Gli opposti si attraggono(?)
Gentili dottori,
da un paio di mesi frequento un ragazzo ed entrambi siamo estremamente infatuati. Le cose vanno piuttosto bene e il tempo insieme sembra sempre passare troppo velocemente.
Naturalmente essendo ancora agli inizi della nostra relazione siamo ben coscienti del fatto che il nostro affetto è sostenuto per gran parte da queste meravigliose emozioni, ma sappiamo anche che l'amore è qualcosa di più.
Siamo due persone molto molto diverse: io sono religiosa mentre lui è ateo, abbiamo interessi e passatempi diversi, ci vestiamo in modi diversi, le nostre diete sono diverse, abbiamo diversi modi di esprimere le nostre emozioni e così via.
Ad ogni modo, il nostro stile di vita e la nostra visione del futuro si sposano a meraviglia.
Vi scrivo perché temo che quando l'iniziale fase di innamoramento sarà terminata inizieremo ad incontrare delle difficoltà o a tollerare meno le evidenti differenze.
Come si sostiene un rapporto con una persona largamente diversa da noi? Bisogna fare compromessi? Fino a che punto?
Grazie!
Gentile Monica,
leggendo le tue parole mi sono sorte immediatamente delle domande: come mai ti poni questi interrogativi? Qual'è la loro funzione/scopo? Credo sia fondamentale per te trovare la risposta a queste domande, in quanto questo potrebbe aiutarti a capire cosa vuoi per te oggi, stare nel momento presente, concedendoti la libertà di vivere serenamente questa nuova relazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Patruno
Psicologa Clinica e dell'etàevolutiva, Psicoterapeuta, Analista Transazionale Certificato, Esperta in Psicologia Investigativa, Psicologia Forense e Psicodiagnostica applicata in ambito civile e penale, Tutor
Dott.ssaMartina Patruno
psicologo, psicoterapeuta, analista transazionale - Roma
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