Come comportarsi con un cocainomane
Buongiorno. Il mio compagno che ha poco più di quaranta anni fa uso di cocaina. Quando ci siamo conosciuti mi aveva fatto vedere degli esami del sangue puliti dicendo che lui non faceva uso di sostanze ma si è esibito Ben Bene poco dopo sparendo dalla sera alla mattina. E così sono passati due anni dove una volta al mese di media succede questo. Anche se abbiamo appuntamenti più o meno importanti, nulla lui sparisce. Io non ho mai saputo realmente dove vada e con chi. Lui ha sempre detto al parco, sulla panchina, da solo. Inizialmente si scusava. Ora è lui che fa l'arrabbiato di conseguenza alle mie urla ovviamente. Gli ho detto di andarsene di casa, c'è anche una bambina a cui lui fa da padre, e la sua risposta è sempre menefreghista, che si se ne va senza problemi, che ha sbagliato a vivere qua etc. Io non avendo certezze di cosa fa è con chi chiaramente penso anche che abbia un altra, ma per certo si fa di coca, si vede subito in faccia, molto volte nega pure l'evidenza, cioè l ho trovato pure in bagno è negava l evidenza. Ma come si fa ad aiutare una persona che poi alla fine diventa cattiva nei tuoi confronti e falso e bugiardo. Premetto che non abbiamo nessun altro problema, la nostro relazione è bellissima, il sesso è molto frequente e passionale, siamo in perfetta sintonia è non discutiamo quasi mai. Solo ed esclusivamente quando sparisce e si fa
Cara Sara,
quello che mi stupisce della sua lettera è soprattutto l'ultima frase. Ovvero dove lei sostiene di avere una relazione bellissima che non ha "nessun altro problema".
Questo mi fa capire che lei, in questo momento, si trova all'interno di una relazione tossica, in cui vengono meno quei principi di rispetto e reciprocità che al contrario esistono in una relazione sana.
Per poter sostenere questa "cattiveria", la "tendenza a mentire", e l' aggressività (attiva e passiva) di lui, lei non può fare altro che idealizzare una parte della relazione. Ed è questo che non le permette di guardare obiettivamente a questa relazione, cercando - laddove non sia possibile o non voglia allontanarsene - di sviluppare una comunicazione e degli atteggiamenti assertivi che aiutino innanzitutto sé stessa, ma anche il suo partner a ristabilire i giusti confini (lui all'inizio era più "timido" nel portare avanti i comportamenti disfunzionali, ora addirittura vuole passare dalla parte della ragione manipolando la situazione). Le consiglio un percorso terapeutico per sviluppare una comunicazione e un atteggiamento di tipo assertivo nei confronti del suo partner dipendente, in quanto in questo momento lei
Sara potrebbe aver sviluppato un atteggimento così detto co-dipendente (ovvero di dipendenza dalla persona dipendente), cosa che avviene con una certa frequenza in chi sceglie un partner con problemi di dipendenza e ha radici in un passato fatto di abusi e mancanza di rispetto dei propri bisogni fondamentali da parte di chi si prendeva cura del co-dipendente bambino. Cordiali Saluti.
Dott.ssa Stefania Paparella - Sesto San Giovanni (Mi)
Dott.ssaStefania Paparella
Psicoterapia individuale ( adulto, adolescente), di coppia, familiare. - Milano
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