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Dott.ssa Maria Enrica Parolini

Psicologo

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Perché e cosi grave che un bambino non relaziona con i coetanei?

Buongiorno. Premetto che non so più dove sbattere la testa! Sono la mamma di un bambino di 3 anni e tre mesi. Frequenta il primo anno di infanzia. Ho trasferito mio figlio in un altro asilo perché avevo paura che dove era non lo seguivano abbastanza (lui andava sempre col sorriso) .. ma qui dopo solo un giorno di asilo (cioe 3 ore) mi hanno detto che e complicata la cosa. Non guarda negli occhi(a casa lo fa) non si gira quando lo chiamano(a casa lo fa) tende a star da solo non condividere i giochi con gli altri bimbi e nn li vuole. Oggi la stessa cosa e mi hanno detto che bisogna intervenire subito prima che sia tardi. Perché non e normale! Premetto anche che lui ancora non parla come dovrebbero parlare i bimbi della sua età.. conta fino a 10 sa l alfabeto, non tutto, sa i colori e li distingue anche, sa la frutta e qualche verso di animale dove dice mucca muuu..., quando c e la musica che cantano lui tende a cantare... x il resto zero. E molto affettuoso coccolone gioca con tutto. E solo da un mese che ho notato che gioca con le macchine e mette tutto in fila. E sempre stato un bambino molto sorridente ha avuto il ciuccio fino a 2 mesi prima che facesse 3 anni. L ho iscritto al nido xche così si abituarsi anche lui un po coi bimbi dato che e sempre stato con me, prima del covid cmq lui giocava con alcuni bimbi, poi causa covid nn ho più portato da nessuna parte x paura.. al nido piangeva sempre, rispettava le regole stava in mezzo coi bimbi ma nn giocava.. collaborava e tutto quanto..dopo un paio di settimane che lo frequentava. Ora come me lo descrivono nn sembra nemmeno mio figlio. So che ci sono delle difficoltà ok ma cosi gravi non penso. Una cosa però tutte queste difficoltà sono state dovute tramite la mia pediatra che ci ha mandate da una psocloga xche sostiene che mio figlio ha avuto una regressione a due anni e mezzo(cioè prima faceva i versi di animali sapeva quanti anni aveva e dp ha smesso di farlo) portato ci e stato detto dp mezz ora solo xche nn aveva contatto oculare e camminava leggermente in punta di piedi che ha una lieve sfumatura di autostimo e che nel giro di un anno sarebbe andato via, ok preso fatto altre visite nel frattempo ha iniziato terapia comportamentale (da qui ha iniziato a giocare con macchinine e metterle in fila) ci siamo mossi e siamo andati a fare altre visite private. Qui ci e stato detto invece autismo moderato.. ultima invece due mesi fa ci e stato detto problemi neurologici e autismo. Io ora mi chiedo si nasce autistici o nello spettro autistico e si diventa? Io non so più dove sbattere la testa non so più cosa e bene o male x mio figlio non so più come aiutarlo x uscire da questo incubo. Ah la mia pediatra oltretutto solo dopo la risp della prima visita lo reputa a tutti gli effetti autistico. Cosa devo fare? Non sto più capendo niente davvero e non so più dive andar x farli fare un bel percorso che lo fa uscire da questo incubo! Sarò egoista non lo so ma davvero non vedo più figlio cosi... ok non gioca coi coetanei nn sempre risp se chiamato ogni tanto ride solo però nn so se solo queste siano frutto dello spettro autistico. Scusate per la lunghezza ma davvero nn so più cosa fare e grazie a chi risp

Buongiorno posso benissimo immaginare il dolore che prova come madre a sentire etichettato suo figlio come autistico, la sofferenza nel vedere le sue difficoltà e nel non sapere esattamente come aiutarlo.

I comportamenti che riferisce ( non risponde se viene chiamato, non guardare negli occhi, camminare in punta di piedi, isolarsi, mettere le cose in fila) sono solitamente attribuiti a un disturbo dello spettro autistico che appunto può avere livelli di gravità molto diversi. Suo figlio sembra avere delle difficoltà ma anche molte risorse, molto positivo è ad esempio che in casa non manifesti molto questi comportamenti.

le consiglio di rivolgersi ad un neuropsichiatra bravo della sua città che possa fare chiarezza e programmare interventi riabilitativi che potenzino ad esempio il linguaggio.
in secondo luogo le consiglio di cercare anche per se come mamma un sostegno psicologico per affrenerò modo migliore la situazione è capire come lei può aiutare il suo bambino.

Resto a disposizione

Saluti

Dr.ssa Parolini

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