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Dott.ssa Gloria Baisini

Psicologa

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  • Darfo Boario Terme
  • consulenza online

Come posso fare per mediare tra mia figlia e mio marito

Sono mamma di una adolescente di 14 anni che sta iniziando a dare i segni di ribellione. Lei è una ragazza molto aperta con me nel senso che mi racconta molte cose di se e di ciò che sta vivendo e per questo sono molto contenta, penso sia anche perchè io ho un comportamento con lei si autorevole ma anche un po amichevole. Ma i problemi non mancano perchè non tollero quando mi risponde in maniera maleducata e aggressiva. A volte per un niente arriviamo anche alle mani, nel senso che io perdo la pasienza e magari le mollo un ceffone ma lei si difende e magari mi tira dei calci e la situazione precipita perchè a quel punto interviene il padre e ovviamente la mette in castigo. Premetto che noi siamo una famiglia unita, tra marito e moglie ci vogliamo un mondo di bene, siamo sposati da 22 anni e siamo sempre più in sintonia. Però mentre a me passa abbastanza presto l'arrabiatura a lui le rimane per molto tempo e con lei ha un atteggiamento sempre più rigoroso. Vi faccio un esempio, dieci giorni fa mia figlia mi ha risposto male abbiamo litigato di brutto per "cosa mi metto?" "questo non mi piace" (una maglia comprata da poco e messa una sola volta), "quello non mi va", "con questo mi sento ridicola" ecc.ecc. Io mi arrabio perchè ha l'armadio pieno di vestiti scelti da lei e dopo che le ha messi una volta già non le piacciono più. Parlo molto con lei e le spiego che non abbiamo i soldi da buttare dalla finestra, e poi lei è una bella ragazza e tutto le sta bene!. Altro motivo di litiggio è quando la sento dire che è orribile! Ma vi pare che una madre deve sentire dire queste cose da una figlia tra l'altro molto carina: magra, alta, capelli scuri, occhi profondi e naso all'in su. E' una ragazza che ha personalità ma ultimamente ha dei problemi di accettazione di se perchè ha dei compagni a scuola che le dicono cose negative tutti i giorni. Piange quando le dicono che ha il naso grande e che è molto appiccicosa con le compagne solo perchè dimostra affetto abbracciandole spesso. Io le dico che non sono degne di lei che è così affettuosa ma lei insiste nel frequentarle. Nel rapporto con i genitori si lamenta perchè noi le proibiamo ancora di iscriversi a facebook perchè ci sembra un mondo pericoloso per una adolescente ma il problema è che tutte le sue coetanee lo fanno già e quindi lei si ribella dicendo che noi non abbiamo fiducia in lei nonostante le abbiamo spiegato che noi ci fidiamo di lei ma non del mondo che gira in torno ai social network. Poi inizia a chiedere di uscire la sera, dalle 9,30 alle 11,30 per andare in Piazza con le amiche. Qualche volta l'ho fatta andare, portandola io e andandola a riprendere ma suo padre non vuole. Anche a me un po disturba farla uscire di sera ma capisco anche che dal suo punto di vista vedersi proibire anche questo si sente meno degli altri, e quindi io acconsentirei ma mio marito è proprio deciso e non vuole. Ovviamente quando lui dice no io non posso dire di si altrimenti lei avrà una confusione in testa su qual'è la cosa giusta e qual'è la sbagliata visto che i suoi due punti di riferimento più importanti non concordano. Vorrei far capire a mio marito che durante il periodo della adolescenza qualche si va concesso altrimenti la nostra vita diventa un inferno e non si vive più serenamente perchè lei non accetta i "no" anche se motivati. Come posso fare per mediare tra mia figlia e mio marito? E poi io sbaglio nel mio comportamento? Aiutatemi per favore. Grazie Franca
Carissima Franca, la situazione che descrivi è un copione che si ritrova spesso nelle famiglie che vivono l'adolescenza dei propri figli. Il fatto che la tua manifesti sbalzi d'umore e crisi di autostima nell'accettazione di sè e della propria immagine è del tutto normale. Il cambiamento che la sta conducendo dall'essere bambina all'essere adulta, in un corpo in continuo mutamento non è cosa facile da affrontare per lei. Inoltre anche i bisogni di maggiore autonomia e la ricerca dei propri spazi con le amiche non sono da vedersi come qualcosa di negativo, ma piuttosto come una normale ricerca di sè e della propria identità. Questo comporta anche delusioni, a volte, nei rapporti sociali, ma è giusto che in una certa misura i nostri figli possano sbagliare, possano sentirsi liberi di provare e fare delle scelte che poi possano rivedere in futuro. Tenerli sotto ad una campana di vetro non è la strada giusta. Piuttosto lo è cercare, come tu stessa suggerisci, un giusto compromesso nelle concessioni, tollerando le proteste e gli scontri. Siete tu e tuo marito gli adulti, non dimenticatevelo mai. Questo ti servirà nei momenti in cui dovrai tollerare le aggressioni verbali di tua figlia e continuare a mostrarti forte nell'offrirle un punto di riferimento costante. So che può sembrare frustrante, ma è esattamente questo di cui l'adolescente a bisogno: un sistema di regole e valori contro cui scontrarsi per interiorizzare dentro di sè ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Perciò credo che tu e tuo marito stiate facendo un buon lavoro restando uniti, allo stesso tempo però prova a parlare con lui della possibilità di essere più morbidi rispetto alle uscite e ai bisogni di socializzazione della ragazza. Per esempio si potrebbe pensare di concederle qualche uscita ma farla rientrare prima, per esempio alle 10.30 anzichè alle 11.30. Se le trasmetterete il concetto di giusto e sbagliato non c'è da temere rispetto al lasciarla libera di uscire e gestirsi da sola, farà la scelta giusta!E il mettersi le mani addosso forse indica che state oltrepassando il limite, forse tu per prima arrivando a dare lo schiaffo. Prova a non farlo, prova a sopportare tu per prima la delusione del litigio, vedrai che questi episodi finiranno presto. In bocca al lupo!
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Dott.ssaGloria Baisini

Psicologa - Brescia

  • Ipnosi
  • Affettivita', difficoltà relazionali e familiari
  • Consulente in ambito psicologico educativo
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