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Dott.ssa Paola Poeta

Psicologa, Psicoterapeuta

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  • Roma (EUR)
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Mia figlia 17enne

Mia figlia ha appena compiuto 17 anni. So perfettamente che l'adolescenza non è un periodo facile, ho un altra figlia che oggi ne ha 25 e che viene da una separazione dal mio primo marito e l'inserimento/adattamento al mio nuovo marito con la nascita di due fratelli minori. Malgrado ciò però pur avendo anche lei avuto le sue crisi adolescenziali (scuola/periodo di omosessualità) l'ho sempre sostenuta in tutto e non siamo mai arrivate a periodi drammatici, il dialogo tra di noi è sempre rimasto. Con la ragazza di 17 anni invece trovo un muro, non accetta nessun tipo di dialogo che non sia di sua iniziativa, alla minima domanda come va? che fai oggi? si può scatenare l'inferno e io rimango basita perchè cerco di andarci sempre molto delicatamente ma non riesco mai a percepire quando poter iniziare una qualsiasi banale discussione con lei che non finisca poi in litigio/accuse ecc... La situazione in casa non è delle migliori, i rapporti tra me e mio marito sono altalenanti e questa sembrerebbe essere la scusa per additarci in qualsiasi momento come cattivi genitori. Abbiamo sempre concesso massima fiducia sapendo che è una ragazza intelligente ed anche abbastanza matura quindi non vive con il nostro fiato sul collo. Si assenta spesso da scuola e la trascura malgrado noi facciamo dei sacrifici per garantirle una scuola privata di buon livello, ma anche lì pare che stiamo sbagliando tutto...Ora ha iniziato una terapia psicologica per darle un supporto esterno visto che a suo dire noi di lei non abbiamo capito nulla ma malgrado ciò resta una situazione abbastanza difficile per me da gestire (il padre lascia molto correre sperando che cresca e si risolva da se) e purtroppo a volte mi porta la punto di farle capire che in questo momento non la riconosco...non è la persona che conoscevo pochi anni fà ed ecco...cado nel trabocchetto e quindi non la stimo, non l'apprezzo e non sono contenta di lei. Non so piu' come prenderla e soprattutto essendo io una persona ansiosa di mio finisco per lasciarmi assalire dall'ansia. Grazie per un qualsiasi consiglio.

Gentile Cristina

la tensione relazionale e' piuttosto marcata, ma le ragioni probabilmente si sono costruite nella storia affettiva e familiare nel tempo. Non e' possibile comprendere dalla sola lettera come sua figlia ha affrontato i cambiamenti. I comportamenti che  mette in atto rimandano ad emozioni di rabbia e richiesta nello stesso tempo. Occorrera' seguire la storia di queste emozioni per  capire meglio. La invito a riflettere sulla sua affermazione che "in questo momento non la riconosco piu'" e "non e' la persona che conoscevo pochi anni fa' ...". Forse sua figlia esprime, seppur con toni forti, un bisogno di amore e un bisogno di essere ri-conosciuta,  ma con occhi che riescano a vederla per come e' e per quello di cui ha bisogno, anziche' solo come e' stata. Credo che sia importante che anche lei possa rivolgersi ad un terapeuta per un sostegno di fronte alle sfide che la ragazza pone, a se stessa e a lei in quanto genitrice. 

Cordiali saluti

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