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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

  • Lecce

Perché rifiuto i rapporti sociali?

Ciao, io ho 25 anni e ho un po' di difficoltà nell'avere relazioni sociali. Sono a disagio con gente che non conosco, parlo poco, e spesso non vedo l'ora di andare a casa. Anche se sto passando un momento piacevole, basta che magari arrivi qualcuno di nuovo ed io sento già l'ansia. Il punto è questo: senza dilungarmi troppo, quando i miei genitori si sono separati nel 96 io e mio fratello siamo stati affidati a mio papà, perché mia madre ha preferito scaricarci; non aveva il minimo interesse a trovarsi un lavoro, per di più era sempre in giro (nelle rare occasioni in cui eravamo con lei era per "esibirci"), finché non ha deciso di mettersi con un altro ed avere un'altra figlia. Quando poi ha capito cosa ha perso era troppo tardi.. ora non posso avere né stima né affetto per lei, tant'è che sono a disagio sotto la sua opprimente cupola di sensi di colpa che la circonda.. io non sono mai andata d'accordo con la compagna di mio papà, anche se i primi tempi tutto andava bene... quando ci siamo trasferiti praticamente dai genitori di lei le cose hanno iniziato a peggiorare, nel senso che ogni motivo era buono per cazziarmi, rispondere male, farmi anche fare figuracce con altre persone... negli anni la cosa è peggiorata al punto che più volte siamo passate alle mani, tutto dovuto anche ad un peggioramento del mio comportamento: rispostacce, bugie, ecc.. in terza superiore sono diventata amica con una persona che mi ha rovinato: il classico rapporto di amicizia esclusivo, morboso e logorante. Una persona che si è insinuata nella mia testa rendendomi completamente apatica, io non avevo più volontà in niente..precludendomi il rapporto con mio papà che andava rovinandosi sempre di più, un sacco di altri amici che avrei potuto avere e lasciamo solo stare che altro. Mi ha addirittura convinto a prendere antidepressivi (e vi chiederete quanto sia stata stupida).. un'esperienza logorante che mi porto ancora dietro in qualche modo. le cose sono poi migliorate quando sono andata a vivere per conto mio; ho troncato con lei e ho appianato pian piano i rapporti a casa. Solo che adesso, a distanza di anni, non ho amici, a parte poche persone (lontane) che vedo poco e sento ogni tanto; sono fidanzata da 4 anni, il mio ragazzo mi dice che vorrebbe che fossi più sicura di me, ma io non so cosa fare.. io non so neanche come descrivere il mio disagio, so solo che se mi invitano da qualche parte con altra gente la mia risposta è quasi sempre no, sto a casa da sola, leggo, passeggio, vado in bici, ascolto musica.. ma quasi sempre da sola.. vorrei capire come uscire da questa situazione e soprattutto se c'è un modo. Mi rendo conto che al confronto di altre situazioni molto più gravi la mia possa sembrare ridicola.. però a me porta molti disturbi (anche fisici) e penso che tali motivi possiamo ritrovarli sia nelle vicende familiari che nell'esperienza con la mia "migliore amica".. ho paura di andare in depressione, l'umore è instabile e sono arrivata al punto di non voler andare in ferie, perché l'altr'anno ho avuto proprio un brutto momento per colpa di tutta questa situazione..
Grazie e scusate se mi sono dilungata!

Buongiorno Irene,

la domanda che poni a noi la devi porre a te stessa. Io, Irene, perchè evito i contatti sociali? Cosa voglio ottenere in questo modo?Rifletti e ascolta la risposta che arriverà dentro di te. 

Dopo esserti data le risposte, prosegui: cosa voglio di diverso per me? cosa desidero per il mio presente? cosa sono disposta a fare per uscire da questo disagio?

Le risposte che ti darai saranno importanti, poichè con esse sceglierai la direzione che vuoi dare alla tua vita attuale. Infatti, quella direzione riguarda te e, quindi, tu solo puoi potrai sceglierla.

... ... ...

Irene, se hai scritto qui, immagino che in te ci sia un bisogno molto più profondo della domanda che hai posto. Tale bisogno è lì, dentro di te, che cerca di trovare un tuo spazio di ascolto (le domande precedenti che ti ho scritto ti aiuteranno a metterlo meglio a fuoco).

Dopo che avrai fatto questo importante lavoro introspettivo, potrai anche valutare se senti il bisogno/motivazione di un aiuto professionale diretto.

Cari saluti

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Dott.ssaMaria Greco

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