Dott.ssa Serena Rubechini

Il cuore della mia professione da circa 20 anni è offrire alle persone uno spazio sicuro e competente in cui sia possibile fermarsi, ascoltarsi e riorientarsi.

Mi sono formata nell’approccio della Gestalt e svolgo percorsi psicoterapeutici individuali (per adolescenti e adulti), di coppia e familiari.

Il mio obiettivo è promuovere consapevolezza di sé e crescita personale, così che ciascuno possa riattivare le proprie risorse, migliorare la qualità della vita e ritrovare un maggiore benessere nelle relazioni e nella quotidianità.

Lavoro con persone che desiderano prendersi cura di sé, anche in assenza di una specifica diagnosi, e con chi attraversa fasi delicate dell’esistenza: separazioni, lutti, gravidanza, menopausa, passaggi dell’adolescenza, cambiamenti legati all’età adulta o all’anzianità.

Offro sostegno inoltre a chi vive stati di ansia, stress o depressione, e a chi convive con disturbi psichici riconosciuti in ambito clinico.

In tutti questi casi, il filo comune è la ricerca di strumenti nuovi per affrontare difficoltà che talvolta sembrano più grandi di noi.
Quando qualcosa non va, spesso il corpo lo segnala prima della mente. Possono comparire tensioni muscolari, mal di testa, insonnia, alterazioni dell’appetito o del comportamento alimentare. A questi si associano frequentemente instabilità emotiva, ansia, sensazione di isolamento e una generale riduzione dell’energia vitale, con ripercussioni sul lavoro, sulla famiglia e sulle relazioni sociali.
Riconoscere questi segnali è il primo passo per prendersi cura di sé con lucidità e gentilezza.

Nella cornice della Gestalt, la terapia diventa un percorso esperienziale centrato sul qui e ora e sulla qualità della relazione terapeutica. Accompagno le persone a entrare in contatto con se stesse, con i propri bisogni e desideri, e con le risorse disponibili per soddisfarli. Attraverso un ascolto attento del corpo, delle emozioni e dei pensieri, esploriamo insieme nuovi modi di stare con se stessi e con gli altri, così da sostituire abitudini poco utili con comportamenti più efficaci e rispettosi del proprio benessere.

Il processo è condiviso e procede con ritmi sostenibili, nel rispetto della storia di ciascuno. Lavoriamo per ampliare la consapevolezza, rafforzare la capacità di autoregolazione emotiva e favorire scelte più libere e responsabili. Questo significa, concretamente, imparare a riconoscere i propri confini, coltivare relazioni più soddisfacenti, sviluppare strategie pratiche per affrontare stress e difficoltà e recuperare una sensazione di padronanza della propria vita.

In terapia considero essenziale offrire uno spazio in cui la persona possa tornare in contatto con ciò che sente e con ciò di cui ha realmente bisogno. È da questo punto che nasce la mia scelta per la Psicoterapia della Gestalt: un approccio che invita a riconoscere con chiarezza le proprie emozioni, a nominare i bisogni e a scoprire le risorse già presenti per prendersene cura in modo concreto. La Gestalt pone l’accento sulla consapevolezza nel qui e ora e sul modo in cui entriamo in relazione con noi stessi, con gli altri e con l’ambiente. Attraverso un lavoro esperienziale, che coinvolge pensieri, corpo ed emozioni, diventiamo più attenti ai segnali interni e ai movimenti che spesso non notiamo. Questo processo aiuta a dare senso a ciò che accade e a trovare strade realizzabili per soddisfare i propri bisogni, valorizzando le risorse personali e costruendone di nuove. Un’attenzione particolare è rivolta ai conflitti interni: quelle tensioni tra parti di sé che, senza che ce ne accorgiamo, possono rallentare o ostacolare il percorso verso obiettivi e desideri importanti. In Gestalt lavoriamo per portare alla luce queste polarità, esplorarne il dialogo e integrarle, così da trasformare il conflitto in una guida anziché in un freno. Osservando come questi schemi si manifestano nella vita quotidiana e nella relazione terapeutica, diventa possibile scegliere con maggiore libertà e agire in modo più allineato a ciò che si desidera. Il percorso procede con ritmo rispettoso e in un clima di sicurezza, favorendo un contatto autentico con se stessi. L’obiettivo non è eliminare ciò che fa fatica, ma comprenderlo e farne un alleato di crescita, così che la persona possa muoversi con maggiore lucidità, responsabilità e benessere verso ciò che per lei conta davvero.