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Dott.ssa Paola Poeta

Psicologa, Psicoterapeuta

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Dire ai figli che il padre è stato un tossicodipendente

Buongiorno, ho una domanda che mi affligge da un po' di tempo. Il mio compagno ha fatto uso di cocaina per più di 10 anni, alla fine grazie alla comunità è riuscito a tirarsi fuori dalla tossicondipenza per fortuna e sono più di 5 anni che è pulito. Abbiamo due figli uno di 15 e uno di 12 anni. Il più grande sta vivendo a pieno il tanto difficile periodo dell'adolescenza, il mio compagno ha una terribile paura che anche lui prenda la sua stessa strada e lo ossessiona con il suo comportamento ( tipo non si fida assolutamente di lui e gli fa un miliardo di domande per capire come si comporta fuori casa ). Secondo voi è bene raccontargli tutta la storia del padre? grazie di cuore se mi rispondere

Gentile utente

ogni persona/ragazzo arriva ad una soluzione dei propri problemi secondo proprie necessità e caratteristiche. Non per tutti le strade sono le stesse. Attraverso l'esperienza (ora superata) della tossicodipendenza del suo compagno presumo sia stato possibile capire le motivazioni psichiche che l'hanno indotta. Senza fare facili associazioni con le problematiche di vostro figlio, potrebbe essere utile cercare di comprendere il vissuto o disagio del ragazzo, quale difficoltà segnala e in quale area dello sviluppo (rapporti con i genitori, rapporti con i pari, rapporto con il Se' che cresce e si afferma nel mondo, risorse personali, ecc.) anche alla luce dell'esperienza della tossicodipendenza, ma come un faro che allarga la comprensione. E' facile comprendere che questa situazione desti un "allarme". Tuttavia in questa fase di tensione ritengo sia preferibile "avvicinarsi" al figlio, parlare apertamente di cosa sta vivendo (per quanto possibile, e ben diverso dal porre continue domande), senza trasferire a lui apprensioni che ora potrebbero essere non comprese o mal comprese. L'esperienza di un genitore e' certamente di supporto ma se comunicata in tempi e modi opportuni, per testimoniare vicinanza e comprensione profonda piuttosto che apprensione senza sbocco.

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