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Dott.ssa Martina Patruno

psicologo, psicoterapeuta, analista transazionale

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Dott.ssa Martina Patruno

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  • Roma (Casalotti)
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Gelosia retrograda

Salve, ho 46 anni e sposato da 20 anni, i rapporti con mia moglie sono altalenanti ma tutto sommato buoni, con affetto reciproco. Mi accade questo, quando mi sono fidanzato con mia moglie, uscivo da una storia di 6 anni e mi innamorai perdutamente di questa donna 5 anni più grande di me. Nei primi momenti del rapporto lei mi racconto con schiettezza di avere avuto precedenti storie, in quel momento mi infastidirono ma pensai di essere l ultimo uomo, l uomo della sua vita, cosa poi accaduta. Adesso a distanza di tanto tempo, ho una strana ossessione, ovvero la gelosia del suo passato. Mi da proprio fastidio pensare che altri uomini sia stati fisicamente con lei, mi inorridisce immaginarla in un amplesso con un altro. Ad aggravare la cosa si somma il fatto che ho scoperto che un suo ex vive nel paese e a volte lo incrociamo (anche se lei evitava i contatti prima ancora che io lo scoprissi), nonché ed è la cosa più grave, talvolta, complice la facilità con cui si possono reperire in internet con un telefono cellulare, sono un consumatore per noia di pornografia così come fanno molti uomini della mia età. Non so per quale motivo, ma è diverso tempo che guardando un porno, ripeto solo per noia, associo lei quasi in maniera automatica insieme agli altri e questo mi rabbrividisco. Esempio, se guardo il rapporto orale, mi viene in mente, ma lo avrà fatto anche lei con gli altri? Come sarà stato? Si sarà concessa con disinvoltura o in maniera pudica? E altre ossessioni dello stesso tenore. Preciso di essere molto possessivo e di soffrire molto i rifiuti. Ciò posto, vorrei capire l ultimo passaggio, cioè perché associo lei alla pornografia, grazie a chi mi saprà rispondere.

Gentile Salvatore,

mi colpisce molto la lucidità e la chiarezza con cui osserva se stesso e i suoi processi. Da ciò che scrive, sembra che questo aspetto di sè che definisce di "possessione e gelosia" non le piaccia e vorrebbe capire come mai inizia a fare queste associazioni. A tal fine, è molto importante approfondire cosa accade dentro di sé nel momento in cui si sente minacciato o spaventato, esplorare cosa prova, dargli un nome e significato, in modo da capire da dove origina e come affrontarlo. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla molto in tal senso.

Resto a disposizione, anche online.

Dott.ssa Martina Patruno

Psicologa Clinica e dell'età evolutiva, Psicoterapeuta, Analista Transazionale Certificato, Esperta in Psicologia Investigativa, Psicologia Forense e Psicodiagnostica applicata in ambito civile e penale, Tutor, Hr Ricerca e selezione

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