Dott. Cristian Jody Gagliardo

Dott. Cristian Jody Gagliardo

Psicologo, Psicoterapeuta

Rapporto sofferto che non riesco a chiudere

Ho 27 anni e chiedo un parere sulla mia situazione sentimentale sofferta. Mi sono innamorata di un uomo di una decina d’anni più grande di me nel 2018: sperando di essere corrisposta, ho poi saputo da lui stesso che era impegnato e ho sofferto per lungo tempo (1 anno e mezzo) a causa di questo rifiuto. Dopo questo periodo di tempo, si rifà vivo: io, cauta ma speranzosa, ho riallacciato i rapporti con lui. Rapporti che si sono limitati a qualche messaggio e telefonata ogni tanto, finché, dopo pochi mesi (causa difficoltà con la donna con cui stava), ha voluto troncare il dialogo con me, dicendo che voleva stare da solo. Passano pochi mesi, arriva la pandemia, e dopo aver sofferto ancora a causa di questo allontanamento riemerge nuovamente, per chiedermi come io stia. Lascio passare del tempo, finché gli dico chiaramente di non comunicare con me se non ha chiaro cosa desideri dalla sottoscritta. A inizio della scorsa estate ricompare, sembra ben disposto a conoscermi, iniziano telefonate e scambi quotidiani, purtroppo bisogna aspettare per vedersi perché è all’estero per lavoro. Ci vediamo dopo un paio di mesi, ci sono stati momenti intimi condivisi, senza però andare mai avere rapporti completi (per scelta mia, ho voluto essere cauta). Mi ripete molte volte che non è interessato ad un rapporto superficiale. Non si fa in tempo a frequentarsi come si dovrebbe che iniziano le nuove chiusure anticovid, rimaniamo distanti, ma quotidianamente ci telefonavamo iniziando condivisioni più profonde e intime sulle nostre vite. Emerge anche da parte sua il desiderio di condividere cose importanti insieme, e mi dedica anche pensieri molto intimi su noi due, chiedendomi di convivere per un periodo. Sono però quasi certa che di me nessuno delle sue conoscenze abbia mai saputo nulla. Da un mese ho un problema di salute per cui lui si è preoccupato: tiene che io stia bene, dice. Eppure, sempre da un mese, sparisce per giorni: niente avvisi, nessun messaggio, solo silenzio. Se lo contatto io sembra quasi un disturbo (e non lo contatto mai, visto che lo ha sempre fatto lui). Pochi giorni fa mi ha fatto una telefonata angosciante, dicendo, dopo 8 mesi di distanza forzata in cui ci siamo detti tante volte cose sentimentalmente importanti, che “vuole stare da solo”, senza un rapporto di coppia, ed è una cosa che gli capita ciclicamente, e non ha a che fare con me né è dovuto alla presenza di altre. Mi disse una cosa simile lo scorso anno, poi quando ci vedemmo in estate mi disse di voler “ricominciare” con me. Io ho cercato di capire, ma nonostante i miei tentativi di comunicare ho avuto reazioni contrastanti: senza ragioni ho ricevuto insulti e offese. Il giorno successivo sembra non ricordarsi nulla di quanto ha detto e mi dice che gli interesso e che dovremo parlare, pur considerando la sua posizione. Non è la prima volta che emergono reazioni simili ma queste sono state le più forti: un giorno mi viene detto di cercarlo, l’altro mi insulta per averlo fatto dicendo che vuole star solo. Io temo in un qualche disturbo, sono tanto confusa e addolorata da tali comportamenti e non so cosa fare.

Buongiorno,

Probabilmente non scriverò la risposta al suo quesito, ma domandarsi se l'altra persona abbia o meno dei disturbi forse è poco utile. Provare a chiarire i motivi che la spingono a stare in questa situazione, causa di forte malessere, è forse più utile ed importante. Non cambiamo le altre persone, possiamo solo cambiare il nostro modo di stare in relazione con gli altri.

Cordiali saluti.

Dott. J. Gagliardo

 

 

 

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Dott.Cristian Jody Gagliardo

Psicologo, Psicoterapeuta - Varese

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