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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

  • Lecce

Vale la pena conseguire una laurea specialistica a 34 anni?

Salve, ho 33 anni, sono laureata in lettere moderne e lavoro da un anno presso un telemarketing universitario. Sono iscritta alla magistrale di filologia moderna ma ho ripreso a dare esami solo adesso, a 33 anni. Ho un percorso di vita non lineare, ci ho messo otto anni per laurearmi alla triennale ma subito dopo la laurea ho sofferto di attacchi di panico per circa quattro anni. Nonostante la sofferenza, il panico è stato necessario per rinascere, per rendermi finalmente consapevole di chi fossi, mi ha messo davanti alle mie responsabilità e mi ha aperto gli occhi su cosa volessi realmente fare nella vita, infatti in quel periodo mi iscrissi alla specialistica ma non riuscivo a fare nulla, ero fidanzata ma mollai tutto: università e un fidanzamento di quattro anni e mezzo. Sono stata molto male, ricordo che mi girava sempre la testa, mi mancava il respiro, non riuscivo a camminare e a fare le cose di sempre, perché non mi riconoscevo più. Cominciai un percorso lungo di terapia, praticavo yoga kundalini e con molta buona volontà e pazienza ne sono uscita senza farmaci. Oggi sto bene ma a 33 anni è come fossi alla resa dei conti. I miei genitori sono delusi da me e anche io lo sono. Ma credo che quel percorso era necessario per conquistare me stessa, per costruire la mia personalità che è venuta fuori grazie al panico. Ora mi sento in ritardo con la vita ma sento anche che adesso è il momento per costruire, mi sento bene ma non mi sento realizzata come lavoratrice. Ho un percorso di studi da portare a termine e un lavoro precario che non mi consente di staccarmi dalla mia famiglia. Vorrei lasciare il lavoro, chiudere con l'università in un anno e mezzo, buttarmi tutto alle spalle e ricominciare finalmente a vivere. Ho tanta paura però che laureandomi a 34 anni, dopo non riuscirò a trovare un lavoro. Ho paura di essermi giocata gli anni migliori in cui sei spendibile lavorativamente parlando. Come faccio a rassicurarmi che sono sulla strada giusta? Vi ringrazio per l'ascolto.

Buongiorno Angela,

in una lettera neanche tanto lunga è riuscita a evidenziare tanti aspetti di se': una difficoltà esistenziale ad un certo punto della sua vita (segnalata da un disturbo somatico), la determinazione  di affrontarla (facendo leva sulla sua decisione di aiutarsi e di farsi aiutare attraverso un percorso di psicoterapia). Così facendo, è riuscita a ritrovarsi e a sentirsi bene.  Oggi sente che la sua vita ha bisogno di nuovi stimoli, di completare un percorso di studi.

La sua vita lavorativa attuale non la soddisfa e così si sta facendo strada dentro di lei l'idea di ritornare a studiare. Perché no Angela? Si possono fare entrambe le cose. Questo certamente implicherà il riorganizzare la propria vita quotidiana. Quello che conta è fare chiarezza sulle proprie mete, sugli obiettivi che si desiderano raggiungere e cogliere le opportunità . 
Migliorare la propria situazione con realismo significa immergere nel presente, cogliendo le opportunità ed essere disposti ad affrontare attivamente i vari momenti che si avvicendano durante il percorso del proprio progetto.

Le faccio i miei migliori auguri.

Cordiali saluti 

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Dott.ssaMaria Greco

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