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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

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Dott.ssa Maria Greco

Psicologa, Psicoterapeuta

  • Lecce

Fratello con depressione

Buonasera a tutti, mi chiamo Simone e sono uno studente di 24 anni. Da diversi anni i rapporti con mio fratello sono venuti meno, questo per diverse ragioni. Mio fratello soffre di depressione da oramai 10 anni, non ha mai avuto intenzione di curarsi ne tanto meno affrontare il suo problema. Se si parla di psicologi si innervosisce e smette di parlare. Oramai da diversi anni, da quando me ne sono andato all'università, abbiamo completamente smesso di parlarci se non fugaci chiacchierate di 1 minuto massimo in cui non c'era dialogo ma solo un mio monologo. Questo è sicuramente una mia colpa: ho sempre sofferto per la condizione di mio fratello ma non sono mai stato in grado di aiutarlo ne tantomeno accettarlo. Quindi non mi sono mai impegnato, neanche nel fargli una telefonata ogni tanto, perché il solo pensiero di dover fare quella semplice telefonata mi distrugge. Ho iniziato, da chissà quanto ormai, ad evitare tutto questo, occupandomi solo ed esclusivamente di me stesso. Ad oggi però, sono in procinto di tornare a casa, avendo concluso l'università, e mi rendo conto di non voler affrontare di nuovo questa situazione e di non aver fatto assolutamente nulla per aiutare mio fratello in una fase molto dura della sua vita e ciò mi fa sentire molto in colpa. I miei genitori purtroppo non sono neanche loro d'aiuto e non hanno mai affrontato la situazione. Fino ad ora sono scappato, adesso che non ho più la possibilità di scappare, vorrei veramente cercare di mettere a posto le cose ma non mi sento di disporre degli strumenti opportuni. Come posso aiutare un ragazzo depresso? Come posso essere un fratello migliore, dopo anni di mancanza totale, affettiva e fisica?

Buongiorno Simone,

perché non dire direttamente a suo fratello quello che prova? Perché non raccontare a suo fratello del disagio che lei avverte quando entra in contatto con lui?  Aprirsi a lui è una possibilità importante per aprire una strada ad un dialogo onesto con suo fratello.

Come ha intuìto da se’, lei non può né risolvere i problemi di suo fratello né  può mettersi al suo posto per togliergli i dispiaceri (anche qualora lei lo volesse). Può invece esprimergli i suoi sentimenti di dispiacere nel vederlo come lo vede  e “sollevare” un problema: la relazione che intercorre tra voi che a lei fa soffrire e la fa scappare dal cercarlo.

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