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Dott.ssa Veronica Lokar

Psicologa clinica e psicoterapeuta psicoanalitica

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Dott.ssa Veronica Lokar

Psicologa clinica e psicoterapeuta psicoanalitica

  • Trieste

Conflitto tra madre e figlia adulta

Buonasera, mia figlia mi odia. Non so perché. Sono stata sempre presente, ho dato e do e desidero dare tutto di me . Lei è la prima di tre. Con gli altri due va bene. Io ho desiderato mia figlia e anche gli altri due. Ma lei è stata desiderata e cercata. Ma dall' adolescenza i conflitti si sono sempre più intensificati. Non mi può vedere, ora sono tre anni che non vive più con noi, io non posso chiamarla al telefono, noi come genitori non possiamo sapere dove abita, E quando viene a casa una volta ogni 10 giorni o più io non posso neanche salutarla e nemmeno state nella stessa stanza. Non abbiamo litigato. Sono disperata quando viene e saluta il papà io mi metto in un altra stanza ma prima la saluto, desidero che rimangano almeno i legami con i fratelli e il papà e avere qualche notizia. Anche con i fratelli e il papà e molto distaccata ma più forte è con me non mi riconosce come madre ma solo come. Genitrice Io vorrei dialogare chiarirmi far pace ma lei non vuole loro non devono chiedergli niente perché lei non vuole. Ha 25 anni i fratelli 23 e 15.

Cara Paola,

leggo tra le righe l'angoscia e il senso di impotenza che prova di fronte all'incomunicabilità ostinata e di così lunga durata che sua figlia manifesta nei suoi confronti. Chissà quale è la causa di una chiusura così determinata? Che cosa le sta rodendo dentro? Sembra ci sia un forte risentimento, che però non può emergere ed essere espresso verbalmente, qualcosa che potrebbe risultare troppo forte, pericoloso, aggressivo ed è quindi meglio evitare fuggendo da una altra parte. 

Di fronte ad una situazione così drammatica e apparentemente senza spiegazione è difficile riuscire a pensare; siei sommerso da continui interrogativi, dubbi e sensi di colpa. Sarebbe utile che riuscisse a parlare di ciò che succede al di fuori della cerchia familiare (questa lettera è in verità un primo tentativo); una persona esterna e non coinvolta emotivamente (un terapeuta esperto) potrebbe allargare il suo campo di riflessione, connettendo la relazione passata tra lei e sua figlia - bambina e adolescente - alla vostra infelice storia attuale. Da questo lavoro potrebbe emergere un qualche senso di ciò che accade attualmente e lei ne trarrebbe sicuro giovamento.

Un cordiale saluto!

 

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