logo
Dott.ssa Raffaella Canali

Psicologa / Psicoterapeuta / Psicotraumatologa - E.M.D.R./ Psicoterapia Sensomotoria / IFS

Dott.ssa Raffaella Canali

Dott.ssa Raffaella Canali

Psicologa / Psicoterapeuta / Psicotraumatologa - E.M.D.R./ Psicoterapia Sensomotoria / IFS

  • Carate Brianza
  • Merate
  • consulenza online

Sono preoccupato per mia figlia

Salve, mia figlia ha 13 anni, fa la prima liceo e da qualche tempo soffre di mancanza di autostima profonda, premetto che è una ragazzina sensibile e molto dolce, non è interessata ad uscire ma ama stare con la sorellina di 8 anni e con noi.
Ha sempre avuto un carattere introverso, non riuscendo ad esternare le emozioni non ha costruito dei rapporti sociali con le amiche delle medie.
Da quando ha iniziato le superiori si è aggravata la situazione, piange spesso, si sente un peso, non vorrebbe andare a scuola e vuole cambiare città e scuola.
Oggi ho scoperto che nelle note del telefono scrive spesso di non meritare la famiglia che ha, si definisce una "merda" per com'è, vorrebbe scomparire e si augura di morire per non essere più un peso, scrive che non doveva nascere e se lei non ci fosse noi staremmo meglio con la sorellina, le frasi più frequenti sono che non merita la famiglia che ha, che soffriamo a causa sua e che per tutti sarebbe meglio se lei scomparisse.
Io e mia moglie la stimoliamo a fare sport, ad uscire con le amiche, da sempre valorizziamo le cose che fa e la avvolgiamo di attenzioni, mia moglie la aiuta quotidianamente nei compiti e nella gestione delle cose femminili.
Sono preoccupato perchè i pianti notturni e l'apatia stanno aumentando, si sente bene solo quando le stiamo vicino, ogni giorno la vado a prendere a scuola (mi implora di andare per non tornare con i mezzi) e ogni giorno mi chiede se può venire al lavoro con me per starmi a fianco.
Adesso io e mia moglie siamo ad un bivio, lei sostiene che dobbiamo diventare più duri e mollarla per farla crescere, io sono preoccupato per le disperate richieste di aiuto che Alice esterna ogni giorno e non me la sento di abbandonarla, mi sembra di confermare la sua convinzione di essere un peso e che non doveva nascere ...
Che fare?
Grazie

Buona sera Danilo,

Alice sta segnalando un malessere che chiede di essere accolto. Come padre ha colto diversi elementi di lecita preoccupazione in vostra figlia: i pianti notturni, l'isolamento / il ritiro, i messaggi segnati nelle note e accoglie le richieste esplicite di Alice. Vostra figlia ha bisogno del vostro aiuto ha bisogno di sentire che voi ci siete e non la percepite come un peso. Un percorso psicologico può aiutare la minore a esplicitare l'origine dei sui pensieri, dei suoi vissuti, un sostegno che contempli sedute individuali e familiari perchè non venga implicitamente confermato il suo disvalore, il suo essere e viversi come il problema, ma come parte di un sistema che sa attivarsi come risorsa con lei in un momento difficile della sua vita. Un terapeuta familiare che possa valutare e alternare ai colloqui individuali quelli familiari dove tutti voi vi mettete in gioco con e per lei. E' prematuro chiederle di diventare grande quando sentirsi dipendendere e appartenere è ancora un bisogno forte. Per diventare indipendenti occorre fare il pieno di dipendenza. Cordialmente.

domande e risposte

Dott.ssaRaffaella Canali

Psicologa / Psicoterapeuta / Psicotraumatologa - E.M.D.R./ Psicoterapia Sensomotoria / IFS - Lecco - Monza e della Brianza

  • EMDR Practitioner
  • Terapia per Disturbi d'Ansia
  • Depressione
  • Elaborazione del "lutto" e separazione
  • Trattamento di desensibilizzazione e rielaborazione dei traumi psicologici
  • Consulenza e Psicoterapia individuale, di coppia e familiare
  • Supporto Psicologico Online
  • Problematiche affettive e relazionali
  • Problematiche adolescenziali e sostegno a familiari di adolescenti
  • Psicoterapia ad orientamento sistemico relazionale
  • Stress e disturbo post-traumatico
CONTATTAMI