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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

  • Lecce

Conflitti con pre adolescente prossimo agli esami di terza media

Salve, sono una mamma molto preoccupata per come mia figlia, di 13 anni, si sia disinteressata allo studio , dal secondo quadrimestre in poi, e la sua quasi totale occupazione sia stare con lo smartphone o con il pc. Le sto provando tutte per incentivarla a fare questo sforzo finale, ma gli esiti sono di tensione familiare, sue risposte strafottenti, ed inevitabili conflitti tra me e mio marito e noi e la ragazzina.
Darle punizioni, privandola di questi mezzi elettronici, non l'ho trovata quasi mai una soluzione.
Ho provato ad ascoltare le sue ragioni, ma , oltre che essere disturbata dalla mia vicinanza, adduce spiegazioni del tipo che "a nessun ragazzo/a piace studiare"...
Ho provato a darle delle scadenze, prendendo accordi con stretta di mano...inutili anche quelle.
Mi pare che nulla funzioni. Lei mi dice di fidarmi, ma vedendo come gestisce le interrogazioni e preparazioni alle verifiche, c'è poco da star sereni! Si immerge in uno studio forsennato e confuso e le conseguenze sono quelle di grande approssimazione ed insoddisfazione.
Eppure, la serenità di aver fatto un buon lavoro gli anni passati , l'ha provata, l'abbiamo provata tutti ed è stato cosi bello. Possibile che non distingua le due situazioni?
Chiunque legga il mio sfogo, può, per cortesia, darmi qualche dritta sul da farsi, se sia possibile fornire alla ragazzina il giusto sostegno, smettendo di farle esortazioni a vuoto?
Grazie infinite
Milena

Buongiorno Milena,

il mestiere dei genitori è difficile. Ancor di più con i figli adolescenti.

Da questo momento in poi, infatti, hanno inizio tantissimi cambiamenti per sua figlia.

Lei ci parla del cambiamento di atteggiamento di sua figlia nei confronti dello studio. La ragazzina ora lo affronta in modo forsennato e confuso. Tale approccio forse rispecchia ciò che le sta capitando all’interno della sua intimità, “luogo” in cui si affacciano bisogni, tensioni, paure e desideri nuovi, confusi, caotici  e che cercano una qualche forma di organizzazione.

Sicuramente voi genitori siete interessati al fatto che la ragazzina affronti la tappa finale delle scuole medie al meglio delle sue possibilità. Al contempo però lo studio per un figlio non è tutto, almeno quando questo ancora è visto come elemento “estraneo” alla propria vita e non ha ancora uno scopo ben definito.

Sua figlia sta al pc e al telefono… che cosa fa sul pc, quali mondi esplora? Voi ne sapete qualcosa di cosa fa? parlate insieme a lei di quello che le interessa?

È importante riuscire a intessere un dialogo con vostra figlia la quale, come tutti gli adolescenti, inizia a “sentire” dentro di sé spazi interni che si vogliono ampliare, bisogni che prima non c’erano e che ora invece si affacciano, premono e cercano una destinazione. Questi bisogni vanno intercettati con sguardi luminosi e aperti, orecchie attente per una comunicazione semplice e sincera.

Il telefono e il computer sono strumenti che oggi sicuramente non possono essere esclusi dalla vita di un individuo, ma è importante anche vigilare con attenzione  sull’uso che ne viene fatto. I pericoli sul mondo della rete possono essere diversi. E per questa ragione il dialogo con vostra figlia non deve mancare.

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Rapporto educativo e rapporto relazionale sono entrambi importanti.

Ciò che in apparenza per voi genitori può essere motivo di disputa con vostra figlia, in realtà vi offre l’occasione di costruire un dialogo con lei e di arricchirlo di riflessioni e di scambi .

Sua figlia dà risposte strafottenti? Allora domandate: cosa ti piace invece? Cosa ti  interessa? 

I ragazzi, come tutti, amano raccontarsi. Ma soprattutto avvertono il bisogno che qualcuno mostri sincero interesse nei  confronti di ciò che loro provano. Non amano che si dica loro solo ciò che devono fare e/o  ci si aspetta da loro.  

 

Milena, da questo momento la vostra vita familiare diventerà più ricca sotto tanti punti di vista e nello stesso tempo anche più impegnativa per voi tutti.

Si stanno iniziando a compiere all’interno della vostra storia familiare due grandi trasformazioni.

La prima trasformazione riguarda l’identità di vostra figlia con tutto ciò che ne consegue:  la scoperta di una nuova immagine corporea, la ricerca di una sua definizione di sé, la ricerca e il bisogno di rapporti con altri, il sentire dell’affacciarsi di nuovi pensieri, bisogni e desideri lanciati al futuro in un presente caotico e incerto (a causa di tanti cambiamenti in contemporanea).

La seconda trasformazione riguarda la coppia e l’identità di voi genitori che non ritrovate dinanzi a voi la stessa figlia, cioè la bambina.  La sua crescita vi induce a dovervi  interrogare sulle motivazioni che in origine vi spinsero come coppia a “mettere su famiglia” e quindi anche sui bisogni emotivi e sociali che in qualche modo avete inteso soddisfare creandola.

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Infine un altro aspetto che mi sembra interessante, di ciò che descrive nella sua lettera , è la tensione e  il conflitto che il cambiamento di vostra figlia sta creando tra voi coniugi.

Questa conflittualità tra voi adulti vi deve fare aprire bene gli occhi sul ruolo che entrambi giocate nella crescita di vostra figlia.

Lo sviluppo di vostra figlia sta facendo emergere le vostre differenti visioni sui metodi educativi e modalità relazionali con vostra figlia. Tali differenze hanno bisogno di essere discusse e ridefinite in modo complice e condiviso. Poiché vostra figlia vi vede, vi osserva e per lei siete un faro importante di riferimento.

Il non essere in sintonia tra voi è un segnale che vi deve indurre a fermarvi a riflettere e a confrontarvi in modo amorevolmente costruttivo.

 

Alla luce di  tutte queste ricche e impegnative ragioni... vi auguro il proseguo di un amorevole cammino!

 

Cordiali saluti

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Dott.ssaMaria Greco

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