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Dott.ssa Chiara Martucci

Psicologa/Psicoterapeuta

Dott.ssa Chiara Martucci

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Dott.ssa Chiara Martucci

Psicologa/Psicoterapeuta

  • Cassino
  • consulenza online

informazioni su di me

presentazione

Mi chiamo Chiara e sono una psicoterapeuta a orientamento psicosomatico integrato. Il mio approccio nasce dall’incontro tra le terapie cognitivo-comportamentali di terza generazione e la psicosomatica, due visioni che, insieme, mi permettono di accompagnare la persona in un percorso profondo di consapevolezza, cura e riconnessione tra mente, corpo ed emozioni.

Non ho sempre saputo che questa sarebbe stata la mia strada. Il mio avvicinamento alla psicoterapia è stato un processo graduale, autentico, fatto di esperienze personali e professionali che hanno nutrito il mio sguardo clinico e umano. A 16 anni ho iniziato a fare volontariato in una comunità di recupero per persone con dipendenze. È stato un momento di crescita intensa, che mi ha insegnato cosa significa davvero esserci per qualcuno: ascoltare senza giudizio, accogliere con sincerità, rimanere presenti. Ho avuto anche l’opportunità di avvicinarmi al mondo della disabilità, partecipando a progetti di inclusione basati su attività laboratoriali espressive e relazionali. Queste esperienze mi hanno aiutata a riconoscere l’importanza di lavorare sul potenziale e sulle risorse della persona, oltre le difficoltà visibili.

Nel mio percorso di formazione ho svolto tirocinio in diversi reparti ospedalieri, tra cui psichiatria, dove ho potuto osservare e sostenere da vicino il vissuto della sofferenza psichica e corporea, spesso intrecciate in modi complessi e profondi. L’incontro con pazienti affetti da disturbi psichiatrici, in contesti acuti e subacuti, ha ampliato la mia comprensione della fragilità umana, rafforzando in me l’importanza di un approccio integrato che tenga conto della persona nella sua interezza, al di là della diagnosi.

Un’altra tappa fondamentale è stata l’esperienza nell’ambito materno-infantile, dove ho potuto accompagnare mamme, bambini e famiglie in momenti delicati della loro storia. Questo mi ha permesso di approfondire l’importanza delle relazioni precoci, del sostegno alla genitorialità e dell’ascolto dei bisogni emotivi nei primi anni di vita, temi che porto con me anche nella pratica clinica con gli adulti. Parallelamente, ho collaborato con un’associazione che si occupava di outdoor education, un’esperienza che mi ha avvicinata al potere trasformativo del contatto con la natura e all’importanza degli spazi educativi non convenzionali, dove il corpo, il movimento e la relazione con l’ambiente diventano strumenti attivi di crescita e consapevolezza.

Ma ciò che ha fatto davvero la differenza nel mio percorso è stato il mio viaggio interiore – un lavoro costante sul mio mondo emotivo, sulle mie fragilità, sulla mia storia personale. È un cammino che continua, perché credo profondamente che ogni terapeuta debba attraversarlo per poter esserci davvero per chi ha di fronte. Solo così possiamo offrire uno spazio sicuro, vero e trasformativo. Nel mio lavoro metto al centro la relazione: credo che la terapia sia prima di tutto un luogo di incontro umano. Per questo, accolgo ogni persona con rispetto, presenza e autenticità. Essere terapeuta, per me, significa esserci per l’altro nella mia verità, con uno sguardo attento, mai giudicante, pronto a sostenere e accompagnare nel viaggio verso una maggiore consapevolezza di sé.

Ancora oggi, questo è ciò che guida il mio modo di lavorare: esserci per l’altro nella mia autenticità, offrendo uno spazio sicuro e rispettoso in cui ogni persona possa sentirsi vista, ascoltata e accolta, al di là del sintomo e nella complessità della sua storia. Credo profondamente che la relazione terapeutica sia un luogo trasformativo, e accompagno le persone in percorsi costruiti insieme, passo dopo passo, con delicatezza e responsabilità.

Oggi, nel mio lavoro clinico, porto con me tutto questo percorso: un ascolto radicato nell’esperienza, una visione integrata della sofferenza psichica e corporea e una profonda fiducia nella possibilità di trasformazione che ogni persona custodisce dentro di sé.

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Disturbi trattati

- Disturbi di Ansia

- Attacchi di Panico

- Depressione

- Gestione dello stress

- Orientamento a lavoro

- Conoscenza e Crescita Personale

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Tipologia di interventi

Nel mio lavoro clinico adotto un approccio integrato, che coniuga strumenti simbolici, corporei ed esperienziali con tecniche appartenenti alla terapia cognitivo-comportamentale di terza generazione. Utilizzo frequentemente le miniature come strumento simbolico per facilitare l’espressione di vissuti interni e non sempre verbalizzabili. Attraverso la disposizione e l'interazione con gli oggetti, il paziente può esplorare emozioni, relazioni e conflitti in modo concreto, attivando processi di consapevolezza e rielaborazione profonda. Attraverso la scelta, la disposizione e la narrazione attorno agli oggetti, è possibile esplorare emozioni, relazioni significative, conflitti e dinamiche inconsce, in un ambiente sicuro e contenitivo. Questo tipo di lavoro si rivela particolarmente utile con pazienti che faticano a esprimersi attraverso il solo canale verbale, come bambini, adolescenti o adulti in momenti di particolare fragilità emotiva. L’utilizzo delle miniature si integra in un approccio terapeutico che valorizza l’esperienza simbolica e immaginativa, stimolando la consapevolezza, la riflessione e il cambiamento, sempre nel rispetto dei tempi e delle modalità del paziente.

A questo lavoro si affiancano tecniche corporee e di respirazione, che favoriscono il radicamento nel presente, la regolazione emotiva e l’ascolto del corpo come fonte di sapere e memoria. Questi strumenti sono particolarmente utili nei casi di ansia, stress, attacchi di panico o difficoltà legate al trauma.In linea con questa visione, integro nella mia pratica anche i principi della Teoria Polivagale (Porges), che offre una comprensione profonda del funzionamento del sistema nervoso autonomo in relazione alla sicurezza, alla connessione e alla risposta agli stati di pericolo. Questo modello mi guida nell’osservazione e nella lettura degli stati corporei ed emotivi del paziente, e mi permette di strutturare interventi mirati alla regolazione del sistema nervoso, promuovendo maggiore stabilità, senso di sicurezza e apertura relazionale.

Integro anche strumenti provenienti dalle terapie cognitivo-comportamentali di terza generazione, come la Mindfulness, il Chairwork, una tecnica esperienziale potente per lavorare sul dialogo tra le diverse “parti interne” del sé. Questo strumento consente di dare voce ai diversi stati emotivi, alle contraddizioni interne o alle auto-critiche, aiutando il paziente a sviluppare una maggiore consapevolezza, accettazione e integrazione di sé. Ogni intervento viene costruito in modo personalizzato, rispettando le risorse, i bisogni e il momento specifico della persona, con l'obiettivo di promuovere un cambiamento autentico e duraturo. In alcuni casi, integro il lavoro clinico con l’utilizzo di questionari e strumenti di valutazione psicologica che facilitano l’esplorazione e la conoscenza del paziente. Questi strumenti non sono utilizzati in modo standardizzato o rigido, ma come facilitatori del dialogo e della consapevolezza, aiutando la persona a mettere a fuoco aspetti della propria esperienza emotiva, dei pensieri ricorrenti, dei comportamenti e delle dinamiche relazionali.

L’impiego di questi strumenti consente di strutturare meglio il percorso terapeutico, monitorare i cambiamenti nel tempo e rendere più visibili anche quei processi interni che, talvolta, possono essere difficili da verbalizzare o riconoscere

 

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Esperienze lavorative

Esperienze Lavorative

Sostegno psicologico alle neo-mamme e accompagnamento alla nascita – Pisa

Durante alcuni anni di lavoro a Pisa, mi sono occupata del sostegno psicologico alle neo-mamme, offrendo un supporto mirato in un periodo delicato della vita, quale è la nascita di un bambino. Ho collaborato strettamente con una doula, unendo competenze psicologiche e pratiche per offrire un accompagnamento completo e sensibile, capace di rispondere alle esigenze emotive delle future mamme in vista del parto.

Progetto psicoeducativo sull'Outdoor Education

Nel corso di questa esperienza, ho anche organizzato e partecipato a un progetto psicoeducativo incentrato sull'Outdoor Education, un approccio che favorisce lo sviluppo psicologico e relazionale attraverso attività all’aperto. Questo progetto mirava a promuovere il benessere psico-fisico delle mamme e dei loro bambini, incoraggiando il contatto con la natura e l'apprendimento in un contesto non convenzionale, potenziando il legame con il bambino e il rafforzamento della resilienza emotiva.

Tirocinio presso l'Ospedale Cristo Re – Reparto di Ginecologia

A seguito di questa esperienza, ho proseguito il mio percorso formativo con un tirocinio durante la scuola di specializzazione, presso il reparto di ginecologia dell'Ospedale Cristo Re. Qui ho avuto l'opportunità di offrire supporto psicologico non solo alle neo-mamme, ma anche a donne in situazioni di particolare vulnerabilità, come nel caso di gravidanze a rischio. All'interno di questo contesto, ho partecipato attivamente a uno screening psicologico per individuare i fattori di rischio della depressione post-partum, approfondendo le modalità di prevenzione e supporto tempestivo per la salute mentale delle madri.

Esperienza nel Reparto di Psichiatria – Osservazione e Collaborazione con gli Psichiatri

Un'importante tappa nel mio percorso professionale è stata l'esperienza di osservazione presso il Reparto di Psichiatria, dove ho avuto l'opportunità di lavorare a stretto contatto con psichiatri e altri professionisti della salute mentale. In questa fase, mi sono concentrata sull'osservazione dei disturbi psichiatrici in fase acuta e sul trattamento dei pazienti con diverse problematiche psichiche, tra cui disturbi d'ansia, depressione maggiore, psicosi e disturbi del comportamento alimentare. Durante questo periodo, ho potuto apprendere le dinamiche del trattamento farmacologico, osservando l'uso di farmaci psicotropi nella gestione dei disturbi acuti e seguendo da vicino l'interazione tra psicoterapia e farmaci. Questo mi ha permesso di comprendere l’importanza di un approccio integrato nella cura dei pazienti, in cui il supporto psicoterapeutico si affianca alla terapia farmacologica per favorire un recupero più completo e un miglioramento della qualità della vita del paziente. Anche se il mio ruolo era principalmente di osservazione, ho avuto la possibilità di approfondire l’approccio clinico adottato dai medici e comprendere le sfide legate alla gestione dei disturbi psichiatrici gravi e alle dinamiche terapeutiche in situazioni di emergenza.

Esperienza nelle Comunità Psichiatriche

All’interno delle comunità psichiatriche residenziali, ho svolto un ruolo attivo in diverse attività terapeutiche e riabilitative rivolte a persone con disturbi psichici gravi o cronici. Il mio lavoro si è articolato in diversi ambiti:

  • Conduzione di gruppi terapeutici, finalizzati alla condivisione, alla rielaborazione emotiva e al potenziamento delle competenze relazionali;

  • Interventi riabilitativi svolti in collaborazione con educatori, tecnici della riabilitazione psichiatrica e altri operatori, con l’obiettivo di sostenere il recupero dell’autonomia e favorire l’inclusione sociale;

  • Supporto all’équipe multidisciplinare, partecipando alla definizione e alla revisione dei progetti terapeutici individualizzati e contribuendo al lavoro clinico con osservazioni e restituzioni psicologiche.

Attualmente, mi occupo personalmente della conduzione di un laboratorio teatrale rivolto agli ospiti della comunità, convinta che l’espressione creativa e la dimensione simbolica del teatro rappresentino uno strumento terapeutico potente. Attraverso il gioco scenico, il lavoro sul corpo e la narrazione, il laboratorio favorisce l’esplorazione del sé, la costruzione di nuove modalità comunicative e il rafforzamento dell’autostima, rivelandosi un mezzo efficace per promuovere il benessere psicologico e la cura.

Nel mio percorso di formazione ho avuto l’opportunità di approfondire lo psicodramma attraverso un tirocinio specifico, che mi ha permesso di partecipare attivamente a gruppi terapeutici condotti con metodologia psicodrammatica. Questa esperienza è stata estremamente arricchente sia dal punto di vista teorico che pratico, poiché mi ha consentito di osservare da vicino le dinamiche di gruppo, le potenzialità del linguaggio simbolico e l'efficacia dell’azione scenica nel processo di cura. Lo psicodramma, in quanto tecnica espressiva che utilizza il corpo, la voce e lo spazio, si è rivelato uno strumento particolarmente efficace per favorire l’elaborazione emotiva, il riconoscimento dei vissuti interni e il rafforzamento dell’identità. La partecipazione ai gruppi mi ha dato modo di comprendere come la dimensione relazionale, l’uso del gioco dei ruoli e la messa in scena delle proprie storie possano attivare cambiamenti profondi e autentici nei partecipanti. Questa esperienza ha influenzato in modo significativo il mio approccio clinico, alimentando il mio interesse per le terapie espressive e il loro utilizzo come strumenti di sostegno e trasformazione psicologica

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aree di competenza

  • Consulenza Psicologica e Psicoterapia
  • Ansia
  • Ansia generalizzata
  • Colloqui di sostegno psicologico (per problematiche legate a stress, autostima)
  • Depressione

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recensioni dei pazienti

Federica | 16/04/2025

Ho avuto il piacere e l’onore di prendere parte al primo gruppo di meditazione organizzato da Chiara. È stata bravissima nel ricercare persone che avessero delle grandissime affinità. Durante gli incontri abbiamo toccato tematiche e tecniche sempre diverse rendendo ogni appuntamento interessante e imperdibile.

Silvia | 14/04/2025

Piacevole incontro. Professionalità e gentilezza.