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Dott.ssa Paola Papini

Psicologa clinica e giuridica

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Dott.ssa Paola Papini

Psicologa clinica e giuridica

  • Roma (Ostiense)
  • consulenza online

Figlia timida

Buon giorno, sono la mamma di una ragazza di 18 anni, dal carattere molto timido e insicuro. Lei è sempre stata così fin da piccolina, tanto che all'età di 2 anni, ora non ricordo di preciso, si esprimeva con poche parole e l’abbiamo fatta seguire da logopedista e psicomotricista che, in definitiva, ci dissero si trattava di mutismo selettivo.

Finché era più piccola, materna, elementari e medie, abbiamo sempre cercato di inserirla nelle attività: scuola, parrocchia, compleanni organizzati puntualmente a casa. Ora ci diventa più difficile perché non riesce ad avere delle amicizie che le si affezionino o che la aiutino a cercare di uscirne un po’ alla volta. Lei si protegge molto nel suo guscio di casa, anche se va a scuola volentieri e con profitto, interagisce nel suo modo con i compagni, apparentemente sembra non soffrirne, ma si vede che cerca solo un’occasione, un amico con cui poter vivere la sua età.

Frequenta da molti anni scuole di danza (hip hop, anche se abbiamo nel corso degli anni cambiato sedi per ragioni pratiche). È come fosse un piccolo fantasma nella vita degli altri: ascolta tutto, vede tutto, assimila tutto, ma non viene vista o considerata dagli altri, tranne a casa con noi, dove con pregi e difetti è assolutamente serena e tranquilla. Ha una sorella più grande di tre anni, a cui ho chiesto aiuto in tal senso, ma che è presa dall’egoismo della sua età e dalle sue difficoltà di giovane donna.

Gentile Signora,

La ringrazio per aver condiviso con tanta attenzione e cura la storia e la sensibilità di sua figlia. Comprendo pienamente la sua preoccupazione, che è del tutto naturale per una madre attenta al benessere psico-emotivo del proprio figlio.

Spesso i modi di essere dei figli possono risvegliare in noi emozioni e riflessioni legate anche al nostro vissuto personale, e può essere utile soffermarsi a riflettere su quali aspetti della personalità di sua figlia attivino in lei particolari sentimenti o pensieri.

Da quanto descrive, sua figlia sembra possedere numerose risorse personali, e potrebbe essere interessante esplorare quali aspettative lei nutre nei suoi confronti, così come comprendere più a fondo quali siano le reali preoccupazioni che emergono in relazione alla sua situazione attuale. In che modo sua figlia manifesta le sue richieste o necessità? Ci sono elementi di disagio che lei ha notato o che la ragazza ha eventualmente esplicitato?

Accogliere con sensibilità e rispetto le caratteristiche individuali della sua personalità rappresenta un passo importante per accompagnarla in un percorso di scoperta e di crescita che rispetti i suoi tempi e i suoi bisogni.

È altresì vero che, soprattutto in adolescenza, le relazioni con i coetanei assumono un ruolo significativo e possono rappresentare sia opportunità di crescita sia fonte di difficoltà. I modi con cui si instaurano e si sviluppano le amicizie oggi sono molteplici e talvolta diversi rispetto al passato; per questo motivo è importante conoscere i tempi e i modi con cui sua figlia sceglie di relazionarsi.

Resto a disposizione qualora volesse approfondire ulteriormente questo tema, eventualmente anche attraverso un confronto diretto che possa supportarla in questo delicato momento.

Cordiali saluti,

Paola Papini

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Psicologa clinica e giuridica - Roma

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