Dott.ssa Amalia Petrone

Dott.ssa Amalia Petrone

psicologa, psicoterapeuta, sessuologa clinica

Perdita di entrambi i genitori

Salve,
2 mesi fa ho perso mio padre di tumore. Stessa malattia che si è portata via mia madre 9 anni fa.
Sono una neo mamma, per fortuna, mio figlio mi dà tanta forza. Mi sono trasferita all'estero da poco tra l'altro.
Io provo a essere forte, è solo che mi sento così persa e sola, che non vedo una luce in fondo al tunnel. Ci sono giornate in cui vorrei solo rannicchiarmi sotto le coperte e rimanere là a non fare nulla. Vorrei immergermi nelle loro cose (se le avessi con me) e piangere. Non so uscirne. Non riesco ad arrivare all'accettazione, non posso pensare che non potrò mai più essere una figlia e che non ho un posto dove rifugiarmi o qualcuno che si prenda cura di me. Mi sento tremendamente in colpa a pensare ste cose perché come già detto sono madre. Ma proprio sono disperata. Aiuto.

Cara utente buongiorno. Ho letto il suo annuncio e con lei mi sono emozionata per il delicato periodo che sta vivendo. Delicato e intenso e forse per questo e' necessario per lei fermare tutto, rifugiarsi nella "caverna letto" e stare con quello che era dei suoi genitori e ricreare simbolicamente quello spazio di protezione e cura che crede di aver perso per sempre. Presti attenzione però, ho scritto "crede", in quanto in realtà quello spazio di protezione e cura è già dentro di lei, e' quello spazio creato dai suoi genitori, radicato in lei e cresciuto negli anni. Deve solo rendersi conto che seppur non figlia all'anagrafe, porta dentro di sé i semi di quell'amore che va' oltre le paure,oltre le differenze, oltre lo scoraggiamento. Dentro di sé ha già quella cura e quella protezione che sono certa darà con amore a suo figlio e che con amore può imparare a " tenere" anche quella parte di sé " piccola" che si sente abbandonata e senza via d'uscita. E' un processo arricchente e affascinante da cui ne uscirà trasformata, perché e' questo che la vita ci chiede. Non esiti a cercare un sostegno in questo tempo, potrà accompagnarla per un po' sul cammino e poi lasciarla proseguire in libertà quando dentro di sé sarà riuscita ad integrare la frammentazione che attualmente vive. La saluto con affetto.

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Dott.ssaAmalia Petrone

psicologa, psicoterapeuta, sessuologa clinica - Napoli

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