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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

  • Lecce

Mi sento inutile, sprecato... Crisi esistenziale

Salve a tutti ho 23 anni ed è dai miei 13 anni che mi trascino questa sensazione di indolenza, come se tutto mi scivolasse addosso.
Ho iniziato ad abbandonarmi sempre di più a causa del bullismo, minacce di morte, umiliazioni e derisioni...
Lasciando anche la scuola.
Non ho mai avuto una vita mia proprio per paura che si potesse ripetere il passato. Sprecando il presente.

Ogni giorno sembra proprio una MALEDIZIONE vivere.
Mi sveglio la mattina e non so cosa fare per iniziare bene la giornata.
Vorrei solo restarmene nel letto per apatia e rassegnazione. Ogni giorno è uguale ed identico.
Ed è solamente un'illusione quando penso: "Ah... neanche oggi sono andato al mare, nemmeno oggi sono uscito di casa e ho preso la bici...sto sprecando le mie giornate."
Sono un'illusione questi pensieri, perché poi mi rendo conto che facendo queste attività come andare in bici, a mare, uscire di casa, sono di un MORTORIO ed una tristezza incessante.
Rimugino su quanto la mia vita sia inutile, sia solo, mentre mi faccio anche solo un bagno al mare.
Mortorio perché sono solo in qualsiasi contesto, anche in famiglia.
Con una madre sempre stressata, presa dal lavoro, che pensa che ne traggo benefici da questa mia situazione per fare il mantenuto a vita.

Non ho ricordi dal 2009 fino ad oggi, a parte studiare, sprecare i miei giorni davanti il pc, sprecare il mio tempo con quelle poche amicizie inutili. Non ho più una vita sociale da 3-4 anni.
Vorrei passare il mio tempo in interessi e passioni, ho tanti sogni, fantastico in un futuro platonico dove io sarò realizzato con ciò che mi piace.
Ma la paura di Giudizi, Derisioni ed Umiliazioni predomina nella mia vita, tanto da impedirmi di poter prendere in mano la mia vita e farne ciò che voglio.

So che per ottenere ciò che si vuole nella vita, bisogna muoversi e che mai nessuno ti regalerà niente.
Ma nonostante questa sensazione di apatia e Depressione, non riesce a scuotermi nessuno. Neanche io.
Tutti mi dicono che sono troppo pigro per poter cominciare a fare qualcosa nella vita e tutti sottovalutano il mio problema.
E' come se fossi un uccellino in gabbia con la gabbietta aperta, ma che non riesce ad uscire.
Mi sento tutti i giorni senza energie e per me ad ogni risveglio è una maledizione vivere...
E l'unica cosa che mi resta da fare è restarmene inerme a guardare lo scorrere della mia vita, con il pianto dentro che non riesco più a sfogare. Ho già pianto abbastanza.
Perché nonostante so che sprecherò la mia vita facendo così, io mi sento come se avessi le gambe rotte per poter correre.
Io sto sprecando la mia vita. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.
La fobia sociale mi sta facendo sprecare la mia vita, ho persino paura di andare in una spiaggia isolata.

Nel 2016 andavo da una terapeuta CC, ma lasciai perché sotto sotto mi sembrava che per lei fossi un caso troppo complicato.
Mi sentivo così senza energie che non riuscivo a fare neanche gli homework e non avevo neppure energie per farmi una doccia. Dormivo ogni notte con i vestiti del giorno, coricandomi alle 6 del mattino, rimuginando ogni notte sul passato, su quanto sia inutile, solo.
Sono troppo deluso, tutti fino ad esso hanno sempre sottovalutato il mio problema. Compresi psicologi.
Non me la sento di tornare da un altro ancora.
Ma è orribile sentirsi dire corri, quando qualcosa ti sabota dentro.
E' orribile e penoso, avere la vita e non poterla neanche vivere, proprio per la fobia sociale. Se non è sofferenza questa.
Ti viene da credere che forse la tua nascita su questo mondo sia stata solo inutile e che forse la soluzione sarebbe solo uccidersi.

In poche parole mi sento spesso sofferente perché non esprimo ciò che mi piace, non faccio la vita che voglio, per paura che si ripeti il passato.
E so che mi direste puoi fare solo tu quello che ti piace...
Per favore non banalizzate la mia domanda pensando che c'è gente che starà peggio di me...
Io mi sento completamente ai margini della vita...
Datemi un parere...Grazie

Buongiorno Michael,

le esperienze traumatiche di cui scrivi e che non hai voluto affrontare seriamente con un aiuto professionale ti hanno portato a fissare la tua vita in una ripetizione di scelte e azioni cieche. In questo modo la visione e il rapporto con il mondo esterno ed interno è divenuto ristretto.

Avevi intrapreso un percorso di psicoterapia nel 2016, ma poi hai abbandonato il campo di lavoro non perchè la collega si fosse rifiutata di lavorare con te, ma perchè avevi l'impressione che lei ti giudicasse un caso complicato. Ora, dopo qualche mese dal tuo abbandono, sta accadendo qualcosa di diverso: l’esercito delle emozioni (il tuo mondo interiore) contesta il suo comandante (testa) e scrive a chi lo potrebbe aiutare “una lettera viva e desiderante”. In altre parole, l’esercito del tuo mondo interno sta contestando il proprio comandante perchè non ne può più degli ordini e delle azioni mortifere a cui li espone il loro capo! Tu capo, sei disposto ad ascoltare finalmente la voce dei tuoi soldati?

… … …

Michael, tu sei consapevole del tuo autosabotaggio che non ti consente di andare da nessuna parte. Quello che ti sabota dentro è la tua rabbia non elaborata degli incontri negativi del passato. Questa rabbia e paura indiscriminate amplificano il tuo malessere e distorcono sempre di più la visione del mondo (per te tutti sono negativi... compreso tua madre. Riduci tua madre ad una figura stressata dal lavoro... Lei fa. Tu, quando la vedi stanca fai qualcosa per sollevarla dalle fatiche? l'aiuti praticamente e le manifesti un gesto d'affetto, oppure ti lamenti solo?)

... ... ...

Michael, la psicoterapia è quel percorso che serve per RICOMINCIARE. È quello spazio che ti prendi dopo aver preso la decisione di prenderti cura di te e della tua esistenza. È quello spazio in cui ti prendi la responsabilità di abbandonare l’esercizio della pigrizia del cuore e ci si mette in campo con passione, con spirito critico e volontà di seminare il proprio campo. Tu capo sei disposto a fare tutto ciò?

... ... ...

Con queste parole non voglio convincerti di nulla. Sei dotato di libero arbitrio. Mi auguro, tuttavia, che la mia risposta giunga a "quella parte di te viva e desiderante" che ha scritto qui e ha chiesto un parere.

Cari saluti

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