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Dott.ssa Martina Patruno

psicologo, psicoterapeuta, analista transazionale

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Controllo amicizie per mia figlia di 12 anni dinamiche

Salve,
Mia figlia ha 12 anni. È sempre stata una bambina socievole e con tanti amici. Ha sempre giocato con tutti senza mai litigare o discutere. Da un anno a questa parte, anche a causa dei cellulari, lo so sbagliatissimo a questa età, ma purtroppo per adeguarci agli altri l'abbiamo preso. Aveva delle amiche diverse tra di loro, alcune con carattere forte. Con il cellulare di mia figlia lo usavano per telefonare e offendere una sua amica che dopo settimane la mamma ha vietato di uscire con a mia figlia, anche se sapeva che non era lei a farle. Ora dopo un anno hanno recuperato. Una di quelle che offendeva si è allontanata dopo quasi un anno si è riavvicinata perché mia figlia aveva un bel gruppo con tanti amici, arrivata lei si è sfasciato tutto. Gli altri hanno litigato ma mia figlia adesso è rimasta fuori da tutti i gruppi. Avendo forse un carattere più debole non si è schierata e amiche che stavano tutti i giorni insieme anche casa nostra adesso non la cercano e neanche rispondono ai suoi messaggi. Lei dice che no ha fatto niente. Adesso ha iniziato ad uscire con una ragazzina che va a danza con lei. Ma è normale che a 12 anni si dicono amiche e amore per sempre e dopo poco non si cercano più? Ho provato anche a parlare con alcune amiche ma mi dicono che non hanno nulla contro mia figlia. Faccio male a chiedere e mettermi in mezzo? Mia figlia penso si farà nuove amiche, come ha fatto un anno fa, ma il fatto di essere Dsa può causare problematiche nel come si pone con le amicizie? Sbaglio io ad impicciarmi? Ci rimango male io per lei perché non la cercano e non la chiamano?

Gentile Simona,

la pre-adolescenza e l'adolescenza sono periodi molto particolari per i ragazzi, in cui iniziano a provare emozioni molto forti che, a volte a noi adulti possono sembrare "esagerate", "amplificate" ma è importante rispettare i loro vissuti, sensazioni e soprattutto rispettare i confini, il loro bisogno di sperimentare e sperimentarsi, anche facendo sbagli, perché questo gli permetterà poi di imparare ad affrontare e gestire le difficoltà, i problemi, di imparare a relazionarsi con gli altri e a comunicare. Qualora dovesse cogliere una maggiore difficoltà in sua figlia, un malessere, un disagio, allora potrebbe rivolgersi ad un professionista, il quale potrà aiutare lei a trovare dei modi alternativi di stare vicina a sua figlia e a sua figlia ad imparare ad ascoltarsi e a dar voce ai suoi vissuti emotivi, conflitti e paure.

Cordiali saluti

Dott.ssa Martina Patruno

Psicologa Clinica e dell'età evolutiva, Psicoterapeuta, Analista Transazionale Certificato, Esperta in Psicologia Investigativa, Psicologia Forense e Psicodiagnostica applicata in ambito civile e penale, Tutor

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