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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

  • Lecce

Ragazzi difficili come aiutarli?

Buongiorno! Sono la zia di un ragazzo difficile......mio nipote è sempre stato un ragazzo tranquillo, bravo a scuola, con interessi sportivi, anche se di carattere è sempre stato pacato, ma introverso. Arrivato al quarto superiore ha iniziato a vacillare a scuola ed a non coltivare più i suoi interessi, fino a che ha iniziato a fare piccoli danni.....es è tornato con il motorino distrutto e non abbiamo mai saputo cosa sia successo.

Al quinto superiore è stato arrestato per spaccio, abbiamo cercato di aiutarlo portandolo da uno psicologo, ma poi non è voluto più andare.

Ad oggi è un ragazzo dalla doppia personalità......nella vita quotidiana è un ragazzo dalla faccia pulita, pacato, calmo e un gran lavoratore, nelle cene di famiglia è tranquillo, a volte viene a casa mia a giocare con i miei figli alla play station, poi quando esce con i suoi amici si trasforma, si ubriaca, fa uso di stupefacenti.

Pochi giorni fa la mamma lo ha visto con l'addome pieno di scritte, gli ha chiesto spiegazioni e lui è diventato aggressivo, tant'è che la mamma si è chiusa in camera. Non sappiamo come aiutarlo, vorremmo portarlo a fare una terapia psicologica, ma lui si rifiuta. Ma è mai possibile che in italia non si trova un modo di aiutare un ragazzo se è maggiorenne? Mi sono rivolta a tantissimi centri, psicologi, psicoterapeuti, carabinieri ed assistenti sociali e la risposta è sempre stata la stessa......se non è lui a volere l'aiuto, lei non può fare nulla. Aiutatemi a capire quale sia la strada migliore da seguire. Grazie

Buongiorno Valentina, comprendo la sua preoccupazione per suo nipote.

Non mi è chiaro perché sia lei a essersi rivolta a tutte le figure istituzionali che ha elencato e non i genitori di questo ragazzo. Sicuramente i genitori avranno dei problemi con il figlio e quindi sarebbero loro compito chiedere un aiuto, in primis. Tanto più se il ragazzo si rifiuta. In questo caso il supporto psicologico potrebbe essere di grande aiuto proprio a coloro che hanno a che fare con il ragazzo tutti i giorni (e che vive con loro) per trovare modalità relazionali ed educative adeguate a gestire una situazione problematica. Lei, come zia, è un supporto esterno al nucleo ed è compito dei genitori occuparsene e prendersene la responsabilità. Loro possono ricevere l'aiuto necessario.

Cordiali saluti

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Dott.ssaMaria Greco

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