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Dott. Antonio Fumagalli

Psicologo - Psicoterapeuta

Dott. Antonio Fumagalli

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  • Milano (Citta' Studi)
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È legittimo?

Buongiorno, Ho 37 anni e lui 35, conviviamo da 2 anni, lui ha già un figlio di 5 anni. Il rapporto con la ex è molto ambiguo, nel senso che vanno d'accordo, anche fin troppo secondo me. Si scrivono tutti i giorni, se ha mangiato il bimbo, se è andato in bagno cosa fanno .. e la buonanotte. Inoltre cercano entrambi di farsi vedere che sono bravi genitori, si fanno complimenti a vicenda.. ma è normale secondo voi? o c'è altro sotto? Lui tra l'altro mi vorrebbe escludere agli eventi pubblici in cui riguardano il figlio, tipo le partite di basket, le recite scolastiche ecc ..perchè secondo lui sono esclusivi dei genitori e a lei darebbe fastidio la mia presenza ... ma il bimbo va d'accordissimo con me, vive serenamente con noi nei giorni "nostri", lo metto a letto anche io per intenderci. Secondo il mio parere entrambi i genitori hanno un senso di colpa all'ennesima potenza nei confronti del figlio che vorrebbero comunque far vivere al bimbo la famiglia del mulino bianco anche se l'hanno distrutta loro. La ex non ha nessun partner, e secondo me ci spera ancora.. (lei è stata quella che ha tradito) il mio ragazzo però che ha una fidanzata (ovvero io) dovrebbe rimarcare di più la mia presenza, dovrebbe evitare di condividere continuamente i momenti e gli attimi con la ex.. Tutto questo m'infastidisce, sento che lui mi ama, ma non mi fido più ciecamente come all'inizio e cerco a volte di leggergli i messaggi. Spesso ne abbiamo parlato, ho chiesto di imporre dei confini con lei, lo fa per un po' ma dopo ritorna.. cosa dovrei fare?

Buongiorno Chiara, grazie per aver condiviso con così tanta chiarezza una situazione che, comprensibilmente, sta generando in lei confusione, dolore e un forte senso di insicurezza. Dalle sue parole emerge quanto questa dinamica tra il suo compagno e l’ex compagna la faccia sentire messa da parte, poco riconosciuta nel suo ruolo e talvolta perfino svalutata. Il rapporto tra genitori separati può essere complesso, soprattutto quando la comunicazione è molto frequente o percepita come “ambigua”, e quando non si sente stabilito un confine chiaro tra passato e presente. È comprensibile che lei viva tutto questo come una minaccia al legame di coppia e alla serenità che desidera costruire. Allo stesso tempo, sembra che il suo compagno faccia fatica a trovare un equilibrio tra il rispetto del rapporto genitoriale con l’ex e la tutela del nuovo rapporto con lei. Questo può generare fraintendimenti, gelosie e paure, che non vanno ignorate né considerate come “eccessive”: sono segnali di un bisogno di sicurezza e di reciproco riconoscimento all’interno della relazione. Al di là della buona volontà, a volte le coppie non riescono da sole a definire confini chiari e condivisi, né a parlare in modo efficace dei vissuti più profondi: paura di essere traditi, timore di non essere abbastanza importanti, fatica a sentirsi davvero visti. Per questo potrebbe essere utile valutare una psicoterapia di coppia, uno spazio neutro in cui: •comunicare in modo sicuro le reciproche emozioni, senza giudizio; •comprendere meglio cosa ognuno di voi sta vivendo e cosa teme; •ridefinire confini chiari e rispettosi con l’ex partner; •rafforzare la fiducia e la qualità del vostro legame. Spesso, quando si affrontano questi temi con un supporto professionale, le tensioni diminuiscono e la coppia riesce a ritrovare una direzione comune.   Resto a disposizione se desidera approfondire, un caro saluto. Dott. Antonio Fumagalli

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