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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

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  • Lecce

Cosa significa paranoica?

Mi chiamo Antonietta sono una ragazza con difficolta' fisiche. Un ragazzo mi ha scritto "smettila di essere paranoica" per tanti anni mi diceva ti voglio bene siamo amici, ci tengo alla tua amicizia, ci tengo a te, ma perche' prima diceva ti voglio bene ci tengo a te e poi mi diceva non starmi troppo addosso, se non fai questo non siamo piu' amici, sei paranoica questa parola mi sta torturando, me l'ha scritta 2 anni fa in un messaggio che ho fatto di male?

Stavo scrivendo cose normali, non ero arrabbiata, non mi ricordo cosa stavo scrivendo, veniva a casa mia solo il giorno del mio compleanno, ci sentivamo spesso e anche per gli auguri a natale, a pasqua.

Al mio compleanno mi ha chiamato il giorno dopo non mi disse tanti auguri di buon compleanno mi ha detto "lunedi vado a parlare alle suore vado a chiedere di organizzare l'adorazione eucaristica una volta al mese", a marzo iniziamo, non ti preoccupare ti faccio sapere io la settimana dopo gli chiedo se e' andato dalle suore mi scrive: "NO non so se ci vado e quando ci vado alla fine non ci e' andato piu' sono stata per quasi 11 anni a credere alle bugie le bugie che ho scritto in questo messaggio. TI voglio bene e tutto il resto sono stata a lourdes e 2 anni fa e gli ho regalato un portachiavi sono stata stupida a regalargli il portachiavi non se lo meritava l'ultima volta che l'ho visto il giorno di pasqua gli ho chiesto se era andato dalle suore, mi ha detto tu dici cose assurde. Aiutatemi come faccio a dimenticarlo? 

Buongiorno Antonietta,

l'affermazione "non starmi addosso" è una frase chiave che la può aiutare a comprendere le ragioni per cui la persona di cui parla si è allontanata da lei. Forse lei non si è resa conto di essere state pressante nella relazione con quest'uomo e di conseguenza potrebbe essere stata la ragione che ha spinto la persona a mettere una distanza con lei. Rifletta su questo e veda se trova risposte diverse dentro di sè. 

A volte succede che, quando ci si mette in relazione a qualcuno, si sia così presi da sè stessi (dai propri bisogni, dalle proprie emozioni e sentimenti) da "non vedere e non ascoltare più l'altro" che, a propria volta, manifesta altre intenzioni, altri bisogni, altri sentimenti o desideri.

... ... ...

Antonietta, capirà bene che la mia è solo una ipotesi. Nessuno di noi (che legge qui la sua lettera) la conosce.

Se la conclusione di questo rapporto le fa tanto male e le risulta incomprensibile, le suggerisco di contattare direttamente uno psicologo della sua città. Un confronto diretto le sarà realmente più utile per comprendere ciò che non le è chiaro e chiudere con un passato che le crea, da quanto scrive, un così forte turbamento. Ci pensi. 

Cordiali saluti

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