturbo evitante di personalità è correlato a quello narcisistico, cioè se esistono degli aspetti comuni tra i due disturbi di personalità. Riguardo al disturbo evitante di personalità, è molto probabile che una persona vittima di umiliazioni da parte di un genitore possa poi sviluppare questo atteggiamento evitante nei confronti degli altri, una volta adulto? E quanto potrebbe essere invalidante anche sull'aspetto lavorativo, visto che colpisce la sfera relazionale? E come è possibile avvicinarsi ad una personalità evitante, dal momento che è molto difficile rassicurarlo per via del suo carattere diffidente e sospettoso? Grazie per le vostre eventuali risposte ai miei quesiti.
Cara Elisa, il disturbo evitante di personalità può considerarsi il livello più evoluto del disturbo narcisistico, quindi sì, sicuramente hanno molto in comune! Proprio a causa dei problemi relazionali che esso comporta sicuramente tutte le sfere sociali della persona sono colpite, anche il lavoro se comporta il contatto con le persone, oppure i semplici rapporti con i colleghi possono essere penalizzati. I disturbi di personalità, oltre che da predisposizioni individuali, nascono da modalità relazionali patologiche a cui l'individuo è esposto durante la crescita: tutti noi interiorizziamo dei modelli di funzionamento e di modalità relazionali che poi tendiamo a mettere nuovamente in atto, perchè essi costituiscono la nostra realtà, il nostro mondo, ciò che noi conosciamo e che tendiamo a riprodurre. Per avvicinarsi ad una persona evitante è necessario adottare sicuramente un comportamento comprensivo, sincero, volto all'ascolto e il meno giudicante possibile, così da rassicurare la persona e limitare le sue paure riguardo alla possibilità di essere svergognato o umiliato dagli altri. Tollerare le sue manifestazioni di ansia sociale e di fuga dalle situazioni è un altro buon comportamento, anche se questo tipo di disturbo risulta essere un pò fastidioso per gli altri, quindi non sempre facile da gestire. Se conosce personalmente questa persona perchè non prova a conquistarsi la sua fiducia e poi suggerirle di recarsi da uno psicologo? Potrebbe trovarne giovamento, anche perchè la sfera sociale a lungo andare potrebbe rischiare di venire meno, portando la persona ad una condizione di vero e proprio isolamento. Spero di esserle stata d'aiuto!
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Dott.ssaGloria Baisini

Psicologa - Brescia

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