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Dott.ssa Graziana Moretti

Psicologa esperta in Psicologia scolastica

Dott.ssa Graziana Moretti

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  • Genova
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Attaccamento mamma/figlio

Buongiorno, Confidando in una vostra gentile risposta, vorrei spiegarvi un po' la mia situazione. Sono mamma di due figli , uno di 4 anni e l'altra di pochi mesi. Il bambino di 4 anni ha cominciato la scuola materna l'anno scorso e non è stato facile l'inserimento (nè per me e nè per lui in primis). Siamo comunque riusciti a superare questa tappa e posso dire che ha concluso l' anno scolastico fino alla fine, con successo. Le maestre mi hanno sempre espresso cose positive e io ero tranquilla. Ho sempre cercato di non fargli mancare occasioni per stare coi suoi simili (giardinetti, feste di compleanno,ecc ecc) e da poche settimane sta frequentando un corso di jujitsu una volta a settimana e a settimane alterne fa pallacanestro. Fino a quando aveva 3 anni ho sempre pensato che l attaccamento verso di me fosse normale e non nego che mi piaceva pure questa cosa,ma adesso che ha 4 anni e mezzo credo che questa fase debba in un qualche modo attenuarsi per una crescita sana. Mi metto in discussione in continuazione e dentro di me soffro quando vedo che in mezzo a tanti bambini lui non riesce a starci e fa fatica , come se si sentisse a disagio. È un continuo venire da me demoralizzato,dicendomi che ci rimane male se magari qualcuno gli ruba i giochi , che non vuole partecipare a quella determinata attività perché non capisce le regole del gioco, oppure si sente escluso. Purtroppo vivendo questa situazione, rivivo le.sensazioni che avevo io da bambina e mettendomi nei suoi panni, posso comprendere perfettamente il suo stato d animo. Non per questo comunque lo demoralizzo e parlo molto con lui, ma ha un'impronta caratteriale di quel tipo e non credo di poterci fare molto. Vorrei solo evitargli frustrazioni perché so cosa potrebbero scatenare nella sua testa. Le maestre continuano a dirmi che è un bambino che gioca con tutti, inclusivo e che sa stare con gli altri. Ha un contesto famigliare sereno e tranquillo. Frequenta regolarmente i nonni e quando ci troviamo tra di noi in famiglia, non dà segnali di malessere particolari . Mio marito sostiene che è solo pigro e permaloso che col tempo crescerà e che bisogna farlo "sbattere". Io non voglio assolutamente sottovalutare il problema e se posso fare qualcosa in più per farlo stare meglio, lo farò. Grazie mille in anticipo per le vostre risposte. Spero di trovare appoggio e comprensione. Saluti

Cara Martina,

devo subito dire che il suo bimbo è fortunato ad avere una mamma che è così in sintonia con lui e si predispone a mettersi in discussione e a cambiare eventualmente per il suo bene. Anche il rispecchiamento che lei sente tra la sua propria infanzia e quella del suo bambino è una risorsa importante e preziosa per la vostra relazione e per la sua crescita.

Non vedendo il suo piccolo, quindi non disponendo di un’osservazione diretta, posso solo aggiungere che una certa dipendenza affettiva a quell’età è più che normale e il processo di emancipazione è comunque lento e non ha delle scadenze prefissate: ognuno ha i suoi tempi e i suoi modi.

Il fatto poi che le maestre non riscontrino segnali di malessere e anzi, lo descrivano come inclusivo e capace di stare e giocare con tutti è un rimando che deve rassicurarla.

Spero di esserle stata utile.

Cordialmente

Dott.ssa Graziana Moretti

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